Amicomeopatia augura ai suoi lettori un sereno Natale e felice anno nuovo
Le pubblicazioni riprenderanno dopo le feste
Grazie a tutti voi per averci seguito fino ad ora
Arrivederci nel 2015!!!
mercoledì 24 dicembre 2014
martedì 23 dicembre 2014
TERAPIA DELLA SINDROME INFLUENZALE
Terapia convenzionale
La terapia convenzionale
della sindrome influenzale è preventiva e sintomatica.
La prevenzione è
realizzata soprattutto con il vaccino e, in minor misura, con lisati batterici
ad azione immunostimolante. Non ci soffermeremo in questa occasione ad
analizzare quali sono i vantaggi e gli svantaggi della vaccinazione
antiinfluenzale, ma ci limiteremo a ricordare che è consigliata ai soggetti con
età superiore ai 65 anni e a quelli portatori di gravi malattie croniche.
La terapia sintomatica è
prevalentemente costituita da farmaci ad azione antipiretica e
antiinfiammatoria quali il paracetamolo, l’ibuprofene e l’acido
acetilsalicilico, che seppur largamente utilizzati non sono scevri da effetti
collaterali anche gravi (reazioni da intolleranza, sanguinamento,
epatotossicità, lesioni gastro-duodenali).
Terapia omeopatica
La terapia omeopatica è
sia preventiva sia sintomatica ed inoltre può essere standardizzata o
individualizzata.
La terapia
standardizzata, cioè uguale per tutti i pazienti, è costituita dalle
preparazioni omeopatiche di fegato e di cuore di un particolare tipo di anatra,
l’Anas barbariae, che sono utilizzate in dosi globuli uniche alla
concentrazione 200 K.
In prevenzione, si
somministra una dose alla settimana, dal mese di ottobre fino alla fine di
marzo. Nella fase della sintomatologia conclamata si possono usare due schemi
diversi: uno in fase molto precoce con una dose ogni 8 ore per un totale di 3
dosi, l’altro in una fase un po’ successiva con una dose ogni 12 ore per 3
giorni.
Vi è inoltre la
possibilità di utilizzare, in fase preventiva, delle diluizioni omeopatiche del
vaccino anti-influenzale che viene preparato ogni anno dall’Istituto Pasteur,
in dosi globuli a diverse diluizioni (dalla 7 alla 30 CH) e con diversa
frequenza di somministrazione, in genere, settimanale o quindicinale per 3 mesi
circa.
La terapia
individualizzata presuppone l’uso di medicinali omeopatici unitari, ricavati da
sostanze che producono sull’uomo sano un quadro sintomatologico di tipo
influenzale simile a quello presentato dal paziente:
Ecco alcuni dei
medicinali più utilizzati.
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lunedì 15 dicembre 2014
La sindrome influenzale
In
questi giorni le morti che sono state correlate alla iniezione del vaccino
anti-influenzale hanno riportato alla ribalta questa malattia che pur essendo
ad andamento benigno interessa, con le sindromi parainfluenzali, qualche
milione di persone ogni anno, in Italia, e quindi riveste un interesse sociale
piuttosto elevato.
L’influenza
è una malattia acuta epidemica di origine virale indotta da orthomixovirus del
genere A, B, C, che sono in grado di infettare gli organismi umani. Il genere
più aggressivo è quello A, seguito dal B, mentre il genere C procura delle
infezioni asintomatiche.
Gli
orthomixovirus, come tutti i virus, sono dei parassiti endocellulari, cioè non
sono in grado di riprodursi da soli ma devono penetrare nelle cellule di
organismi umani o di altri animali per utilizzare le loro strutture per potersi
moltiplicare.
Essi
sono costituiti da una parte centrale costituita da RNA (come il virus
dell’AIDS e dell’epatite C) e una capsula proteica.
La
parte centrale costituita da RNA è stabile, cioè non muta mai, ma le attuali
biotecnologie non sono in grado di produrre un vaccino, verso questa
componente, che permetterebbe di ottenere un’immunità permanente. Bisogna
accontentarsi di produrre vaccini contro la capsula proteica che è oggetto di
mutazioni frequenti e quindi obbliga a cambiare il vaccino ogni anno.
La
parte capsulare del virus contiene diversi tipi di proteine, ma soprattutto due
sono importanti per la sua classificazione: sono l’emoagglutinina (H) e la neuramidasi (N),
l’una serve al virus per attaccarsi alla cellula e l’altra per penetrare dentro
di essa.
Quindi
ogni virus influenzale ha una codificazione HxNy, ad esempio il
virus che ha prodotto l’epidemia “di influenza suina” aveva una classificazione
H1N1. Esistono 16 neuramidasi (N) e 9 emoagglutinine (H)
e quindi le combinazioni sono moltepplici e costringono, ogni anno, ad
utilizzare una miscela di virus influenzali per la preparazione della vaccinazione.
La sintomatologia
Dal
punto di vista sintomatologico, la sindrome influenzale, che come abbiamo già
detto, ha andamento epidemico, cioè coinvolge il 10-15 % della popolazione, può
essere suddivisa in tre fasi:
·
Fase
di invasione
·
Fase
della sintomatologia conclamata o periodo di stato
·
Fase
della risoluzione
La fase di invasione è caratterizzata da
pochi sintomi: malessere vago, astenia, sensazione di calore inusuale…
La fase della sintomatologia conclamata è
quella più tipica e ricca di sintomatologia :
·
febbre
·
cefalea
·
mal
di gola, raffreddore
·
tosse
dapprima secca, poi catarrale
·
mialgie,
artralgie,
·
nausea,
diarrea (soprattutto nei più piccoli)
·
astenia
(stanchezza)
La fase
acuta può durare, in media da 2 a 5 giorni, mentre la febbre può persistere
fino a 5-6 giorni,
La fase della risoluzione è caratterizzata soprattutto da stanchezza e tosse moderatamente catarrale che possono
protrarsi anche per tre settimane.
