mercoledì 29 ottobre 2008

ANTIBIOTICI: USARE CON PRUDENZA


Antibiotici: usare con prudenza per evitare effetti collaterali


E' questo l'avvertimento lanciato dalla Dott.ssa Barbara Stechenberg, Director of Pediatric Infectious Diseases, Baystate Medical Center in Springfield, Massachusetts, al meeting annuale dell'American Academy of Pediatrics.
Secondo osservazioni recenti sono circa 142mila/anno le visite in pronto soccorso (P.S.) per eventi avversi da antibiotici e ciò si verifica in misura maggiore in bambini di età inferiore ad un anno.
Lo studio della Dott.ssa Stechenberg ha valutato la frequenza e i tipi di effetti avversi in relazione alle varie categorie di antibiotici (Clin. Infect. Dis. 2008;47:735-43).
Circa la metà delle visite in P.S. per effetti collaterali da antibiotici erano legate all'uso di derivati della penicillina.
“Chiaramente”, aggiunge, “gli effetti avversi da antibiotico rappresentano un enorme problema, perciò è necessario riprendere a considerare alcuni principi irrinunciabili prima di prescriverli ai nostri pazienti.
Per prima cosa bisogna chiedersi se realmente il bambino ha bisogno della terapia, perchè la non-terapia è spesso più sicura che qualsiasi terapia”, inoltre “classificare l'agente batterico prima di scegliere il farmaco, così si potrà scegliere lo spettro d'azione più ristretto, con la minima tossicità”.
La maggioranza degli effetti avversi evidenziati nello studio, circa l'80%, erano reazioni allergiche, dall'eruzione cutanea all'anafilassi (più rara). Gli effetti tossici sono anche in relazione alle malattie preesistenti, è questo il caso dei bimbi affetti da fibrosi cistica o da virus Hiv, dove l'iperattività del sistema immunitario accentua la possibilità di eventi avversi.
Nello studio vengono presi in esame i vari tipi di antibiotici, in primo luogo la Penicillina,
che è confermata essere un farmaco molto sicuro: la vera allergia infatti è nell'ordine del 10% circa e il rischio di anafilassi è molto raro.
Per quanto riguarda l'Azitromicina, gli effetti collaterali sono più di tipo gastrointestinale che di tipo allergico; tuttavia se si verifica una reazione cutanea questa dura molto tempo, poichè il farmaco, anche dato solo per cinque giorni, rimane nel corpo per lungo tempo.
Per quanto riguarda l'Aciclovir, medicinale discretamente sicuro in pediatria, utilizzato per forme erpetiche in soggetti immunocompromessi, viene eliminato dal rene immodificato; pertanto può causare disfunzioni renali a livello tubulare e interstiziale e il suo uso dovrebbe essere evitato nei soggetti nefropatici e preceduto da una adeguata idratazione.
Boston (Elsevier Global Medical News )


Elena Bosi -pediatra- Milano

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