giovedì 29 novembre 2012

La sindrome rino-sinuso-bronchiale


SS

Definizione e meccanismi

Con  questo termine si indicano una serie di quadri anatomo-clinici con caratteristiche infiammatorie soprattutto di tipo infettivo e, talora allergiche, caratterizzate da rino-sinusiti croniche  o da poliposi nasali e sinusiti che, nel tempo, si complicano con bronchiti ricorrenti o asma bronchiale.

Si tratta di una patologia di interesse sia otorinolaringoiatrico sia pneumologico, che fa riferimento ad entrambe le discipline. Si definisce quindi sindrome rino-sinusobronchiale (SRB) una affezione che interessa le vie aeree superiori e l’albero tracheo-bronchiale,  le prime quale sede della noxa patogena e il secondo quale organo bersaglio, con compromissione del sistema immunitario di entrambi gli apparati ed iperreattività bronchiale.

E’ quindi chiaro che nella terapia della SRB, il controllo dell’infezione/infiammazione dell’area rino-sinusale è indispensabile per la gestione dell’asma bronchiale che ne consegue.

Possiamo trovare questa correlazione fisiopatologica tra la flogosi delle fosse nasali e l’asma in alcuni quadri clinici: rinite e asma, rino-sinusite e asma, poliposi nasale e asma.

Questa differenziazione è più didattica che fisiopatologica perché spesso, nei diversi pazienti affetti da SRB, i quadri clinici si sovrappongono con differenti sfumature.

In questo articolo mi limiterò a prendere in considerazione la correlazione rino-sinusite o poliposi  nasale e asma.

 

La persistenza  o la recidività  delle infezioni batteriche o virali a carico delle prime vie aeree e la diffusione al tratto respiratorio inferiore determinano l’insorgenza di iperreattività bronchiale aspecifica o l’aumento  del numero delle crisi di broncospasmo associate a deficit delle capacità difensive da parte degli anticorpi  IgA e IgG .

I batteri più comunemente coinvolti sono streptococchi, pneumococchi ed haemophilus nelle forme acute, mentre gli staphilococchi sono più tipici delle forme croniche. Le infezioni virali più frequenti nei bambini sono provocate dal virus sinciziale e dal coronavirus, mentre negli adulti prevalgono i virus influenzali e il Mycoplasma pneumoniae.

L’ elemento principale nel determinismo della sindrome è la discesa di materiale purulento dal naso verso i bronchi, dove le cellule di difesa di primo intervento (macrofagi e polimorfonucleati attivati) presentano gli antigeni dei germi ai linfociti T, che elaborano sostanze (linfochine) che iniziano e mantengono il processo infiammatorio. Sia le secrezioni  purulente sia i mediatori della infiammazione possono esaltare la reattività bronchiale aspecifica già esistente o possono indurla se non si era mai manifestata in precedenza.

L’alterazione  della funzione del muco e delle ciglia vibratili, che diventa deficitaria, è comune sia nelle forme infiammatorie allergiche sia in quelle infettive.

lunedì 19 novembre 2012

Oligoterapia catalitica e prevenzione


Anche attraverso l’uso degli oligoelementi si può attuare una valida terapia di prevenzione nei confronti delle patologie invernali. E’ comunque necessario attenersi ai presupposti fondamentali dell’oligoterapia per cui si parte sempre dalla valutazione dell’ammalato inquadrandolo in uno dei quattro modelli reattivi o diatesi ed appoggiandosi ad un oligoelemento complementare se è necessario. La terapia di prevenzione deve essere proseguita per almeno tre/quattro mesi, a giorni alterni, facendo assumere l’oligoelemento fondamentale al mattino e quello complementare, se necessario, alla sera lontano dai pasti.

Esaminiamo ora come gli oligoelementi dei quattro modelli reattivi possono essere utilizzati nella

terapia di prevenzione :

Manganese: è il rimedio biocatalitico principale della diatesi allergica. Pur non essendo un oligoelemento di elezione nella terapia delle patologie invernali, esso può essere molto utile nei soggetti allergici, soprattutto agli acari che, nel periodo autunno/inizio inverno, più facilmente si ammalano di forme virali. Evitare la somministrazione nella tubercolosi attiva e non stabilizzata.

Complementari da associare:

Zolfo:quando l’individuo tende a presentare contemporaneamente manifestazioni cutanee di tipo allergico: orticaria, dermatite atopica ecc

Iodio:se sono associati eccitabilità spiccata, tendenza all’ipertensione o all’ipertiroidismo.