La sindrome
influenzale è una malattia ad andamento benigno che si risolve spontaneamente
nei tempi sopraindicati, anche se può produrre delle complicanze in soggetti
piuttosto anziani o portatori di gravi malattie croniche quali la bronchite
cronica con enfisema, le cardiopatie e le nefropatie croniche, il diabete di
difficile compenso, ecc
domenica 7 dicembre 2014
Farina 00 per pane e dolci ?
Il Dott. Franco Berrino, medico, patologo ed
epidemiologo, ex direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva
dell'Istituto Tumori di Milano, spiega come la farina "00",
costituisca uno dei maggiori "rischi alimentari" per la nostra
salute.
La
farina bianca, così come tutti i prodotti raffinati, causa un aumento della glicemia e,
di conseguenza, un incremento dell’insulina, portando col tempo ad un maggior
accumulo di grassi depositati e al conseguente indebolimento del nostro
organismo, che diventa maggiormente esposto ad ogni tipo di malattie, anche
tumori.
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domenica 30 novembre 2014
L’USO DEL CELLULARE IN GRAVIDANZA ESPONE A RISCHIO DI BAMBINI IPERATTIVI
Milano, 15 mar. (Adnkronos Salute) - Mamme in dolce
attesa, attenzione al cellulare. Se il nascituro viene esposto a dosi eccessive
di radiazioni emesse dal telefonino, da bambino e poi da adulto rischia
problemi comportamentali come iperattività, ansia e disturbi della memoria. A lanciare
l'allarme sono i ricercatori americani della Yale School of Medicine in uno
studio pubblicato su 'Scientific Reports', pubblicazione del gruppo 'Nature'.
Al momento, tuttavia, il pericolo di effetti neurologici negativi è stato
dimostrato soltanto nei topi. Nell'uomo è da verificare, tengono a precisare
gli stessi autori. In ogni caso, si
tratta della "prima evidenza sperimentale che l'esposizione durante la
vita fetale alle radiofrequenze prodotte dai telefoni cellulari può
effettivamente influenzare il comportamento adulto", afferma l'autore
senior Hugh S. Taylor, docente e responsabile della Divisione di endocrinologia
riproduttiva e infertilità, Dipartimento di ostetricia, ginecologia e scienze
della riproduzione a Yale.
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domenica 23 novembre 2014
ODONTOIATRIA : fluoro si o no ?
Il 26/10/2014 a
Milano si tenuto il 1° convegno
nazionale di odontoiatria tossica e odontoiatria vitale. Assistervi è
stata un’esperienza particolarmente interessante perché a parte l’ottimo livello degli
argomenti, sono intervenuti diversi autori soprattutto medici odontoiatri
esperti in omeopatia, omotossicologia e agopuntutra, ricercatori e medici
specialisti in ortopedia e dermatologia. E’ emerso immediatamente la necessità
di puntualizzare come bocca e denti facciano parte dell’intero organismo per
cui ogni patologia inerente ad essi può coinvolgere poi ciascuna parte del
corpo. Ne emerge quindi che ogni lavoro
di odontoiatria può risolvere patologie varie ( esistenza foci infettivi ecc.),
ma può anche determinare altre malattie: a livello dell’apparato osseo,
digerente, cutaneo ecc. Infatti quando nei vari lavori vengono usati metalli, anche considerati
biocompatibili, le loro leghe ( vedi titanio ) a contatto con la saliva liberano diversi metalli (
galvanismo odontoiatrico ) che vengono poi assorbiti dando origine a varie
patologie. Si è attualmente alla ricerca e all’uso di materiali metal-free ( zirconia
). Questa attenzione sull’uso dei metalli ha messo in discussione l’impiego del
fluoro nella prevenzione delle carie e quindi nel dentifricio. Il fluoro,
secondo gli AA non sortisce alcun effetto sulla prevenzione delle carie ed è
considerato uno dei metalli più tossici. Sembra che i fluoruri causino disturbi enzimatici scatenanti molteplici
malattie come allergie, osteoporosi ecc oltre a malformazioni fetali.
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domenica 16 novembre 2014
LE DOMANDE PIU’ FREQUENTI DELLE GESTANTI
Durante
la gravidanza è normale un aumento delle
perdite bianche vaginali perché l’aumentata produzione di ormoni agisce
anche a livello vaginale. Se però le perdite diventano “colorate” o compaiono disturbi come pruriti e bruciori
è conveniente ricorrere al medico.
L’incremento
di peso ideale è circa 10 chili durante la gravidanza che in genere non è
progressivo, ma si instaura “a gradini”. Se l’incremento di peso è importante
consultare il medico( più di 50 grammi a settimana) : può essere ritenzione
idrica che va per quanto possibile corretta o un errore di alimentazione che
necessita una dieta più corretta.
I
rapporti sessuali sono possibili durante tutto l’arco della gravidanza, con la
dovuta attenzione e delicatezza che il “pancione” merita.
La
gravida ha bisogno di sonno.. Evitare perciò le veglie che creano fatica e
nausea soprattutto il primo e l’ultimo trimestre.
