L'Advisory Committee on Immunization
Practices (ACIP) ha pubblicato su Morbidity and Mortality Weekly Report le
proprie raccomandazioni aggiornate rispetto all'utilizzo del vaccino
meningococcico del gruppo B MenB-FHbp, commercializzato come Trumenba, da
Pfizer Inc., rispetto alla somministrazione in due e tre dosi in serie.
Rimangono invece invariate le raccomandazioni per l'uso del vaccino MenB-4C,
commercializzato come Bexsero, da GlaxoSmithKline Biologicals, che viene
somministrato solo in una serie di due dosi. Entrambi i vaccini sono approvati
per gli individui dai 10 ai 25 anni negli Stati Uniti; ACIP raccomanda l'uso di
questi vaccini tra le persone che sono a rischio aumentato per la malattia
meningococcica del sierogruppo B (raccomandazione di categoria A), tra cui
anche i microbiologi costantemente a contatto con il batterio.
«Nell'aprile del
2016, la Food and Drug Administration statunitense ha approvato delle
variazioni che consentono sia di somministrare due dosi , di cui la prima a
tempo 0 e la seconda 6 mesi più tardi, oppure di effettuare tre
somministrazioni, a tempo 0, 1 - 2 mesi dopo e 6 mesi dopo per MenB-FHbp, per
un effetto più precoce» afferma Monica Patton, della Division of Bacterial
Diseases, National Center for Immunization and Respiratory Diseases, dei
Centers for Disease Control and Prevention (CDC) statunitensi, che ha guidato il
gruppo di lavoro. «Inoltre, il foglio illustrativo chiarisce che la scelta del
programma di somministrazione dipende dal rischio di esposizione e dalla
suscettibilità del paziente alla malattia da meningococco B» aggiunge. Gli
autori ricordano che possono essere utilizzati entrambi i vaccini per la
meningite B, e non viene indicata una preferenza di prodotto; tuttavia, i due
vaccini non sono intercambiabili, per cui è necessario usare lo stesso prodotto
per tutte le dosi di una serie. Il vaccino può essere somministrato in
concomitanza con altri vaccini appropriati per l'età considerata, ma
preferibilmente in un sito anatomico diverso. Le raccomandazioni ricordano
inoltre che è necessario rimandare la vaccinazione nelle donne in stato di
gravidanza o che stanno allattando al seno a meno che la donna sia a grande
rischio di malattia da meningococco B e che il suo medico stabilisca che i
benefici della vaccinazione superano i rischi potenziali.MMWR Morb Mortal Wkly Rep. 2017. doi: 10.15585/mmwr.mm6619a6https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28520709
Tratto da Doctor 33 9 giugno ’17
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