domenica 23 giugno 2013

Omeopatia nell’ Eritema solare


La luce del sole è la causa più ovvia di  benessere e l’amore per la luce è insito nella natura umana.  Questa innata propensione per il sole determina conseguenze benefiche di riscaldamento dell’organismo e di sintesi della vitamina D, ma l’esposizione della cute alla luce del sole può portare conseguenze patologiche. E’ noto che l’ eccessiva esposizione della cute ai raggi solari è in grado di provocare una riduzione delle risposte immunitarie il che potrebbe svolgere un ruolo importante nella patogenesi di alcuni tumori cutanei.

. In generale la capacità individuale di tollerare la luce solare è inversamente proporzionale alla pigmentazione melaninica che funge come  filtro a densità neutra con un ampio spettro di assorbimento nell’ambito delle radiazioni ultraviolette dello spettro solare.

La melanina viene accumulata nei melanosomi trasferiti quindi ai cheratociti dove esplicano la loro azione fotoprotettiva. Proprio in base alla tolleramza all’esposizione solare la popolazione è stata suddivisa in sei tipi cutanei che vanno dal tipo1 ( costanti ustioni solari, assenza di abbronzatura ) al tipo 6 ( assenza di ustioni solari, abbronzatura costante ).


Lo spettro di azione per l’eritema solare comprende gli UV-B soprattutto a onda corta e gli UV-A che prevalgono nelle ore più calde  verso mezzogiorno. Il meccanismo patogenetico dell’eritema solare non è ancora ben noto, comunque i mastociti, dopo esposizione agli UV-A e UV-B possono rilasciare mediatori dell’infiammazione.

Esso compare in genere dopo alcune ore di esposizione al sole in base alle caratteristiche della pelle. E’ caratterizzato da semplice  eritema più speso con papule e vescicole o più raramente da placche eritematose lievemente infiltrate. Il prurito è costante e ciò spiega la presenza di lesioni da grattamento. Le lesiono sono localizzate soprattutto nelle zone fotoesposte, ma possono estendersi anche alle aree coperte. La forma più frequente è  quella definita lucite estiva benigna e colpisce in maggiore percentuale il sesso femminile.

La terapia omeopatica si prefigge 1) trattare l’eritema in base alle lesioni caratteristiche 2) prevenire la comparsa dell’eritema. In tale caso la terapia va iniziata 15gg-20gg prima e protratta sino a quando la cute non abbia  raggiunto un buon adattamento alla luce solare.

Medicinali per trattare i sintomi

 

Apis mellifica:

cute rosa-rossastra, rugosa al tatto, sensazione intensa di bruciore, prurito e pizzicore migliorati da applicazioni fredde.

Posologia consigliata 15CH 4 granuli/ ora o 2 ore

Belladonna:

 la pelle è rosso-scarlatto calda, dolente o ricoperta da un’eruzione fine scarlattiniforme. Il paziente può presentare prurito, iperpiressia e sete intensa: 7-9CH 4 granuli/2-3h

Muriaticum acidum:

questo medicinale è indicato quando prevalgono eruzioni papulo-vescicolose pruriginose e brucianti: 7-9CH4 granuli/2-3vdie

Rhus toxicodendron:

 eruzione sostanzialmente di 2 tipi 1) vescicole di 1-2mm con cute eritematosa, infiammata. Le vescicole possono riunirsi e formare bolle più grandi. 2) manifestazioni eritematose a pelle di leopardo. In entrambi i casi il prurito è presente, non migliorato dal grattamento, ma da applicazioni tiepide e  umide.

Posologia consigliata 15CH 4 granuli /2-3v die.

 

Prevenzione

Una volta stabilito che un organismo può presentare eritema solare, è consigliabile attuare alcune tattiche per evitarlo o per lo meno diminuirlo. La prevenzione va attuata scegliendo il medicinale di terreno adatto associando Histaminum 7CH o Poumon histamine 7CH 4granuli 1-2 v. al dì.  Si possono individuare alcuni medicinali da prescrivere, tenendo presente che in genere si tratta di soggetti spesso di costituzione allergica ( Sulfur, Sulfur iodatum. Arsenicum album ecc ), con la cute chiara e delicata ( Pulsatilla ), e con eruzioni spesso provocate o peggiorate dal surriscaldamento ( Natrum muriaticum ).

Gemmoterapia: Ribes nigrum MG1DH posologia in base all’età come antiinfiammatorio in senso lato.

Se il soggetto presenta intolleranze alimentari deve seguire in modo adeguato la dieta e se è sotto terapia antibiotica deve tenere presente che spesso tali farmaci determinano o accentuano la fotosensibilità.

 

Dott.ssa Paola Nannei Viganò

Pediatra, Milano

 

 

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