La
attività fisica è utile e raccomandata in caso di gravidanza fisiologica:
nuoto, passeggiate a buon passo almeno mezz’ora al giorno, ginnastica a corpo
libero guidata da persone esperte. Evitare gli esercizi troppo violenti o
quelli che prevedono salti. Se siete comunque abituate ad esercitare un’
attività sportiva fatelo con più cautela rispetto a prima.
domenica 9 novembre 2014
Colite ulcerosa e fitoterapia
La colite ulcerosa (Uc),
malattia cronica dell’intestino, viene solitamente trattata con salicilati, corticosteroidi e
immunosoppressori. Tali terapie inducono la remissione in solo la metà dei
pazienti. In uno studio è stata valutata
l'efficacia della terapia con estratti fitoterapici e integratori fra cui Aloe
vera, Curcuma, il butirrato e Potentilla erecta. L'efficacia del gel di Aloe
vera è stata testata in uno studio randomizzato in doppio cieco (200 ml al
giorno per 4 settimane), vs placebo, su 44 pazienti ospedalizzati con lieve o
moderata Uc. Gli indici di attività clinica e i punteggi istologici dei
pazienti sono diminuiti in modo significativo durante il trattamento con Aloe
vera ma non con il placebo. Gli effetti collaterali sono stati minimi e simili
tra aloe vera e placebo.
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giovedì 30 ottobre 2014
Progetto europeo sulla contaminazione dei cibi
A quali e quanti contaminanti chimici contenuti negli
alimenti siamo esposti ogni giorno? Si tratta di una domanda alla quale
numerose ricerche scientifiche rispondono da anni basandosi sull’analisi dei singoli
alimenti. Sino ad ora, queste indagini talvolta hanno trovato tracce di metalli
pesanti, residui di pesticidi, diossine e altre sostanze nocive.
Il progetto europeo TDS-Exposure, che vede la partecipazione dell’Istituto di sanità (ISS), intende perfezionare e standardizzare il monitoraggio dell’esposizione a contaminanti chimici e della nostra assunzione di nutrienti, ma anche di altri componenti alimentari.
Il progetto europeo TDS-Exposure, che vede la partecipazione dell’Istituto di sanità (ISS), intende perfezionare e standardizzare il monitoraggio dell’esposizione a contaminanti chimici e della nostra assunzione di nutrienti, ma anche di altri componenti alimentari.
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domenica 26 ottobre 2014
Desideri e avversioni alimentari in gravidanza
E’ stato già sottolineato come abbia un senso assecondare la
variazione del desiderio degli alimenti
a cui si assiste durante la gravidanza. Questo perché i “gusti e disgusti” spesso
hanno il significato di rispondere a precise esigenze dell’organismo
materno ed in particolare di
QUELL’ORGANISMO , in quella particolare situazione ambientale ed in quel periodo della sua vita.
E’ importante registrare queste variazioni anche perché possono aiutarci a
scegliere quel medicinale DI TERRENO, ossia di riequilibrio dell’organismo materno e
di conseguenza dell’organismo fetale e
neonatale.
I DISGUSTI
La fatica ad assumere ed a digerire il latte la mattina può
indicare SEPIA . Il disgusto verso il caffè è abbastanza comune durante la
prima parte della gravidanza. Quando è
particolarmente intenso può essere una caratteristica di CALCAREA
CARBONICA. Il fastidio nei confronti del fumo di tabacco proprio o altrui
può condurre verso IGNATIA. La difficoltà nel tollerare e digerire gli alimenti grassi
è proprio di PULSATILLA La scarsa
voglia di alimenti carnei associata a gonfiore addominale può indicare LYCOPODIUM
o CHINA
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lunedì 20 ottobre 2014
Prevenzione Autunnale : Gemmoterapia
Gemmoterapia: principi generali
La
gemmoterapia è un metodo terapeutico, che utilizza parti fresche di piante allo
stato embrionale: giovani getti, giovani radici, gemme ecc. I principi attivi
di tali tessuti sono estratti mediante macerazione a freddo in un particolare
solvente (acqua, alcool, glicerina).
Negli anni
50 il medico francese Paul Henry iniziò i primi studi e le sperimentazioni sui
gemmo derivati partendo dal presupposto che le piante, nel loro primo sviluppo
possiedano sostanze con peculiari caratteristiche sia per quantità sia per
qualità. In seguito altri medici francesi approfondirono l’argomento. E’ stato
così messo in evidenza che i principi attivi, presenti in grande quantità nei
tessuti embrionali vegetali, spesso sono rilevabili solo in tracce nelle varie
parti delle piante a sviluppo completo . Le parti vegetali dei gemmoderivati
sono raccolte nel loro tempo balsamico che, in
genere, corrisponde all’inizio della primavera. Esse vengono poi sottoposte, allo stato
fresco, a pulitura, triturazione, determinazione del grado di umidità ed infine
a macerazione. I gemmoderivati possono essere
utilizzati in diversi ambiti. Dato il loro elevato contenuto in biostimoline
e alla bassa diluizione alla quale vengono usati svolgono un’ azione drenante a
livello degli organi emuntori e un’azione stimolante a livello del sistema
reticoloendoteliale. A scopo precauzionale, anche se la loro percentuale in
alcool è bassa, se ne consiglia l’uso dopo i due anni.
La posologia
dipende dal peso e dall’età del soggetto: considerando la dose dell’adulto pari
a 1, in età pediatrica si consiglia 1/3, per gli adolescenti e gli anziani 2/3.
Inoltre nelle terapie prolungate (oltre i 3 mesi) è consigliabile
un’interruzione di una settimana al mese.
RIBES NIGRUM M.G.
Appartiene
alla famiglia delle Saxifragacee.
Ha una particolare attività antinfiammatoria ed
antiallergica. Il suo uso è indicato nelle manifestazioni cliniche in cui è
necessario stimolare la corteccia surrenale. La sua azione è diretta alla corteccia (azione cortisone-like)
tuttavia non possiede gli effetti iatrogeni dei corticoidi.
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lunedì 13 ottobre 2014
Prevenzione Autunnale : Fitoterapia
Fitoterapia: principi generali
La fitoterapia è un metodo
terapeutico basato sulla somministrazione di piante o parti di esse ( radici,
foglie,fusti ecc ).
