L'efficacia del vaccino mRna contro il Covid-19 è passato da oltre il 90% di marzo al 65,5% di luglio. Sono i dati contenuti in un nuovo studio del New England Journal of Medicine condotto sui lavoratori della sanità dell'Università di San Diego, in California. La ricerca fa notare che in Inghilterra, dove l'intervallo tra le due dosi è stato esteso fino a 12 settimane, l'efficacia del vaccino si è mantenuta all'88%. "I nostri dati - spiega lo studio - suggeriscono che l'efficacia del vaccino è considerevolmente inferiore contro la variante delta e può diminuire nel tempo dalla vaccinazione". Lo dimostra il rialzo dei contagi tra i vaccinati in Israele e in California che ha misurato le reinfezioni dei sanitari negli ultimi mesi (in entrambi i casi dopo l’arrivo della Delta). Per questa ragione in alcuni Paesi si fa strada l'ipotesi terze dosi a persone fragili o che siano state vaccinate per prime.
Ma oltre a ciò va presa in considerazione anche la differenza di risposta tra i vari vaccini come Pfizer e Moderna che, tuttavia, mantengono altissima la protezione da ricovero e decesso mentre invece decresce la loro capacità di frenare il contagio.