mercoledì 28 maggio 2008

La città che fa dimagrire

"In Italia nel 1980 era obeso 1 bambino su 10. Oggi, invece, i chili di troppo riguardano 1 su 4 e in alcune regioni addirittura 1 su 3. Un dato allarmante, dal momento che la maggior parte di questi piccoli obesi è a rischio diabete. L'attenzione a corretti stili di vita è stata sottolineata dal vicepresidente mondiale dell'International Diabetes Federation, Massimo Massi Benedetti. "Bisogna concentrarsi sui bambini - spiega - per far sì che le nuove generazioni abbiano stili di vita che in prospettiva evitino lo sviluppo del diabete. Ma non solo. Sono necessarie politiche globali di intervento, non solo in campo sanitario, ma anche nella scuola e nell'urbanistica". Infatti non è sufficiente una sola programmazione dietetica ma è necessario un discorso piu’ ampio che coinvolga l’intera popolazioneA sostenere questa tesi è anche Philip James,docente della London School of Hygiene e presidente del comitato internazionale contro l’obesità.Occorre un rimedio più radicale,inventare,anzi,realizzare, un nuovo modello di città (e di società)fatta apposta per dimagrire e tenerci in forma.Città a misura di “piede”,con ampi marciapiedi,molte piste ciclabili,parchi curati,piazze e zone pedonali con servizi,scuole,negozi,supermercati ,facilmente raggiungibili a piedi,in bici,con i mezzi pubblici.La nostra società,sostengono gli esperti è fortemente obesogenica.Non pianifica solo tutto attorno all’automobile,ma alla sedentarietà,alla comodità,allo sforzo fisico minimo o nullo.
Il lavoro oggi è soprattutto sedentario,il tempo libero consiste in gran parte nel guardare la TV o navigare su internet,per i bimbi giocare alla Playstation,ascensori e scale mobili collaborano al moto immobile e tutta una serie di apparecchi domestici che vanno dal telecomando allo spazzolino elettrico,al cellulare in tasca, evitano i più piccoli sforzi.Ecco dove nasce l’idea delle Slim City,riportare il nostro corpo ad una maggiore attività motoria.
Qualcuno ci sta già pensando,ad Oslo,capitale della Norvegia,l’ambiente è strutturato per scoraggiare l’uso dell’auto e incoraggiare le camminate e l’uso della bicicletta,così come in Olanda e Danimarca la pianificazione urbanistica comprende maggiore attività fisica nella vita quotidiana dei suoi abitanti e ciò corrisponde ad un minor tasso di obesità nella popolazione .
(tratto da La Repubblica 19/2/2008)
Elena Bosi, medico, Milano

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