L’uso di piante medicinali ha
radici antiche , gli assiro-babilonesi , gli egizi , i greci e i romani ne
conoscevano l’uso.
In realtà la fitoterapia
moderna ha esordio nel XIII secolo con
la nascita delle prime Università ( Scuola medica Salernitana ) e progredisce attraverso gli anni ottenendo risultati
notevoli sia in campo scientifico con
studi e ricerche , sia in campo medico nella cura di patologie varie. Con il
progresso della scienza e della tecnica vengono isolati i principi attivi delle
piante medicinali (glucosidi, tannini, alcaloidi, oli essenziali, principi
amari) e indagati i meccanismi di azione
sia come principio singolo sia all’interno della totalità di una pianta. Da ciò
è stato messo in evidenza che una pianta usata nella sua totalità determina
effetti diversi da quelli ottenuti con l’utilizzo del suo solo principio
attivo.
Si è così definito il
concetto di fitocomplesso ossia quell’entità biochimica complessa costituita
dall’insieme di tutte le sostanze presenti nella droga vegetale: i cosiddetti
principi attivi assieme agli altri componenti (mucillagini e gomme, amidi e
pectine, resine e balsami, principi amari, minerali e oligoelementi, vitamine,
enzimi) tutti ugualmente importanti nel
determinare l’attività della pianta.
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domenica 5 ottobre 2014
Prevenzione Autunnale :Omeopatia (terza parte)
Pulsatilla
Anemone pulsatilla è una erba delle
Ranuncolacee.
La sua azione si evidenzia sulle
mucose respiratorie , digestive , genitale , venoso e sul comportamento
generale.
Il tipo sensibile è un soggetto
conestrema variabilità dell’umore, avido di affetto , di carattere dolce e
timido. Caratteristico è il desiderio di gelati (mal tollerati)e l'assenza di
sete.
Il medicinale è utile nelle
infiammazioni respiratorie caratterizzate da catarro a livello delle mucose con
secrezioni giallastre non irritanti: riniti acute e croniche , bronchiti in
fase catarrali.
Altre indicazioni sono le affezioni
cutanee: orticaria , rash cutanei morbilliformi, geloni .
Come rimedio di fondo sarà prescritto ad alta diluizione ( a discrezione del medico
) 15-30CH in granuli o gocce da uno o più volte alla settimana.
Nelle rinofaringiti ricorrenti o nelle bronchiti in fase catarrale 3-5
granuli al giorno alla 9 CH
/15CH(attenzione alle basse diluizioni poiché favoriscono la fluidificazione
del catarro )
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domenica 28 settembre 2014
Prevenzione Autunnale : Omeopatia (seconda parte)
Baryta
Carbonica
E’ il carbonato di bario, la sua
azione si manifesta principalmente sul sistema linfoghiandolare , sulla
crescita, nutrizione e sul sistema cardiovascolare.
I soggetti sensibili possono
essere bambini molto lenti e timidi con
difficolta nella memoria , nell’apprendimento o con ritardo nelle acquisizioni psicomotorie o anziani con arteriosclerosi e ipertensione.
L’aggravamento avviene con il freddo
umido e con l’umidità.
Il medicinale è utile nell’ipertrofia
cronica delle tonsille e nelle infiammazioni suppurative delle prime vie
(faringe e tonsille)ricorrenti , oltre che nei ritardi dello sviluppo fisico e
intellettuale .
Come rimedio di fondo sarà
prescritto ad alta diluizione ( a
discrezione del medico ) 15-30CH in granuli o gocce da uno o più volte alla
settimana.
Nelle ipertrofie delle tonsille e angine ripetute 3-5 granuli al
giorno alla 9 CH /15CH .
Sulfur
Jodatum
E’ ioduro di zolfo .
La sua azione si manifesta sulla
pelle, mucose respiratorie , linfonodi e sul metabolismo generale (ghiandola
tiroidea)
Il soggetto sensibile è un bambino o
un adolescente magro e longilineo che soffre di infezioni recidivanti delle vie
aeree superiori, allergie respiratorie , infiammazione dei linfonodi con aumento di volume , malattie cutanee (acne papulosa giovanile
).
Il medicinale è utile nelle
rinofaringiti e angine recidivanti , nelle allergie respiratorie , nell’acne
papulosa giovanile ma anche nelle convalescenza da malattie infettive.
Come rimedio di fondo sarà
prescritto ad alta diluizione ( a
discrezione del medico ) 15-30CH in granuli o gocce da uno o più volte alla
settimana.
Nelle angine ripetute o nelle riniti
infettive o allergiche 3-5 granuli al giorno alla 9 CH /15CH
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domenica 21 settembre 2014
Prevenzione Autunnale
Riaprono le scuole e come d’incanto
ricompaiono i piccoli problemi che pensavamo dimenticati : raffreddore , tosse
e in qualche caso febbri più o meno elevate….
Tutto ciò affligge i bimbi, in particolare alle prime esperienze
di inserimento nelle comunità infantili.
In Medicina non esistono cure di efficacia provata per prevenire le infezioni respiratorie, solitamente ci si limita a consigliare una buona alimentazione a base di cibi freschi
con frutta e verdura abbondante e lavaggi delle mani frequenti .
Le Medicine Complementari (omeopatia, fito-gemmoterapia ,
oligoterapia ecc.) offrono un’ampia gamma di proposte terapeutiche , comprovate prevalentemente da efficacia
clinica (ma sempre più spesso anche da studi scientifici)
OMEOPATIA
In primo luogo si cerca di individuare , per ogni singola
persona , il medicinale omeopatico che
copre la maggior parte delle malattie di cui soffre il paziente oltre che i
suoi aspetti comportamentali.
