Sintomatologia :
le persone contaminate possono anche non avere alcun fastidio oppure
accusare prurito perianale e sviluppare lesioni da grattamento ed escoriazioni.
A volte ciò si accompagna ad insonnia e
irritabilità, in particolare nei
bambini. Raramente le femmine che migrano risalgono il tratto genitale
femminile , provocando vaginite e/o perdite vaginali e prurito .
L’infestazione
può essere diagnosticata ricercando
il verme femmina , che ha una lunghezza di circa 10mm(i maschi di circa 3mm)
nella regione perianale 1-2 h dopo che il bambino è stato messo a letto o al
mattino. Le uova vanno ricercate al primo mattino prima che il bambino si alzi,
toccando le pieghe perianali con una striscia di nastro adesivo che viene posta
con il lato adesivo su un vetrino ed esaminato al microscopio. Questa procedura
deve essere ripetuta per 5 mattine, se necessario. Le uova possono essere anche
riscontrate nelle feci o, meno frequentemente, nelle urine o nello striscio
vaginale .
Terapia : mebendazolo( 100mg) o
albendazolo(400mg) una dose, ripetuta dopo 2 settimane è efficace per eradicare
gli ossiuri( nel 90% dei casi ), ma non le uova .
La
reinfestazione è frequente, perché le uova vitali possono essere eliminate fino
a una settimana dopo la terapia e perché le uova depositate nell’ambiente prima
della terapia possono sopravvivere 3 settimane. Le infestazioni multiple tra i
familiari sono comuni e può essere necessario il trattamento dell’intero nucleo
familiare . Vestiario, lenzuola e altri articoli devono essere lavati e
l’ambiente va frequentemente bonificato. Oltre a ciò ricordare ai bimbi di
lavare frequentemente le mani e tagliare corte le unghie.
Tratto da
The Merck Manual (nineteenth edition)Edizione Italiana Springer, sez 15, pag 2181-2182
( segue nel
prossimo articolo :Terapie Complementari)
Dott. Elena
Bosi,
Specialista
in pediatria , Esperta in Omeopatia e Medicine Complementari
Milano
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