mercoledì 29 aprile 2020

CORSA AL VACCINO CONTRO IL CORONAVIRUS


La corsa al vaccino contro il nuovo coronavirus diventa sempre più rapida, con oltre 70 candidati in corsa, alcuni dei quali già arrivati alla sperimentazione sull'uomo, ma la rapidità con cui la ricerca sta avanzando non deve illudere perché la strada dei test è lunga, così come quella per la produzione su larga scala. Ci vorranno "dei mesi prima di poter pensare alla commercializzazione di un vaccino" e per capire quanto "potrà durare la protezione", ha osservato il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli.
"Oggi c'è evidenza", ha aggiunto, che per "due potenziali vaccini negli Usa, uno in Inghilterra, uno in Germania e uno in Cina vi è una fase avanzata di sviluppo. Ma deve essere chiaro che ciò non significa affatto un'imminenza di commercializzazione, ma messa a punto di approcci vaccinali in grado di sviluppare una risposta immunologica protettiva per chi verrà sottoposto al vaccino". La sperimentazione sull'uomo di un possibile vaccino anti Covid-19 è cominciata in Cina, guidata dall'azienda CanSino Biological e dall'Istituto di Biotecnologia di Pechino, basata su materiale genetico del virus trasportato da un virus reso inoffensivo, dalla Sinovac e dagli Istituti di Pechino e di Wuhan per prodotti biologici che utilizzano il coronavirus SarsCoV2 attenuato; le americane Inovio e Moderna, quest'ultima in collaborazione con l'Istituto nazionale per le malattie infettive (Niaid) utilizzano il materiale genetico del virus.

venerdì 24 aprile 2020

MILLE VOLONTARI PER IL NUOVO VACCINO


Sono più di mille i volontari - di sana e robusta costituzione, ed età inferiore ai 55 anni - che da domani scendono in campo, a disposizione della scienza, per i primi test clinici del vaccino contro il Covid-19 messo in cantiere nella celeberrima università di Oxford: il progetto più avanzato d'Europa in termini di sperimentazione. Dopo i risultati incoraggianti, fatti registrare nella fase pre-clinica sugli animali, il prototipo oxfordiano - chiamato ChAdOx1 nCoV-19 e frutto della partnership con l'azienda italiana Advent-Irbm di Pomezia - passa dunque alla fase dei trails su uomini e donne 'cavia', che riceveranno, sotto forma di "rimborso spese", fino all'equivalente di 700 euro. Una sensazionale accelerazione, quella impressa nella corsa al vaccino dal prestigioso ateneo britannico (seguito a distanza dal singolo test umano annunciato oggi in Germania dal Paul Ehrlich Institut) possibile solo grazie alla concentrazione di diversi stadi della sperimentazione in quattro mesi, invece dei cinque anni solitamente necessari.

giovedì 23 aprile 2020

Nuovi farmaci per il Covid 19


Trovate due armi di precisione per colpire al cuore il nuovo coronavirus: sono molecole progettate per bloccare l'enzima proteasi, il motore che permette al virus di moltiplicarsi. Si aggiungono alle due che erano state ottenute nel marzo scorso: una in Germania, diretta contro lo stesso enzima, e l'altra in Olanda, diretta contro la proteina Spike, l'arpione con cui il virus aggredisce le cellule per invaderle. Diventano così quattro le molecole candidate a diventare i primi farmaci contro un virus mai visto e ancora quasi sconosciuto. Le ricerche decisive per ottenere queste molecole sono state quelle che hanno permesso di vedere la struttura molecolare del coronavirus SarsCoV2.
In particolare osservare come è fatto l'enzima proteasi ha permesso al gruppo coordinato da Wenhao Dai, dell'Accademia Cinese delle Scienze, di progettare due molecole in grado di bloccarlo, e il risultato è pubblicato sulla rivista Science. Le molecole, chiamate inibitori della proteasi 11a e 11b, hanno affrontato i primi test con risultati incoraggianti. Sperimentate in una coltura cellulare, entrambe "hanno fortemente inibito la proteasi del SarsCoV2", hanno scritto i ricercatori. Sperimentato nei topi, l'inibitore della proteasi 11a ha mostrato in particolare una bassa tossicità. Per questa molecola la sperimentazione prosegue ora a livello preclinico per ottenere ulteriori risultati sulla tossicità: se questi indicheranno che è sicura, si potrà passare alla sperimentazione sull'uomo.