Ci limiteremo ad elencare i
Medicinali Omeopatici di fondo di uso più frequente nelle malattie infantili
Calcarea
Carbonica Ostrearum
E’ il calcare d’ostrica il cui
componente principale è il carbonato di calcio.
Gli individui sensibili sono
brevilinei con tendenza a sudorazione al capo, fontanella ampia , appetito vivace e tendenza all’eccesso di
peso.
I bambini in cui il rimedio è utile tendono
alla dermatite seborroica , alle infiammazioni delle vie respiratorie
(rinofaringiti, bronchiti)oltre che a disturbi delle dentizione , stitichezza o
diarrea e rachitismo con deambulazione ritardata.
Il loro carattere è calmo , hanno regolari ritmi quotidiani , sono timorosi e
spesso soggetti a terrori notturni.
Come rimedio di fondo sarà
prescritto ad alta diluizione ( a discrezione
del medico ) 15-30CH in granuli o gocce da uno o più volte alla settimana.
Calcarea
Phosphorica
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domenica 14 settembre 2014
Il Montelukast non è sempre utile nell’asma del bambino sotto i 5 anni.
È quanto
afferma Jonathan Grigg, professore di medicina respiratoria
pediatrica alla Queen Mary university di Londra e coautore dello studio
pubblicato su The Lancet Respiratory Medicine in coincidenza con la sua
presentazione al Convegno della European Respiratory Society in corso a Monaco
dal 6 al 10 settembre. Lo scopo dello studio era di verificare se il trattamento
intermittente con Montelukast, un anti-leucotrienico usato nell’asma, fosse in
grado di ridurre, rispetto al placebo gli episodi di respiro sibilante nei
bambini da 10 mesi ai 5 anni, e se il risultato fosse differente a seconda del
genotipo.
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lunedì 8 settembre 2014
Insonnia in gravidanza (seconda parte) : Terapia Omeopatica
Oltre alla terapia già descritta
(vedi articolo 6/07/2014) anche i rimedi omeopatici possono essere utili poiché
possono essere somministrati con
tranquillità in gravidanza.
Esistono alcuni piccoli
medicinali adatti a situazioni particolari. Qui sotto alcuni esempi:
COFFEA TOSTA: insonnia temporanea da eccitazione ed euforia
in seguito ad una buona notizia
ARNICA MONTANA:
insonnia legata ad affaticamento fisico.
ZINCUM METALLICUM: quando la difficoltà di addormentamento è
legata ad una particolare irrequietezza delle gambe o CUPRUM METALLICUM quando
legata a crampi.
IGNATIA AMARA: insonnia a seguito di contrarietà o
dispiaceri con ansia, stanchezza, sospiri frequenti, senso di ostruzione alla
gola.
Si utilizzano solitamente diluizioni dalla 9CH in su. Più
spesso è però più utile scegliere
medicinali “di terreno” che abbiano la capacità di riequilibrare la emotività
in senso più globale che vanno quindi proseguiti a lungo durante la gestazione
e spesso anche oltre.
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venerdì 1 agosto 2014
sabato 26 luglio 2014
Male da viaggio : un aiuto dall’ Omeopatia
Il mal da viaggio o chinetosi è una sindrome di
origine neurovegetativa che insorge in persone predisposte, per il continuo cambio di posizione dovute al
movimento.
I movimenti dei veicoli , accelerazioni e decelerazioni, provocano una sollecitazione anomala e inconsueta dei canali semicircolari e del labirinto (organi dell'orecchio interno deputati alla funzione dell'equilibrio) comportando sintomi tipici . Ciò si verifica dopo l’inizio di un viaggio in auto, nave o anche in aereo con il comparire di nausea e vomito, scialorrea (aumento della produzione di saliva), sonnolenza, pallore , sudorazione fredda.
I disturbi in genere cessano con l'arresto del movimento.
I medicinali sintomatici di chinetosi sono:
-cocculus indicus
-petroleum
-tabacum
-borax
I movimenti dei veicoli , accelerazioni e decelerazioni, provocano una sollecitazione anomala e inconsueta dei canali semicircolari e del labirinto (organi dell'orecchio interno deputati alla funzione dell'equilibrio) comportando sintomi tipici . Ciò si verifica dopo l’inizio di un viaggio in auto, nave o anche in aereo con il comparire di nausea e vomito, scialorrea (aumento della produzione di saliva), sonnolenza, pallore , sudorazione fredda.
I disturbi in genere cessano con l'arresto del movimento.
I medicinali sintomatici di chinetosi sono:
-cocculus indicus
-petroleum
-tabacum
-borax
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domenica 20 luglio 2014
Sempre più italiani sensibili al lattosio
Il 40% degli italiani è predisposto
all'intolleranza al lattosio. E nelle persone con ipotiroidismo, a causa
dell’intolleranza al lattosio, il dosaggio di ormone tiroideo deve essere
aumentato del 31%. E' quanto emerge da uno studio sull’intolleranza al lattosio,
condotto dal gruppo diretto da Marco Centanni presso l’Uoc di Endocrinologia
dell’Università Sapienza, ospedale Santa Maria Gorettti di Latina.Lo studio è stato recentemente pubblicato sul 'Journal
of Clinical Endocrinology and Metabolism' e ha valutato la dose efficace dell’ormone
tiroideo in pazienti ipotiroidei con concomitante intolleranza al lattosio. L’intolleranza
acquisita al lattosio, che non va confusa con l’allergia alle proteine del
latte, è l’incapacità di digerire il principale zucchero del latte, a causa di
un deficit dell’enzima lattasi. L’attività di questo enzima, massimale alla
nascita, decresce col progredire dell’età, tanto che solo il 30% delle persone
adulte è in grado di digerire totalmente il lattosio. Le variazioni geografiche
sono ampie: si va da quasi il 100% di intolleranti nelle popolazioni
dell’Estremo Oriente al 5% della popolazione britannica, al 40% della
popolazione italiana, secondo uno studio di Angelo Franzè e Anna Bertelè,
pubblicato sulla rivista della Società Italiana di Medicina Generale. I sintomi
tipici dell’intolleranza al lattosio sono di tipo gastrointestinale, come
dolori addominali, meteorismo e flatulenze, diarrea, nausea e vomito, ma
talvolta si associano anche sintomi extraintestinali. Tuttavia la genericità e
spesso l’assenza di sintomi fanno si che il 75% degli intolleranti al lattosio
non sappia di esserlo.
