domenica 6 maggio 2012

Stanchezza primaverile

Sentirsi deboli e fiacchi, non avere la forza di svolgere i compiti che vorremmo affrontare... sono sensazioni che tutti abbiamo sperimentato, almeno sporadicamente.
Ed è l'essenza della astenia, letteralmente “mancanza di forza”.
Si tratta di un sintomo, molto frequentemente segnalato nelle consultazioni mediche; in quanto tale può presentarsi associato a numerosissime condizioni.
È sempre importante arrivare, quando possibile, ad una definizione diagnostica: infatti frequenti condizioni causa di astenia sono facilmente curabili, e, all'estremo opposto, talvolta, l'astenia può essere l'unica manifestazione di problematiche da affrontare prontamente.
Comuni cause di astenia, in genere rapidamente responsive a una terapia sostitutiva appropriata sono ad esempio l'anemia da carenza di ferro, l'ipopotassiemia, l'ipofunzionalità tiroidea....
In queste situazioni, e in numerose altre di meno comune riscontro, la terapia della astenia coincide con la terapia delle affezioni che ne sono causa diretta.
Sempre raccomandabile quindi un approccio basato su esami ematochimici di base, preliminare a qualsiasi trattamento o ulteriore iter diagnostico.

L'astenia di cui vogliamo prospettare qui le possibilità di trattamento è quella derivante da surmenage, sovraffaticamento, malattie infettive, sindrome da fatica cronica, esposizione a stress emotivo prolungato… e qui ci avviamo verso un altro confine, a volte di non facile individuazione, che è quello dell'astenia associata alle malattie neuropsichiche.
L'astenia spesso è la “punta dell'iceberg” di sindromi ansiose, depressive, ma anche nevrosi ossessive e disturbi da attacchi di panico: è un modo di dichiarare il proprio disagio, la propria difficoltà ad andare avanti, in una modalità “facile”, e generalmente accettata da tutti, come non sempre accade per le sofferenze neuropsichiche.
Se sintomo di quest'area, l'intervento terapeutico sarà necessariamente più complesso.

Trattamenti possibili

Fitoterapia
Largo spazio ai fitocomplessi tonici e adattogeni:
  • Ginseng, Eleuterococco: le proprietà di questi fitocomplessi sono arcinote, aumentano le energie disponibili, attraverso una attivazione aspecifica di numerose funzioni fisiologiche. Controindicati nelle persone ipertese, e per periodi troppo lunghi in tutti.
Utili i fitocomplessi ad azione tonica e rimineralizzante:
  • Medicago sativa, Avena ( frutti), Trigonella: piante “donatrici di oligoelementi”, ma anche stimolanti.
Gemmoterapia
  • Sequoia gigantea: azione tonica e anabolizzante
  • Quercus peduncolata (gemme): azione tonica e stimolante generale
  • Ribes nigrum: stimolo alla funzione surrenale, anche a scopo adattogeno
Oligoterapia
  • Rame -oro-argento: nelle convalescenze da malattie o interventi chirurgici e negli esiti di sovraffaticamento.
  • Manganese-cobalto: nell'esaurimento di risorse reattive da stress prolungato.
Omeopatia
Il medicinale omeopatico consente un trattamento più personalizzato, potendo essere scelto in base alla causalità e alla fenomenologia osservabile. I principali medicinali sintomatici:
  • Arnica: sovraffaticamento muscolare
  • China rubra: astenia da disidratazione
  • Kalium phosphoricum: astenia e irritabilità da surmenage intellettuale
  • Phosphoricum acidum: astenia con rallentamento ideativo
  • Zincum: astenia e riposo disturbato da scosse muscolari
Le numerose altre possibilità terapeutiche dell'astenia cronica richiedono una disamina più approfondita delle caratteristiche del paziente.

Paolo Belli, Neurologo, Milano

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