Per chi volesse approfondire l’argomento si suggerisce la lettura del libro “Communication in Plants– Neural aspects of plant life” (Baluska, Mancuso e Volkmann, ed.Springer 2006)
lunedì 28 aprile 2008
...Anche le piante pensano
Per chi volesse approfondire l’argomento si suggerisce la lettura del libro “Communication in Plants– Neural aspects of plant life” (Baluska, Mancuso e Volkmann, ed.Springer 2006)
sabato 26 aprile 2008
Uso delle Medicine non convenzionali nei bambini con diabete di tipo 1 in Germania
Questo abstract di un lavoro pubblicato su PEDIATRIC DIABETES il 5/3/2008 e riportato su PUBMED, realizzato in 4 centri di cura per il diabete di tipo 1 in Germania, evidenzia, da un punto di vista epidemiologico, la prevalenza, l’efficacia, le motivazioni ed altri parametri, sull’uso di terapie non convenzionali in pazienti difficili come sono i bambini affetti da questa patologia.
USO DELLE MEDICINE COMPLEMENTARI ED ALTERNATIVE (CAM) NEI BAMBINI CON DIABETE MELLITO TIPO 1: PREVALENZA, MODALITA’ D’USO E COSTI.
Dannemann k. et al…
Ospedale per bambini e adolescenti dell’università di Lipsia –Germania-
PRESUPPOSTI: L’uso di medicine complementari ed alternative (CAM) è andato aumentando negli adulti e nei bambini. Gli studi sulle CAM nel diabete hanno riguardato essenzialmente la popolazione adulta, mentre nei bambini con diabete di tipo 1 l’uso delle CAM non è stato ben studiato.
OBIETTIVI: Questo studio evidenzia la prevalenza, le motivazioni dei genitori, l’efficacia rilevata, i costi e l’informazione sull’uso delle CAM. Inoltre sono state indagate le variabili associate all’uso delle CAM relativamente al soggetto prescrittore (care-giver).
METODI: Un questionario anonimo da compilarsi autonomamente è stato somministrato ai genitori dei bambini affetti da diabete tipo1 in 4 centri di cura per il diabete pediatrico in Germania ( Lipsia, Berlino, Stoccarda, Bonn.)
RISULTATI: 228 (65,9%) su 346 famiglie hanno completato l’indagine. L’età media dei pazienti diabetici era 11,9 +/- 3,8 anni . 42 (18,4%) hanno utilizzato una o più tipi di CAM; le più frequenti sono state l’omeopatia (14,5%), vitamine e minerali (13,7%), modificazioni dietetiche (12,9%), aloe vera (7,3%), cinnamono (5,6%). Gli utenti di CAM avevano un reddito familiare significativamente più alto ed un grado di istruzione elevata (P<0,05)>
CONCLUSIONI: L’uso delle CAM nei bambini con diabete di tipo1 è meno comune di quello documentato per gli adulti. I genitori che fanno uso delle CAM non mettono in discussione la necessità dell’uso dell’insulina. Laddove le CAM vengono utilizzate, il miglioramento dello stato di salute e della qualità di vita sono le motivazioni più importanti per l’uso di queste terapie.
Il testo originale in inglese è possibile trovarlo su PUBMED.
Mario Dileo.
giovedì 24 aprile 2008
Derivati di Artemisia Annua nel trattamento della malaria da P.Falciparum
I derivati dell'Artemisia, utilizzati nella Medicina tradizionale cinese come trattamento della malaria sono i più importante dei nuovi farmaci antimalarici. Al momento le raccomandazioni degli organismi internazionali già consigliano l'uso di questi farmaci nel trattamento della malattia (non complicata) spesso però in associazione con la Meflochina per evitare recrudescenze legate alla rapidià di azione dell'artemisia e della sua breve emivita.