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sabato 12 luglio 2014
La natura è sempre benigna? Piante medicinali controindicate in gravidanza!
Gli ultimi decenni hanno visto il
diffondersi inarrestabile delle terapie che utilizzano medicinali di origine
naturale. Il successo di queste terapie è stato favorito da una nuova cultura,
fondata sul rispetto della natura, che pone l’uomo all’interno di un ecosistema
di cui è parte integrante, senza tentazioni di manipolazioni chimiche
apportatrici dii risultati facili ma troppo spesso estremamente effimeri.
Questo processo è stato ovviamente
favorito anche dalla sempre più attenta valutazione degli effetti collaterali
procurati dai farmaci di origine sintetica che, in più occasioni, superano di
gran lunga i benefici terapeutici.
Da qui nasce il sempre maggior entusiasmo,
ad esempio, per le piante medicinali che offrono la grande opportunità di
coniugare efficacia e bassissima tossicità.
Ma siamo sicuri che questo sia sempre
vero?
Prima di cercare di dare una risposta
ponderata a questa domanda è bene fare una precisazione importante.
Troppo spesso sotto il termine ”naturale”
vengono compresi medicinali molto diversi tra di loro che presentano
caratteristiche farmacologiche e rischi di tossicità completamente differenti.
Questa situazione è particolarmente
evidente in gravidanza soprattutto nel primo trimestre, in cui la formazione
del feto pone problemi di particolare attenzione alla eventualità di tossicità
di qualsiasi medicinale o integratore si intenda assumere.
I medicinali omeopatici, per il loro
estremo grado di diluizione, rappresentano la scelta più sicura per affrontare
i problemi patologici di ordinaria amministrazione del primo trimestre di
gravidanza. Troppo spesso però da parte dell’utenza non vi è la consapevolezza
che molte piante, utilizzate, come fitoterapici o contenute in integratori
alimentari, vengono assunte a dosaggi elevati che andrebbero evitati in
gravidanza per la loro potenziale tossicità.
domenica 6 luglio 2014
INSONNIA IN GRAVIDANZA
Le difficoltà di addormentamento
o i risvegli precoci sono molto comuni durante il periodo della gravidanza.
I motivi possono essere fisici,
legati a cambiamenti adattativi che il corpo della donna deve subire.
Nel primo trimestre i disturbi
gastrici, la digestione rallentata e faticosa possono turbare il sonno. Durante
tutti i nove mesi l’aumento della filtrazione glomerulare e quindi l’aumentata
produzione di urina crea la necessità di vuotare la vescica anche durante la
notte.
L’ingombro della pancia, i
movimenti del bambino e talora crampi alle gambe possono rendere difficile
trovare una posizione adeguata a consentire un efficace riposo.
Anche sul versante emotivo la
gravidanza porta con sé una serie di preoccupazioni relative al cambiamento
dell’immagine corporea, alla salute del bimbo, alla relazione di coppia che
deve adattarsi al nuovo arrivo ed alle sue esigenze future.
In più questo momento importante nel quale si passa da una
situazione di figlia a quella di madre
può riportare in superficie
vecchie esperienze, talora vecchie ferite che possono togliere serenità.
Il sintomo insonnia può essere in
questo caso colto come una opportunità per trovare tempo di riflettere,
eventualmente anche con uno specialista, sulle motivazioni e di trovare
soluzioni adeguate.
domenica 29 giugno 2014
MUSICA E BAMBINI
I
bambini che suonano regolarmente uno strumento musicale hanno maggiori
opportunità di sviluppare le loro capacità mentali: la pratica costante sin da
piccolissimi, infatti, potenzia le funzioni esecutive del cervello, quelle che
li rendono in grado di adattarsi a situazioni nuove e complesse, come indica
uno studio realizzato dai team dei neuroscienziati della Harvard University e
dell’Ospedale Pediatrico di Boston.
I
piccoli musicisti, secondo gli scienziati, risultano mentalmente più
flessibili: hanno una maggiore tendenza a fare scelte tra più opzioni invece
che attenersi alla scelta consueta nelle funzioni pratiche. Un dato che era già
stato evidenziato in studi precedenti che però non avevano chiarito se questa
caratteristica fosse legata all’estrazione sociale, quasi sempre più elevata
dei giovani musicisti, o alla pratica delle sette note. In questo caso, invece,
valutando i bambini anche attraverso test psicometrici, considerando il
quoziente intellettivo e l’ambiente socioeconomico di provenienza, è stato
dimostrato che la maggiore flessibilità mentale rimane nei bimbi che studiano
musica.
sabato 21 giugno 2014
ERITEMA SOLARE : prevenzione e trattamento
La cute può rispondere
in diversi modi all’esposizione al sole . In generale, la capacità individuale
di tollerare la luce solare è inversamente proporzionale alla pigmentazione
melaninica che funge come filtro a densità neutra con un ampio spettro di
assorbimento nell’ambito delle radiazioni ultraviolette dello spettro solare.
