La luce del sole è la causa più ovvia di benessere e l’amore per la luce è insito
nella natura umana. Questa innata
propensione per il sole determina conseguenze benefiche di riscaldamento
dell’organismo e di sintesi della vitamina D, ma l’esposizione della cute alla
luce del sole può portare conseguenze patologiche. E’ noto che l’ eccessiva esposizione
della cute ai raggi solari è in grado di provocare una riduzione delle risposte
immunitarie il che potrebbe svolgere un ruolo importante nella patogenesi di
alcuni tumori cutanei.
. In generale la capacità individuale di tollerare la luce
solare è inversamente proporzionale alla pigmentazione melaninica che funge
come filtro a densità neutra con un
ampio spettro di assorbimento nell’ambito delle radiazioni ultraviolette dello
spettro solare.
La melanina viene accumulata nei melanosomi trasferiti
quindi ai cheratociti dove esplicano la loro azione fotoprotettiva. Proprio in
base alla tolleramza all’esposizione solare la popolazione è stata suddivisa in
sei tipi cutanei che vanno dal tipo1 ( costanti ustioni solari, assenza di
abbronzatura ) al tipo 6 ( assenza di ustioni solari, abbronzatura costante ).
Lo spettro di azione per l’eritema solare comprende gli UV-B
soprattutto a onda corta e gli UV-A che prevalgono nelle ore più calde verso mezzogiorno. Il meccanismo patogenetico
dell’eritema solare non è ancora ben noto, comunque i mastociti, dopo
esposizione agli UV-A e UV-B possono rilasciare mediatori dell’infiammazione.
Esso compare in genere dopo alcune ore di esposizione al
sole in base alle caratteristiche della pelle. E’ caratterizzato da semplice eritema più speso con papule e vescicole o più
raramente da placche eritematose lievemente infiltrate. Il prurito è costante e
ciò spiega la presenza di lesioni da grattamento. Le lesiono sono localizzate
soprattutto nelle zone fotoesposte, ma possono estendersi anche alle aree
coperte. La forma più frequente è quella
definita lucite estiva benigna e colpisce in maggiore percentuale il sesso
femminile.
La terapia omeopatica si prefigge 1) trattare l’eritema in
base alle lesioni caratteristiche 2) prevenire la comparsa dell’eritema. In
tale caso la terapia va iniziata 15gg-20gg prima e protratta sino a quando la
cute non abbia raggiunto un buon
adattamento alla luce solare.
Medicinali per
trattare i sintomi
Apis mellifica:
cute rosa-rossastra, rugosa al tatto, sensazione intensa di
bruciore, prurito e pizzicore migliorati da applicazioni fredde.
Posologia consigliata 15CH 4 granuli/ ora o 2 ore
Belladonna:
la pelle è
rosso-scarlatto calda, dolente o ricoperta da un’eruzione fine scarlattiniforme.
Il paziente può presentare prurito, iperpiressia e sete intensa: 7-9CH 4
granuli/2-3h
Muriaticum acidum:
questo medicinale è indicato quando prevalgono eruzioni
papulo-vescicolose pruriginose e brucianti: 7-9CH4 granuli/2-3vdie
Rhus toxicodendron:
eruzione
sostanzialmente di 2 tipi 1) vescicole di 1-2mm con cute eritematosa,
infiammata. Le vescicole possono riunirsi e formare bolle più grandi. 2)
manifestazioni eritematose a pelle di leopardo. In entrambi i casi il prurito è
presente, non migliorato dal grattamento, ma da applicazioni tiepide e umide.
Posologia consigliata 15CH 4 granuli /2-3v die.
Prevenzione
Una volta stabilito che un organismo può presentare eritema
solare, è consigliabile attuare alcune tattiche per evitarlo o per lo meno
diminuirlo. La prevenzione va attuata scegliendo il medicinale di terreno
adatto associando Histaminum 7CH o Poumon histamine 7CH 4granuli 1-2 v. al dì. Si possono
individuare alcuni medicinali da prescrivere, tenendo presente che in genere si
tratta di soggetti spesso di costituzione allergica ( Sulfur, Sulfur iodatum.
Arsenicum album ecc ), con la cute chiara e delicata ( Pulsatilla ), e con
eruzioni spesso provocate o peggiorate dal surriscaldamento ( Natrum muriaticum
).
Gemmoterapia:
Ribes nigrum MG1DH posologia in base all’età come antiinfiammatorio in senso
lato.
Se il soggetto presenta intolleranze alimentari deve seguire
in modo adeguato la dieta e se è sotto terapia antibiotica deve tenere presente
che spesso tali farmaci determinano o accentuano la fotosensibilità.
Dott.ssa Paola Nannei Viganò
Pediatra, Milano
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