La luce del sole è la causa più ovvia di benessere e l’amore per la luce è insito
nella natura umana. Questa innata
propensione per il sole determina conseguenze benefiche di riscaldamento
dell’organismo e di sintesi della vitamina D, ma l’esposizione della cute alla
luce del sole può portare conseguenze patologiche. E’ noto che l’ eccessiva esposizione
della cute ai raggi solari è in grado di provocare una riduzione delle risposte
immunitarie il che potrebbe svolgere un ruolo importante nella patogenesi di
alcuni tumori cutanei.
. In generale la capacità individuale di tollerare la luce
solare è inversamente proporzionale alla pigmentazione melaninica che funge
come filtro a densità neutra con un
ampio spettro di assorbimento nell’ambito delle radiazioni ultraviolette dello
spettro solare.
La melanina viene accumulata nei melanosomi trasferiti
quindi ai cheratociti dove esplicano la loro azione fotoprotettiva. Proprio in
base alla tolleramza all’esposizione solare la popolazione è stata suddivisa in
sei tipi cutanei che vanno dal tipo1 ( costanti ustioni solari, assenza di
abbronzatura ) al tipo 6 ( assenza di ustioni solari, abbronzatura costante ).