La melanina viene accumulata nei melanosomi trasferiti quindi ai cheratociti
dove esplicano la loro azione fotoprotettiva. Proprio in base alla tolleranza
all’esposizione solare la popolazione è stata suddivisa in sei tipi cutanei che
vanno dal tipo 1 (costanti ustioni solari, assenza di abbronzatura) al tipo 6
(assenza di ustioni solari, abbronzatura costante).
Lo spettro di azione
per l’eritema solare comprende gli UV-B soprattutto a onda corta e gli UV-A che
prevalgono nelle ore più calde verso mezzogiorno. Il meccanismo patogenetico
dell’eritema solare non è ancora ben noto, comunque i mastociti, dopo
esposizione agli UV-A e UV-B possono rilasciare mediatori dell’infiammazione.
Esso compare in genere dopo alcune ore di esposizione al sole in base alle
caratteristiche della pelle. È caratterizzato da semplice eritema più spesso
con papule e vescicole o più raramente da placche eritematose lievemente
infiltrate. Il prurito è costante e ciò spiega la presenza di lesioni di
grattamento. Le lesioni sono localizzate soprattutto nelle zone fotoesposte, ma
possono estendersi anche alle aree coperte. La forma più frequente è quella
definita lucite estiva benigna .La terapia omeopatica si prefigge 1) trattare
l’eritema in base alle lesioni caratteristiche, 2) prevenire la comparsa
dell’eritema. La terapia va iniziata10- 15 gg prima e protratta sino a quando
la cute non abbia raggiunto un buon adattamento alla luce solare.
Prevenzione:
Come consigli generali si eviterà l’esposizione
tra le 11 e le 15 , in particolare in età infantile e l’uso di sostanze
fotosensibilizzanti (cosmetici, profumi ed alcuni tipi di antibiotici).
Sarà utile iniziare con un’esposizione graduale ,
non superiore ai 30 minuti anche nei soggetti con carnagione scura .
Ricordare che le nuvole non riducono il rischio
di ustione ed il rischio aumenta ad alte quote .
Nella prevenzione si utilizzerà gemmoterapia
eventualmente associata ai medicinali omeopatici sottoelencati qualora il
soggetto sia particolarmente predisposto all’eritema solare.
Gemmoterapia:
Ribes nigrum MG1DH (gemme di Ribes Nero)
Ad azione antinfiammatoria , antiallergica
posologia
in base all’età , da somministrare preferibilmente al mattino
da associare con
Ficus Carica MG1DH (gemme di Fico )
Ad azione sulla sfera digestiva , in caso di
manifestazioni psicosomatiche, oltre che potenziante l’azione di ribes per il
suo effetto antiallergico
Posologia in base all’età, da somministrare
preferibilmente alla sera
Omeopatia :
Apis
Mellifica 15 CH
3-5 granuli per due volte al giorno
Belladonna 15CH
3-5 granuli per due volte al giorno
Histaminum 15CH 3-5 granuli per due volte al giorno
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lunedì 16 giugno 2014
VARICELLA
La varicella è una malattia infettiva, molto comune
nell’infanzia , causata da un virus della famiglia Herpes.
Il decorso è solitamente benigno con febbre, malessere e comparsa di un’eruzione a ondate successive
inizialmente maculo-papulosa, indi vescicola e nella fase di guarigione in
crosta.
L’incubazione è compresa tra 11 e 15 giorni e la
contagiosità inizia con l’apparire delle lesioni e si conclude allorchè le lesioni si trasformano in croste , la
durata della fase conclamata è di circa 8/12 giorni.
La terapia omeopatica è molto utile nella fase conclamata per ridurre il prurito e
le complicanze.
E’ inoltre molto importante
nella fase di convalescenza, poiché la fase di immunodepressione
conseguente all’infezione rende il bambino molto vulnerabile alle infezioni
virali presenti nelle comunità infantili.
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lunedì 9 giugno 2014
CURCUMA
Curcuma è un
genere di piante appartenente alla famiglia Zingiberaceae, che comprendono 80
specie conosciute . Le piante appartenenti a questo genere (come
moltissime zingiberaceae) sono utilizzate con scopi alimentari e officinali. La
spezia più utile è la Curcuma longa o zafferano delle indie . Il vivace colore giallo della radice
polverizzata viene utilizzato come colorante alimentare del tutto innocuo. In
certe regioni dell'India una radice di curcuma appesa al collo della ragazza fa
parte del rito della promessa matrimoniale.
Le radici polverizzate giallo-ocra della curcuma sono
l'ingrediente principale del curry.
La curcuma è
stata storicamente usata dalla medicina Ayurvedica indiana per trattare
una grande varietà di disturbi Nel XX secolo alcune ricerche identificarono
nella curcumina il fattore responsabile della maggior parte delle attività
biologiche della curcuma.[ Studi in vitro e
su animali hanno suggerito che la curcumina possa avere una vasta gamma di
potenziali effetti terapeutici o di prevenzione. Attualmente, questi effetti
non sono stati confermati negli esseri umani. Tuttavia, a partire dal 2008,
numerosi studi clinici sugli esseri umani sono stati avviati, studiando
l'effetto della curcumina su varie malattie tra cui il mieloma multiplo,
sindromi mielodisplasiche , tumori del colon e del pancreas , psoriasi e
malattia di Alzeheimer.
lunedì 2 giugno 2014
Consumo di latticini e carcinoma prostatico : uno studio presentato in occasione della conferenza annuale della American Urological Association
Una nuova ricerca della University of
Southern California, la Harvard School of Public Health, il Cancer Prevention
Institute e lo Stanford Cancer Institute mostra che elevati livelli di calcio
dovuti al consumo di latte potrebbero determinare un aumento del rischio di
carcinoma prostatico avanzato. I ricercatori hanno presentato i dati alla
conferenza della AUA tenutasi in maggio a Orlando, negli Stati Uniti. I
ricercatori hanno analizzato i dati del California Collaborative Prostate
Cancer Study, uno studio caso-controllo, basato sulla popolazione e
multietnico, e hanno esaminato la relazione tra il consumo totale, da parte dei
pazienti, di latticini, latte, yogurt e formaggio e il rischio di carcinoma
prostatico. Il consumo di latte era associato a un aumentato rischio di
carcinoma prostatico avanzato, non malattia localizzata, mentre il consumo di
yogurt, gelato e formaggio non era associato a carcinoma avanzato né
localizzato.