Molto interessante, anche se specialistico, questo report del WHO sull'uso dell'Artemisina nella Malaria in gravidanza.
mercoledì 23 aprile 2008
L’efficacia delle campagne di screening
Invito alla lettura di un interessante saggio (“L’amara medicina” di Roberto Volpi, Edizioni Mondadori Febbraio 2008) nel quale l’autore, ben lungi dal formulare ipotesi o valutazioni sulla medicina omeopatica, analizza a fondo i temi della medicina preventiva, con particolare riferimento alle grandi campagne di screening. Sono veramente efficaci le dispendiose campagne preventive messe in atto dal Servizio Sanitario Nazionale?
L’attenta analisi di Volpi evidenzia come nonostante più della metà degli accertamenti diagnostici e delle visite siano effettuati su persone del tutto sane, la speranza di vita degli italiani sia cresciuta molto di più quando la sanità preventiva non esisteva.
Ciononostante, il sistema sanitario pubblico continua ad investire ingenti risorse in queste campagne e il mondo scientifico a supportarle con interventi talvolta non strettamente attinenti ai canoni della scientificità, dell’efficacia e della trasparenza.
Nel rimarcare come queste valutazioni non possano essere interpretate come rappresentative della totalità delle campagne preventive (che anzi in molti casi hanno ampiamente mostrato la propria efficacia), rimane la perplessità sulla facilità con la quale alle volte sia possibile ottenere la validazione scientifica e il via libero politico su iniziative scarsamente supportate da prove di efficacia.
Analoga apertura non è riscontrabile (e aggiungerei “per fortuna”) nei confronti delle pratiche mediche “non convenzionali” (tra le quali l’omeopatia) per le quali si esige opportunamente il massimo rigore scientifico.
A fronte però della difficoltà intrinseca nel metodo omeopatico di standardizzarsi sui comuni criteri di scientificità, potrebbe essere opportuno chiedersi se non esista la possibilità di contemplare ulteriori differenti vie di validazione. Tutto comunque e sempre ricercando il massimo rigore scientifico.
G. Di Leone
martedì 22 aprile 2008
Il sito internet dell'Omeopatia Universitaria Francese
Enrica Campanini
lunedì 21 aprile 2008
Los Quinchos
Enrica Campanini
sabato 19 aprile 2008
REAZIONI AVVERSE AI PRODOTTI MEDICINALI NATURALI IN ITALIA
Questo studio è stato estrapolato su dati di reazioni avverse denunciate dall’Aprile del 2002 al Marzo del 2007 provocate da farmaci “naturali”. Sono cinque anni di rilevazioni!!. Le denunce sono state in Italia in totale 233!! Pochine, mi sembra. Vi invito però a leggere con attenzione le conclusioni del lavoro….. in attesa di vostre riflessioni.
SORVEGLIANZA SULLE SOSPETTE REAZIONI AVVERSE AI PRODOTTI MEDICINALI NATURALI IN ITALIA – Mennitti-Ippolito F., Mazzanti G., Santuccio C., Moro P., Calapai G., Firenzuoli F., Valeri A., Raschetti R.
Centro Nazionale di Epidemiologia Istituto Nazionale di Sanità, Roma -ITALIA-
Obiettivo: I prodotti medicinali naturali sono pubblicizzati come farmaci ugualmente o più efficaci dei farmaci convenzionali e meno tossici di questi. Tuttavia è noto che alcuni medicinali naturali, in particolare alcuni fitoterapici, presentano reazioni avverse. Il sistema italiano di farmacovigilanza, responsabile dell’agenzia italiana dei farmaci, raccoglie le denunce spontanee solo per i farmaci registrati. La consapevolezza della necessità di una sorveglianza sulla sicurezza dei prodotti medicinali naturali ha fatto sì che si realizzasse in Italia un sistema di registrazione delle sospette reazioni avverse. Tale sistema è stato realizzato dall’ Istituto Nazionale di Sanità.
Metodi: Un modulo ad hoc per la denuncia può essere scaricato da diversi siti web istituzionali. Le denunce spontanee di sospette reazioni avverse sono inviate all’ Istituto Nazionale di Sanità e sono valutate da un gruppo multidisciplinare di esperti.