Manganese-Rame:  è il policatalizzatore della diatesi “ipostenica”. Esso è utile in tutti quei soggetti che presentano tendenza alle infezioni recidivanti delle prime vie aeree superiori, e bronchiti asmatiche.

domenica 11 novembre 2012

Fitoterapia e prevenzione


Parlare di prevenzione in questo periodo può sembrare fuori luogo perché in realtà tali considerazioni avrebbero dovuto essere state fatte a settembre. Comunque non è mai troppo tardi ed anche attualmente si può impostare un buon programma di protezione dall’influenza e dalle malattie invernali. Ovviamente fra l’elenco dei medicinali che proporrò andranno scelti quelli adatti ad ogni organismo seguendo con esattezza le regole posologiche (quelle sottoelencate si riferiscono a soggetti adulti), consigliando una terapia di 3 settimane al mese per 4-6 mesi (maggiori precisazioni si possono trovare nella parte generale della fitogemmoterapia.).E’ necessario tenere presente ogni tipo di allergia accertata nei confronti della droga da consigliare e quindi, se presente, evitarne la somministrazione.

Fitoterapia

Echinacea Angustifolia DC ( fam Asteraceae) TM 25-30 gtt/die in acqua 15’ prima pasto e cicli di terapia di 2 mesi .La TM si ottiene dalla pianta intera. Essa possiede attività immunobiologica (Commissione E 1989) antiinfiammatoria, vulneraria. Da diversi studi, è stato dimostrato che oltre ad una sua azione adiuvante nel trattamento delle infezioni recidivanti delle vie aeree superiori e inferiori, essa riesce a stimolare le difese dell’organismo verso le varie forme febbrili e influenzali delle vie respiratorie per cui può essere utilizzata, in base alla posologia, sia in modo preventivo, sia nella patologia acuta. Non esistono effetti tossici o secondari, comunque il  suo utilizzo è controindicato in caso di malattie autoimmuni E’ stata segnalata una sua possibile epatotossictà negata da studi successivi (Mattocks, Miller). La Commissione E  ne ammette l’uso anche in gravidanza nonostante alcuni ricercatori la sconsiglino per la presenza di polissaccaridi a struttura non ancora totalmente chiarita.

Uncaria tomentosa DC ( fam Rubiaceae): 1DH per macerazione di gemme fresche  15-20 gtt/die. Se ne sconsiglia l’uso in gravidanza, durante l’allattamento e in caso di malattie autoimmuni.

Possiede un’azione immunostimolante e immunomodulante, antiinfiammatoria, antivirale, antidolorifica.

lunedì 5 novembre 2012

Prevenzione autunno-inverno: omeopatia


Parlare di prevenzione a novembre è essere un pò in ritardo perché, di solito in questo periodo i programmi di prevenzione sono già stati stabiliti ed ogni individuo dovrebbe  seguire sino dal mese di settembre un proprio schema. Settembre è infatti il periodo migliore per iniziare una terapia che protegga in modo completo dalle patologie invernali. Comunque sino a quando non saremo a primavera inoltrata, potremo sempre iniziare una terapia di prevenzione per le malattie da raffreddamento o per lo meno apporre allo schema iniziale, se non soddisfacente, alcune modifiche che lo rendano più consono al caso in esame.

In omeopatia i medicinali vengono utilizzati frequentemente non solo nella terapia delle patologie acute e croniche, ma anche nella prevenzione delle varie malattie stagionali.

giovedì 1 novembre 2012

Menopausa e terapia omeopatica : LACHESIS


E’ un medicinale preparato a partire dal veleno di un serpente brasiliano, il crotalo muto.

E’ un altro medicinale molto utile nel periodo della menopausa e nel periodo di climaterio,

infatti tutti i sintomi sono caratterizzati dal miglioramento significativo con la comparsa di un flusso, in questo caso mestruale.

Le vampate sono molto fastidiose, con sensazione di mancanza d’aria ed intolleranza agli indumenti stretti al collo e in vita, ed al caldo e sono spesso accompagnate da  importante tachicardia

( aumento della frequenza del battito cardiaco).

Il viso è arrossato e talora con vene evidenti, segni di couperose.

Può anche essere presente aumento della pressione sanguigna o mal di testa battente, peggiorato dal caldo.

Il sonno è disturbato dalle vampate ma talora anche da sogni che creano turbamento, il risveglio è di conseguenza faticoso, con cattivo umore.

Può avere anche disturbi della circolazione venosa e capillare: emorroidi e comparsa di ematomi anche per piccoli traumi

 

La donna sensibile a questo medicinale omeopatico è di solito ipersensibile, sia agli stimoli tattili che a quelli emotivi.

Alterna fasi di eccitazione con loquacità anche scherzosa a momenti di depressione con scarsa energia, soprattutto nei riguardi dell’attività lavorativa.

Il suo comportamento è spesso quello di una donna bella e forte che non si riconosce più e nei confronti del compagno può manifestare atteggiamenti di gelosia, talora anche di rabbia.

In alcuni casi può trovare sfogo e consolazione nell’alcool che peggiora però tutti i suoi disturbi.

La somministrazione del rimedio sarà dipendente dalla situazione clinica, utilizzando  medie/ alte diluizioni partendo dalla 15CH .

DR. GABRIELLA MAGGI - Specialista in  OSTETRICIA E GINECOLOGIA & ENDOCRINOLOGIA SPERIMENTALE & OMEOPATA  Milano