Tratto da Quotivadis 2/06/2014
Tratto da Quotivadis 2/06/2014
domenica 25 maggio 2014
ANTIBIOTICI AI PIU' PICCOLI AUMENTANO IL RISCHIO DI ASMA
I bambini nel primo anno di vita vengono sottoposti a terapia antibiotica soprattutto per infezioni delle vie aeree e delle orecchie; già in passato diversi studi avevano sottolineato la presenza di un legame tra la somministrazione di antibiotici nella prima infanzia e sviluppo di asma negli anni successivi, con risultati però di non univoca interpretazione. Lo studio longitudinale inglese appena pubblicato ha preso in esame i dati relativi ad oltre un migliaio di bambini, dalla nascita a 11 anni. Dalle cartelle cliniche sono stati estrapolati i dati relativi a somministrazione di antibiotici, comparsa di sibili o di riacutizzazioni asmatiche; i bambini sono stati inoltre sottoposti a test allergometrici cutanei all’età di 3, 5, 8 e 11 anni.
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domenica 18 maggio 2014
NAUSEA E VOMITO IN GRAVIDANZA : COME AFFRONTARLI?
Come prima cosa è bene ricordare qualche piccola attenzione
da porre alla alimentazione:
Scegliendo liberamente tra le bevande, ricordarsi di bere ma
sempre a piccoli sorsi ripetuti nel tempo.
Mangiare poco e spesso. Infatti durante la gravidanza rallenta lo svuotamento
gastrico e la digestione diventa più lunga e faticosa ma lo stomaco troppo
vuoto spesso aumenta il senso di nausea.
Nella scelta degli alimenti vanno un po’ seguiti, seppur con
buon senso, i gusti e disgusti alimentari perché
possono essere causati
da specifiche necessità dell’organismo. Per fare un esempio, frequentemente le
gravide hanno disgusto per il caffè ed effettivamente la caffeina entra loro in
circolo in quantità più elevate a parità di assunzione rispetto alle altre
persone.
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domenica 11 maggio 2014
Allergia e Asma :medicinali omeopatici (seconda parte)
La
terapia Omeopatica può essere utile nei
casi di broncospasmo(asma) sia nella fase acuta che nella forme ricorrenti o persistenti.
Ricordiamo
ancora che il suo ruolo è di supporto alle terapie convenzionali
(broncodilatatori ecc.) .
i
medicinali omeopatici da soli vanno utilizzati esclusivamente in casi di lieve broncospasmo .
Rimedi omeopatici più
utilizzati per trattare la crisi di asma “secco” (senza catarro bronchiale):
·
Arsenicum album: la
sua azione si manifesta a livello delle mucose respiratorie, della pelle e sul
metabolismo.
La forma asmatica si
presenta con episodi
di dispnea notturna soprattutto tra l’ 1 e le 3 del mattino, accompagnati da
tosse molto secca che dà esito a
escreato mucoso schiumoso.
Può esistere
contemporaneamente rinite stagionale o perenne che si alterna a manifestazioni
cutanee (eczema).
Tutti gli episodi peggiorano tra l’una e le tre del
mattino; con il freddo; con le bevande e gli alimenti freddi e migliora con il
caldo
Il paziente appare
molto freddoloso e demineralizzato, lamenta astenia e grande inquietudine con
paura di morire durante le crisi ed ha
bisogno di aria fresca.
Posologia: 9CH, 3-5
granuli quattro - sei volte al
dì.
Cuprum
metallicum:
la sua azione si manifesta a livello della
muscolatura liscia e striata, delle mucose digestive e della pelle.
La crisi d’asma è
scatenata dall’inalazione di aria fredda, come avviene durante lo sforzo fisico
e nelle giornate fredde. Presenta
dispnea con sensazione di spasmo doloroso e costrizione toracica, tosse
spasmodica.
Contemporaneamente possono manifestarsi crampi muscolari, mioclonie
localizzate, singhiozzo, salivazione abbondante pallore del volto, occhi
cerchiati. Vomito, cianosi.
Peggiora con il freddo e migliora bevendo un sorso di acqua fredda.
Posologia: 5 CH,
3-5 granuli, quattro - sei volte al dì.
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mercoledì 7 maggio 2014
Rischio soffocamento nei bambini. "Così potete salvarli". Da Trenta Ore per la Vita un video tutorial per le mamme
In Italia, ricorda l’associazione, più di 50 bambini all’anno, uno a settimana, perdono la vita per l’ostruzione delle vie aeree. La fascia più esposta è quella dei bambini dai 12 ai 36 mesi. L'ostruzione avviene quando, al momento dell'inalazione dell'oggetto nelle vie aeree, esso entra nella trachea anziché procedere normalmente per l'esofago.
Le 12 semplici manovre illustrate nel video riguardano il bambino (dal numero 1 al numero 8) e il lattante (dal numero 9 al numero 12) “e – precisa l’associazione - sono regolate dalle linee guida internazionali vigenti in materia”. Il video è stato realizzato in collaborazione con il dottor Marco Squicciarini, medico esperto di tecniche di rianimazione di base. (vai al video su Youtube : W la mamma informata –Tutorial manovre per la disostruzione)
Tratto da Quotidiano Sanità .it
7/05/2014
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