Risultati: Da Aprile del 2002 a Marzo del 2007 sono state raccolte 233 denunce spontanee di sospette reazioni avverse ai prodotti medicinali naturali. La gran parte di sospette reazioni avverse erano gravi; l’ospedalizzazione è stata necessaria nel 35% dei casi; nel 6% sono state riferite reazioni avverse con pericolo di vita e sono stati registrati 2 eventi fatali. Circa il 50% delle reazioni avverse riguardavano l’apparato gastrointestinale, la cute o il sistema nervoso. In larga parte erano coinvolti i fitoterapici. 21 denunce erano associate all’assunzione di 27 preparati omeopatici, nella maggior parte dei casi prodotti omeopatici complessi. 14 denunce riguardavano sospette reazioni a prodotti contenenti Propoli.
Conclusioni: La sicurezza e l’efficacia delle medicine naturali non sono state studiate in maniera approfondita. E’ importante migliorare la comunicazione con il pubblico per ciò che concerne la sicurezza. L’incoraggiamento delle denunce spontanee può contribuire a migliorare la consapevolezza del personale sanitario e dei pazienti circa il rapporto danno/beneficio di questi rimedi.
Il lavoro in originale in inglese si può trovare su Pub Med.
Mario Dileo.
venerdì 18 aprile 2008
Conoscere e usare PubMed
L'angolo del Pediatra: Autismo in aumento, nel mondo colpito 1 bimbo ogni 160
Sono in costante aumento i casi di autismo nel mondo: oggi infatti un bambino su 160 soffre di Disturbo generalizzato dello sviluppo con una incidenza maggiore in Giappone. Ma il problema fa sentire il suo peso anche in Italia, tanto che molte famiglie colpite dalla malattia finiscono col disgregarsi. Questo il quadro, tutt'altro che roseo, delineato a Roma durante la presentazione del progetto 'Aut non out - Ci sono anch'io', voluto dall'associazione 'Habitat per l'autismo' in collaborazione con il Comune di Roma.
Le statistiche di molti studi americani dimostrano che nel prossimo decennio l'autismo e i disturbi pervasivi dello sviluppo diventeranno un'emergenza sociale ed economica di prim’ordine. Circa l'80% delle persone con questo disturbo presenta anche una condizione di ritardo mentale, e almeno il 50% non sviluppa alcuna forma di linguaggio. Spesso sono correlate altre patologie, come l'epilessia. Il problema riguarda da vicino anche l'Italia, basti pensare che solo a Roma e provincia è stimata la presenza di circa 8.400 piccoli con autismo”
La malattia ,di cui non si conosce l’origine è caratterizzata da un progressivo isolamento del bambino fino ad una totale perdita di contatto con la realtà.
Sappiamo però che questo problema era molto raro prima degli anni 80,ed è stato messo, da alcuni ricercatori, in relazione con alcune pratiche vaccinali ,in particolare il vaccino antimorbillo (soprattutto se associato a vaccino antiparotite e antirosolia.(Madsen K.M.:New Engl J Med 2002; Goldman G.S.: J.Am.Phys.Surg.2004).
E’ molto probabile che in realtà la malattia sia di origine multifattoriale ed il vaccino possa essere uno dei fattori scatenanti .(in Italia il vaccino antimorbillo parotite rosolia è consigliato a tutti i bambini di 12-13 mesi, anche nella stessa seduta della vaccinazione esavalente, e dopo cinque anni, in occasione del richiamo del vaccino trivalente difterite-tetano-pertosse).
Elena Bosi
martedì 15 aprile 2008
Linee guida per una sana alimentazione italiana
Medicina di iniziativa e Medicina di attesa
"Il paradigma dell'attesa è quello tipico delle malattie acute: attesa di un evento su cui intervenire, su cui mobilitarsi per risolvere il problema. L'attesa è il paradigma classico del modello bio-medico di sanità, quello su cui da sempre si fonda la formazione universitaria, e non deve stupire che sia il paradigma dominante anche nell'ambito della medicina territoriale e delle cure primarie. La medicina di iniziativa è quella che meglio si adatta alla gestione delle cure primarie in generale e delle malattie croniche in particolare (comprese le malattie mentali e l'assistenza ai soggetti tossicodipendenti), dove l'assistenza è per la gran parte "estensiva" e caratterizzata dalla presa in carico a lungo termine, dove il valore aggiunto dei processi di cura è rappresentato dalla capacità di presidiare la continuità delle cure e dalla qualità delle relazioni che si stabiliscono tra servizio e utenti, tra terapeuta e paziente. Un quadro delle esperienze internazionali."
