La dermatite atopica può essere
efficacemente trattata con l'omeopatia. Per una cura più profonda del paziente
e nei casi di dermatite importante è necessario rivolgersi ad un omeopata
esperto che sappia prescrivere un'adeguata terapia, utilizzando i medicinali di
fondo cui abbiamo già accennato.
È comunque possibile affrontare i
sintomi acuti grazie all'ausilio della gemmoterapia e di alcuni rimedi
omeopatici che andrò a descrivere.
Nelle fasi iniziali di una
dermatite, quando prevale un semplice arrossamento della cute (eritema), il primo farmaco cui pensare
è Apis mellifica. La cute appare
rossastra, si ha sensazione di bruciore, spesso migliorata da applicazioni
fredde. La pelle può essere infiltrata. Posologia 30 CH 4 granuli al bisogno (se i sintomi dopo
una prima somministrazione migliorano per poi riacutizzarsi dopo 1 ora è venuto
il momento di ripetere la dose). Ricordiamoci sempre che Apis agisce
velocemente, ma ha un'azione terapeutica che dura poco.
Quando la dermatite inizia a
progredire compaiono sulla cute delle vesciole, che si presentano come rilievi
non superiori ad una capocchia di spillo contenenti liquido sieroso. A questo punto dobbiamo sceglere tra alcuni
rimedi:
-
Rhus toxicodendrum
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Petroleum
-
Graphites
Il più usato tra essi, in questo
stadio, è sicuramente Rhus, il sommaco velenoso. Le vescicole sono
piccole 1-2 mm,
contengono liquido chiaro e la cute intorno è infiamma e bruciante. Il prurito
è insopportabile e grattarsi non arreca beneficio. Spesso si ha miglioramento
con applicazioni di acqua molto calda. Posologia: 9-15 CH 4 granuli al dì sino
a miglioramento
Se le vescicole compaiono su cute
secca e rugosa, sono associate o seguite da croste e fissurazioni profonde e
sanguinanti dobbiamo somministrare Petroleum. Posologia 9 CH 4 granuli
per 3 volte al dì. Caratteristica del rimedio è il netto peggioramento con il
freddo, in inverno.
Un ultimo rimedio utile in questo stadio (anche se viene usato molto
anche per curare lo stadio crostoso) è Graphites. Le vescicole sono
piene di liquido che velocemente diventa giallastro e vengono ricoperte da
croste umide. La loro localizzazione preferenziale è: : pliche di flessione,
retroauricolare, palpebre, intorno alla
bocca, cuoio capelluto, organi genitali.
Il paziente lamenta prurito e bruciore insopportabili che lo costringono a
grattarsi sino a scorticarsi. Posologia (mai a basse diluizioni per rischio di
peggioramenti): 15-30 CH 4 granuli 1-2 volte al giorno.
Se la cute non è adeguatamente
trattata la dermatite può evolvere e dare origine a diversi tipi di lesione. Si
possono avere complicanze infettive con la formazione di pustole , in cui il
liquido trasparente delle vescicole si infetta diventando opaco. Si possono
rompere le vescicole o le pustole , anche in seguito al ripetuto grattamento, e
dare origine a croste più o meno infette o a piccole ragadi e ulcere. Spesso
questi elementi sono presenti contemporaneamente e i rimedi caratteristici per
ognuno di essi vano associati durante la terapia.