mercoledì 22 aprile 2020

Mozione di 100mila medici : trattamento precoce nei casi di Covid 19


Al Ministro Speranza le richieste in linea con un piano in cinque punti :
Rafforzare i servizi territoriali e potenziare il trattamento precoce dei pazienti affetti da Covid-19, "anche con terapie off label, alcune delle quali peraltro già autorizzate dall'Aifa". Sono i contenuti di una lettera aperta di un gruppo di 100 mila medici su Facebook pienamente condivisa da parte della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo). Oltre alla richiesta di tamponi e dispositivi di protezione per il personale sanitario, nella lettera si chiede inoltre "di poter mettere a frutto le esperienze cliniche, senza ostacoli burocratici nel prescrivere farmaci, tamponi, Rx e/o Tc, ecografia polmonare anche a domicilio, emogasanalisi, tutte cose che vanno a supportare la clinica, ma che non la sostituiscono"."Condivido totalmente il contenuto della lettera aperta inviata dai colleghi e li ringrazio per le loro sollecitazioni", scrive in una nota il presidente della Fnomceo Filippo Anelli, commentando la lettera indirizzata alla stessa Federazione, al ministro della Salute Roberto Speranza, ai presidenti delle Regione e delle Federazioni regionali degli Ordini dei Medici.

mercoledì 15 aprile 2020

CORONAVIRUS : PROPOSTA PER RIAPRIRE L’ITALIA


E’ stato pubblicato su  Dott Net 14/04/2020,  il documento “Convivere con COVID-19: proposta scientifica per riaprire l’Italia, gestendo in modo sicuro la transizione da pandemia a endemia” sottoscritto da Roberto Burioni, Filippo Anelli (Fnomceo), Arnaldo Caruso (Siv), Andrea Cossarizza (Icas), Giuliano Grignaschi (Research for life), Giovanni Leoni (Fnomceo), Pier Luigi Lopalco (Patto trasversale per la scienza), Alberto Oliveti (Enpam), Guido Poli (Università San Raffaele), Silvestro Scotti (Fimmg), Marcello Tavio (Simit) e Guido Silvestri.
(Mi sembra utile pubblicare questo articolo  su questo Blog per informare le persone su come si sta pensando di procedere per gestire l’uscita da questa emergenza)
Premessa: la grande epidemia italiana da COVID-19 non dovrebbe comportarsi in modo molto dissimile da ogni altra epidemia conosciuta, ovvero arrivare a un plateau sia come numero di nuovi casi, che come numero di morti per giorno, e poi calare abbastanza rapidamente nel giro di alcune settimane. Nel momento in cui si registreranno  riduzione dei nuovi contagi e decessi, sarà importante iniziare rapidamente una discussione sulle strategie sanitarie a medio-lungo termine, che devono essere messe in atto per limitare i danni da COVID-19. Per questi motivi, riteniamo che sia necessario riflettere fin da adesso su come meglio emergere dalla attuale fase di isolamento della popolazione, dalla quale pensiamo si debba uscire non appena si osserveranno due-tre settimane di un trend stabile verso un numero molto basso di contagi e morti. Considerando il numero progressivamente crescente di persone infettate da SARS-CoV-2 nel mondo, quello di cui stiamo parlando è la transizione dalla fase “pandemica” di COVID-19 a quella “endemica”. Dal punto di vista scientifico, ci sono almeno tre fattori chiave che possono contribuire allo scenario che prevede una prossima fine per la fase “acuta” dell’epidemia.

giovedì 9 aprile 2020

CONSIGLI PREZIOSI SU COME PROTEGGERE GLI OCCHI DALL'INFEZIONE DA COVIT-19



Il Presidente della Società Oftalmologica Italiana fornisce consigli utili su come proteggere sé stessi e gli altri da una potenziale infezione da COVID-19 .
Sapere quale mascherina è più adatta ad ogni circostanza è infatti estremamente utile, ma, come segnala il Dr. Matteo Piovella, la mascherina non esenta da sola dai rischi di infezione.
Tutto nasce dal fatto che gli occhi, e la congiuntiva, sono la porta più facile di ingresso per il virus tramite il contatto con i droplets( goccioline di saliva) di un individuo infetto”, afferma Matteo Piovella. “L’utilizzo delle mascherine blocca l’accesso del virus a naso e bocca, a loro volta importanti, ma lascia scoperto l’occhio”.