lunedì 14 aprile 2008
Lessico pratico omiopatico del dottor Biagio Tripi(1850)
Enrica Campanini
domenica 13 aprile 2008
Le cinquantamillesimali (LM)
ad una cura più rapida, dolce, sicura e durevole senza essere nociva per il
paziente..."
Un prezioso studio che coniuga elementi storici,tecniche di preparazione,
note posologiche e terapeutiche, allo scopo di chiarire una fra le più
misconosciute problematiche omeopatiche: le cinquantamillesimali(LM).
Marino Pascalicchio in questo lavoro riesce a chiarire e a stimolarci
all'uso delle LM con la sua solita precisione e competenza.
Qui il link.
Dott. Mario Dileo
sabato 12 aprile 2008
Consenso Informato
Il problema medico legale del consenso informato per quanto riguarda la pratica delle medicine non convenzionali è molto sentito dalla classe medica e di impatto mediatico rilevante.Secondo gli esperti di medicina legale, bioetica, deontologia ecc. anche per il medico che pratica l’omeopatia o altra medicina non convenzionale tutto quanto attiene al consenso informato è da ricondurre alla generalità dell’atto medico. Credo possa giovare richiamare l’attenzione su alcune considerazioni e segnalare quanto approfondito dalla U.O. Medicina Legale della ASL 10 di Firenze (Direttore Dott.ssa Lucia Malavolti) e poi sintetizzato in “pillole di medicina legale” consultabili sul sito della ASL 10 Firenze.
Al medico omeopata quasi sempre si rivolge chi ha già scelto una metodica terapeutica alternativa quindi sulla natura non convenzionale dell’intervento c’è già un consenso implicito. Nella comune pratica clinica il consenso può essere ritenuto implicito. La pratica omeopatica non rientra fra quegli interventi comportanti rischio o che richiedano espressamente per legge un consenso informato esplicito e documentato. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge (art 32 della Costituzione)
Il consenso
Per consenso si intende l’adesione volontaria dell’ammalato alle cure proposte previa informazione circa i costi e i benefici del trattamento sanitario.
Il consenso per essere valido deve essere:
- Personale
- Esplicito
- Specifico
- Consapevole
Il consenso può essere revocato in qualsiasi momento. Il consenso al trattamento sanitario è subordinato all’informazione da parte del medico (Consenso informato).
L’informazione deve essere:
- Veritiera
- Completa
- Compresa
Si deve informare in merito a:
1. Le condizioni cliniche e la necessità del trattamento
2. La tipologia del trattamento
3. Gli scopi e le modalità d’esecuzione del trattamento
4. Le possibilità di successo e d’insuccesso
5. I rischi e le complicazioni generiche e specifiche del trattamento
6. Le possibili alternative all’intervento proposto
7. I rischi effettivi che il paziente corre qualora non si sottoponga al trattamento
8. La possibilità che si renda necessario apportare modifiche al tipo di trattamento concordato, per il presentarsi di condizioni patologiche o di situazioni inaspettate, durante o dopo l’intervento
Il medico deve far comprendere al paziente quelle scelte che possono maggiormente far coincidere le sue propensioni con la concreta possibilità di curarsi, poiché il dovere morale del medico di curare coincide col rispetto della persona.
Le domande del paziente alle quali il medico deve rispondere sono:
- In che cosa consiste il trattamento che sto per ricevere?
- Quali benefici mi apporterà e con quali rischi?
- Quali conseguenze avrà per la qualità della mia vita?
- Esistono trattamenti alternativi?
