Il prurito, sintomo molto frequente. Ciascuna donna,
qualunque sia la sua età, ne ha sofferto qualche volta.
Se la fastidiosa sensazione si associa a bruciore, perdite
bianche dense e fastidio durante i rapporti può trattarsi di una candidosi
acuta che si tratta con terapie generali o locali specifiche.
In alcuni casi invece è un fastidio isolato che ritorna
fastidiosamente nel tempo.
In questo caso potrebbe trattarsi di un problema
dermatologico.
La pelle che ricopre i genitali esterni e la regione intorno
all’ano è infatti soggetta a numerosi microtraumi ed è bene prendersene cura
regolarmente.
Come prima cosa sarebbe bene evitare l’uso di salvaslip nei
giorni lontani dal ciclo mestruale. Il loro utilizzo quotidiano impedisce
l’adeguata traspirazione della pelle e la sua macerazione favorisce le
irritazioni.
Per lo stesso motivo andrebbero banditi e pantaloni troppo
stretti, i perizomi e limitato l’uso di collant sintetici.
I detergenti troppo
schiumogeni possono alterare il film idrolipidico di protezione della pelle
rendendola più fragile. E’ preferibile
scegliere quindi detergenti più delicati per l’igiene intima ed utilizzarli
diluiti in acqua e non più di un paio di volte al giorno. Quando gli anni passano e la pelle perde
elasticità è’ bene abituarsi ad applicare sulla pelle ancora umida creme
specifiche ad azione idratante e lenitiva almeno una volta al giorno.
Quando la sofferenza della pelle è però più cronica e
fastidiosa potrebbe trattarsi di un lichen scleroso o scleroatrofico. Questa è
una malattia infiammatoria, a origine non chiara, probabilmente immunitaria. La
pelle dei genitali esterni perde di elasticità e diventa estremamente
sensibile. Compaiono zone di alterata colorazione: rosse o bianco porcellana e
nei casi più gravi anche ragadi.
E’ quindi importante rivolgersi ad uno specialista ginecologo
o dermatologo per porre diagnosi specifica e per avviare i controlli periodici
e la terapia del caso che importante sia avviata e mantenuta nelle fasi
iniziali della malattia.
La terapia cortisonica locale per qualche giorno è in grado di alleviare i sintomi più acuti. Vanno
poi avviate terapie locali di mantenimento a base di idratanti o estrogeni
locali, qualora necessari. Tra questi la vitamina E applicata localmente è un
ottimo idratante e lenitivo.
Esistono poi prodotti locali a base di fitoterapici con
azione antiinfiammatoria e analgesica:
il bisabololo, la curcumina, la melaleuca, lo zanthoxylum….
Interessante può essere la proposta di un medicinale
omeopatico che è sempre possibile associare, senza effetti collaterali, a
qualsiasi terapia locale.
DOLICHOS PRURIENS è il medicinale utile nel prurito senza
altre connotazioni particolari. Solitamente il disturbo peggiora al calore del
letto. Si può utilizzare alla 9 CH granuli 3 granuli anche più volte al dì.
SULHPUR ha un prurito peggiorato dal contatto con gli
indumenti di lana e con l’acqua, dal calore. La paziente è un soggetto
abbastanza vigoroso, di compagnia, solido nel suo pensare. E’ un medicinale di
terreno. Si può proporre in dose alla 30 ch diluita in 150 cc di acqua, da cui
assumere un cucchiaio al dì, dopo avere agitato la soluzione.
STAPHYSAGRIA ha la caratteristica di avere un prurito che
migliora con il grattamento, ma che può presto ripresentarsi in un punto
diverso. Sono solitamente persone ferite che si sentono vittima di una
ingiustizia ma che non riescono ad esprimersi e somatizzano sull’apparato
genitourinario anche con infiammazioni recidivanti del basso tratto urinario (
cistiti, uretriti).
ALUMINA ha come sua caratteristica la secchezza con
disidratazione: della pelle, delle mucose ( bocca, occhio, vagina..) e delle
feci perché la stitichezza può essere un sintomo concomitante. Spesso anche i
capelli e le unghie sono fragili.
Possono associarsi anche una maggiore lentezza di pensiero e talora
anche di movimento.
ARSENICUM ALBUM: il suo prurito è importante e costante. La
pelle, molto secca, può desquamare finemente. La paziente solitamente è magra,
precisa, ordinata quasi ai limiti del maniacale. Molto freddolosa, sta meglio
col caldo.
CAUSTICUM è utile nelle dermatosi atrofiche e sclerotiche,
anche fissurate. Può associarsi prolasso
con incontinenza di urine. E’ una donna magra, disidratata con dolori
articolari. Ansiosa ma compassionevole.
Questi ultimi vanno scelti in base alle caratteristiche del
paziente: fisiche, psichiche e biopatologiche. E’ quindi buona norma affidarsi
alla diagnosi e consiglio di uno specialista.
DR. GABRIELLA MAGGI - Specialista in: OSTETRICIA E GINECOLOGIA
& ENDOCRINOLOGIA SPERIMENTALE & OMEOPATA
Milano
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