“Ok Goolge, ho
l’ansia” “Ok, ecco cosa ho trovato: Ansia. L’ansia è un disturbo psichico…”
“Ehi Siri, sono
depresso” “Ti capisco, sono qui per aiutarti.”
Certo, siamo ancora molto lontani da un’intelligenza
artificiale capace di sostituire l’uomo ma non credo ci vorrà molto perché Ehi Siri o Ok Google sapranno darci risposte più complesse e all’apparenza più
soddisfacenti anche rispetto alla cura dei nostri malesseri. In fondo il dottor
Google è già da tempo una realtà, come sanno bene medici e psicologi:
attualmente l’1% (milioni al giorno) delle ricerche su Google sono relative a
sintomi e malesseri. E nella gran parte dei casi, se si fa un’attenta ricerca,
le diagnosi sono anche piuttosto corrette e attendibili. La questione si
complica quando si tratta di rimedi terapeutici. Il web è pieno di rimedi fai
da te, anche per quello che riguarda i malesseri di tipo psicologico – in senso
lato. Così come sono tanti i manuali, cartacei o online, di auto aiuto.
Certamente molti libri di psicologia fai
da te danno utili indicazioni su come gestire momenti emotivamente
difficili o situazioni complicate tra marito e moglie, genitori e figli.
Bisogna stare molto attenti, però, al fatto che siano scritti da professionisti
e non pseudo tali, che abbiano riferimenti e basi scientifiche, che non siano
frutto del delirio di qualche “santone” di turno. Ma la questione è che, come
facilmente possiamo intuire, i libri devono essere per forza generali e non
possono arrivare in nessun modo a riconoscere la causa profonda e personale di ciascun
malessere.