Il rapporto medico paziente è fondato:
1. sul principio di beneficialità a favore del paziente, dell’atto medico ispirato da scienza e coscienza
2. sulla volontà non delegabile del paziente che, adeguatamente informato, deve poter decidere
sugli atti diagnostici e terapeutici da eseguire sul proprio corpo
Massimo Tilli
mercoledì 9 aprile 2008
Piante da salvare
martedì 8 aprile 2008
Farmaci da banco: usarli con cautela ?
Questo interessante articolo pubblicato nell'ultimo numero del BMJ riprende con vigore il problema della medicalizzazione eccessiva di tante patologie, dei problemi legati all'uso spesso inappropriato di tanti farmaci facilmente disponibili nelle farmacie come farmaci da banco e dall'abuso dell'"autodiagnosi".
Pur contenendo riferimenti a legislazioni del mondo anglosassone è comunque un articolo su cui è utile riflettere anche nell'ottica di una maggiore disponibiltà di trattamenti non convenzionali in farmacia anch'essi doverosamente legati alla prescrizione e all'atto medico della diagnosi.
domenica 6 aprile 2008
VACCINAZIONE ANTI-HPV: È VERAMENTE EFFICACE?
Sono da più parti state sollevate perplessità circa l’opportunità e l’efficacia di questa vaccinazione. Al riguardo, l’Agenzia governativa svedese per la valutazione medica (SBU) ha recentemente raccomandato al Consiglio Nazionale per la Salute e Previdenza di rivalutare i risultati degli studi utilizzati a supporto della decisione di avviare la campagna vaccinale.
A fronte, infatti, della previsione che la vaccinazione generalizzata con i virus HPV 16 e 18 potrebbe prevenire lo sviluppo di metà dei casi di cancro del collo dell’utero, la ridotta durata della copertura vaccinale (sperimentata per solo 5 anni), gli elevatissimi costi per una campagna vaccinale così vasta (circa 75 milioni l’anno) e l’errata percezione pubblica dei vantaggi di questa vaccinazione (non si tratta di un vaccino “contro” il cancro del collo dell’utero ma per prevenire l’infezione di due ceppi di HPV) consiglierebbero un’ulteriore attenta valutazione.
Queste considerazioni, riaprono inoltre l’annoso dibattito sull’opportunità delle campagne vaccinali “in genere”. Non sembra il caso di sostenere quanti negano “a priori” l’opportunità di ricercare una copertura vaccinale. Esistono in letteratura ampie dimostrazioni dell’efficacia sociale di campagne vaccinali su larga scala, e non si può negare l’effetto positivo di questi interventi sulla durata media della vita sulla popolazione generale. Occorre però vigilare molto attentamente sull’attendibilità degli studi allegati a supporto dei vantaggi di questi interventi preventivi, allo scopo anche di eliminare ogni dubbio sulla possibilità che eventuali interessi di tipo commerciale prevalgano sull’effettiva utilità di queste campagne vaccinali.
Il testo originale, tradotto in inglese, del rapporto dell’Agenzia governativa svedese per la valutazione medica (SBU) è scaricabile da questo sito
sabato 5 aprile 2008
Donne in Medicina: Margaret Lucy Tyler (1857-1943)
“ Gli studenti di Tyler. — Sappiamo che tre studenti di Tyler sono per andare in America per studiare sotto il Dr. Kent. Uno di questi è il Dr. Jessie Murray, che ha già fatto il Corso Honyman-Gillespie in Inghilterra, gli altri sono convertiti più recentemente [...]. La Dottoressa Margaret Tyler, di Londra, è una convertita nell’Omiopatia, che esercita con grande convinzione e successo. Cominciò la sua carriera omiopatica praticando quella Omiopatia che il Dr. Kent ha bollato col nome di “bastarda”, perchè non seguiva gli insegnamenti del Grande Maestro. Fortunatamente la Dottoressa Tyler si accorse che gli insuccessi non erano nell’Omiopatia, ma nella cattiva applicazione di essa, e quindi ebbe la convinzione che l’errore era in Lei e non nella Dottrina. Non so ora in qual modo e per influenza di chi si mise ad uno studio più severo dell’Organon di Hahnemann e della filosofia omiopatica di Kent. Però so con certezza, perché ho con Lei esaminato e prescritto a molte centinaia di pazienti al “London Homeopathic Hospital”, che è una valente e pura Omiopatica ed il successo continuo le allieta la vita. Suo padre, il fu Sir Tyler, ha dato due anni fa 250000 lire per l’ingrandimento dell’Ospedale Omiopatico di Londra, che io ho potuto in quest’anno ammirare più grande e più bello: secondo il parere di moltissimi dirò che è il più bell’Ospedale di Londra. E la Dottoressa Tyler è così convinta che il successo dell’Omiopatia risiede nel modo con cui la Scienza è compresa e l’arte applicata, che ha destinato un fondo annuale di molte migliaia di lire per potere inviare ogni anno a sue spese tre Dottori in America per studiare la Pura Omiopatia sotto la guida del Dr. Kent — D. M.”
Margaret Lucy Tyler (1857-1943) fu una figura chiave nell’omeopatia inglese all'inizio del ventesimo secolo. Laureata presso le Università di Edinburgh e di Bruxelles, esercitò per oltre quarant’anni presso il Royal London Homoeopathic Hospital. La sua specialità era la cura dei bambini ritardati. Collaborò strettamente con J.H. Clarke e fu una “protetta” di Kent anche se non studiò mai con lui. Usò parte del patrimonio lasciatole dal padre, sir Henry Tyler, per costituire un fondo (sir Henry James Tyler Scholarship ) da utilizzare come borsa di studio per inviare a Chicago giovani medici in modo che potessero studiare con kent. Scrisse il libro Homoeopathic Drug Pictures, che fu pubblicato per la prima volta nel 1942 e fu redattrice per undici anni di The Correspondence Course on Homoeopathy rivolto a chi non poteva assistere alle conferenze presso la Faculty of Homoeopathy. Morì ad 86 anni.
giovedì 3 aprile 2008
Policosanoli e ipercolesterolemia
mercoledì 2 aprile 2008
Piante medicinali e Sindrome dell'Intestino Irritabile
(1)Shi J, Tong Y, Shen JG, Li HX. Effectiveness and safety of herbal medicines in the treatment of irritable bowel syndrome: A systematic review. World J Gastroenterol 2008 January;14(3):454-462
martedì 1 aprile 2008
Pillole di Materia Medica
Studiare la Materia Medica è spesso un passo che può demotivare l'aspirante omeopata, sia per l'oggettiva difficoltà sia perchè non sempre i testi riescono a mettere a fuoco gli elementi caratterizzanti di un rimedio. Questo blog inizia da oggi la pubblicazione di una serie di "schede" riassuntive dei rimedi, ad opera del Dott. Giuseppe Tagliente a cui va il ringraziamento di tutti noi per l'impegno con cui ha saputo concretizzare in breve tempo un progetto culturale in perfetto equilibrio tra semplicità, praticità e rigore metodologico.
La scheda che allego è relativa ad Aconitum, ed è un piccolo esempio del lavoro svolto.
ACONITUM
1. Persona robusta, sana, vigorosa di temperamento, viva, veloce e ottimista.
2. Tensione emotiva, mentale e fisica, iperestesia dei sensi.
3. Attacco di febbri steniche caratterizzate da ansia intensa, con predizione e paura della morte, costante agitazione e continuo movimento; polso rapido, pieno; pelle calda secca e grande sete; intolleranza al caldo e ad essere coperti.
4. Malattie da esposizione ai venti secchi, freddi e correnti d’aria, da traspirazione soppressa, emozioni mentali: tipo spavento, lesioni, shock,operazioni chirurgiche e caldo intenso.
5. Dolori intensi e insopportabili; ferite, tagli, lacerazioni spesso associati fra loro. 6. Torpori locali o formicolii, parestesie.
7. Disturbi improvvisi dei sensi, specialmente della vista.
8. Improvvise affezioni spasmodiche nei bambini, tipo croup.
9. Emorragie di sangue rosso vivo brillante quando è presente a forma di ansia mentale
10. Modalità: <> > aria fresca; dolori alle articolazioni; > riposo <>