lunedì 28 luglio 2008

Ecoshopping



La società dei consumi è la nostra 'mamma'. Noi siamo i suoi figli. Chi più spende quindi è il vero cittadino di questa società; infatti se acquistiamo più merce, la produzione aumenta e i soldi circolano.
Quindi i nostri atti quotidiani, o meglio i nostri acquisti, influenzano il mercato e noi esercitiamo un potere.
Ma in questi atti siamo fortemente condizionati da tanti fattori, come pubblicità martellanti, promozioni ecc. per cui spesso agiamo d'impulso acquistando prodotti superflui.
Come fare per esercitare questo potere in modo consapevole e scegliere prodotti ecologici che tengano conto dell'ambiente ?
Rita Imwinkelried e Nicoletta Pennati, giornaliste e ambientaliste, già autrici di Guida alla spesa biologica (Sperling & Kupfer ed.), hanno presentato a Milano il loro nuovo libro Ecoshopping-idee,indirizzi,siti per fare acquisti senza trascurare ambiente, salute e ..portafoglio (edizioni Sperling & Kupfer), ovvero come orientarsi su punti vendita e su acquisti di abbigliamento, detergenza, cosmetici, articoli per la casa e per l'ufficio oltre a indicazioni sul turismo ecosostenibile e responsabile.
Tra gli Ecosuggerimenti:
- quando compriamo un prodotto stiamo esercitando un potere;
libertà di scelta nell'acquisto significa non farsi abbindolare dalla pubblicità e offerte sottocosto;
- se abbiamo a cuore la Terra scegliamo prodotti a basso impatto ambientale;
-la produzione ecologica presuppone innovazione, ricerca e utilizzo di tecnologie avanzate;
-un buon mix di tecnologia all'avanguardia e di materiali naturali migliora la qualità della vita;
- prima di fare un acquisto fermiamoci a riflettere: ne abbiamo veramente bisogno?Esiste un'alternativa eco?

per informazioni www.esseresostenibili.it


articolo presentato da Elena Bosi medico

sabato 19 luglio 2008

Entanglement: possibile spiegazione per l’omeopatia?

Entanglement” o intreccio quantistico è questa la strana proprietà, assente nella fisica classica e nel mondo sperimentato dai nostri sensi, che potrebbe spiegare un giorno la capacità dei rimedi omeopatici di interagire con l’organismo umano? “Nature” pubblica una serie di studi dedicati ai superconduttori, ad internet, ai semiconduttori spintronici al qubit, dove si cerca di misurare e controllare questa capacità. Si tratta della proprietà che due sistemi anche se sono separati (posti ad una certa distanza l’uno dall’altro) hanno di correlare alcune delle loro grandezze fisiche e quindi di interagire. Questi lavori pubblicati sulla rivista il 19 Giugno 2008 evidenziano che la ricerca sulla fisica quantistica, che fino a poco tempo fa veniva studiata su due o tre corpi della massa di un fotone a temperature prossime allo zero assoluto, sta spostando il suo interesse verso sistemi più complessi, macroscopici, formati da milioni di atomi a temperatura ambiente. Per ora si profilano applicazioni del controllo dell’entanglement nel campo dell’informatica, ma chissà che un giorno non si possa sfruttarlo anche in campo medico.
Mario Dileo, Medico

venerdì 18 luglio 2008

Le mandorle riducono lo stress ossidativo

L’efficacia della frutta secca nel ridurre l’incidenza di malattie coronariche è stata dimostrata in numerosi studi di coorte che hanno considerato i consumi di mandorle, noci, pistacchi, nocciole, ed è stata associata soprattutto all’effetto sulla colesterolemia. Sulla base di questi dati la Food and Drug Administration americana ha concesso di indicare sulle confezioni di frutta secca o di cibi che la contengono, le proprietà protettive cardiovascolari di questi alimenti, nell’ambito di una dieta povera di grassi saturi e di colesterolo. Per le mandorle, oltre alla riduzione della colesterolemia, è stata riportata la capacità di ridurre i livelli di LDL ossidate. In uno studio svolto in Canada (segnalato da NFI) è stato valutato l’effetto del consumo di mandorle su alcuni markers di stress ossidativo. In particolare è stato proposto che la riduzione del rischio di malattie coronariche associata alle mandorle, molto ricche di antiossidanti fenolici, soprattutto a livello della cuticola, e valida fonte di vitamina E, possa essere ascritta anche alla capacità di ridurre il danno ossidativo su lipidi, proteine e lipoproteine. Per lo studio, randomizzato e cross-over, sono stati reclutati 27 soggetti anziani (uomini iperlipidemici e donne in post-menopausa), che hanno consumato mandorle sotto forma di barrette per un mese. Alla fine delle 4 settimane sono stati misurati come indicatori di stress ossidativo, la malondialdeide sierica (MDA) e l’escrezione urinaria di isoprostani. La dose più alta di mandorle (73 ±3 g/die) ha abbassato i livelli di MDA, mentre entrambe le dosi di mandorle testate (73 e 37 g/die) hanno ridotto la secrezione urinaria di isoprostani della stessa o del entità. Non si è invece osservato alcun aumento dell’alfa gamma-tocoferolo, e quindi di vitamina E, nel plasma, in accordo a studi precedenti. Questi risultati documentano quindi il potenziale antiossidante delle mandorle che, insieme all’effetto favorevole sul profilo lipidico, può spiegarne l’efficacia nel ridurre il rischio cardiovascolare.
Enrica Campanini, medico

venerdì 11 luglio 2008

Scelte e preferenze alimentari degli adolescenti europei

Lo studio HELENA (Healthy Lifestyle in Europe by Nutrition in Adolescents) è un progetto di 3 anni finanziato dall’Unione Europea per approfondire le conoscenza delle abitudini alimentari e gli stili di vita correlati dei giovani di età compresa fra 13 e 16 in dieci paesi europei. Tale studio ha fornito nuove informazioni sulle abitudini alimentari e sugli stili di vita dei giovani in cinque paesi europei (Belgio, Ungheria, Spagna, Svezia, Regno Unito) ed ha evidenziato sorprendenti somiglianze, oltre ad alcune differenze sostanziali, in tutta Europa.
Risultati: “Gli spuntini sono universali: le tipologie di consumo dei pasti e la scelta degli alimenti consumati nei diversi pasti cambiano da paese a paese. Tre pasti al giorno inframmezzati da spuntini costituiscono la norma in tutti i paesi, con l’eccezione della Spagna, dove gli adolescenti più giovani consumano 3-5 pasti al giorno più gli spuntini. Gli spuntini fra i pasti sono comuni in tutti i paesi, in particolare dopo la scuola.
Il gusto è il fattore più importante nella scelta degli alimenti: vi sono numerose somiglianze fra i diversi paesi relativamente ai principali fattori che influenzano la scelta degli alimenti. Il ‘gusto’ è risultato di gran lunga il fattore più importante per tutti i pasti in tutti i paesi. Altre somiglianze sono l’influenza dei genitori, in particolare per la prima colazione e il pasto serale, e l’importanza attribuita alla salute (principalmente dai genitori più che dai partecipanti alla ricerca), e la praticità. Anche se le consuetudini influenzano le scelte alimentari in tutti i paesi, in particolare in relazione alla prima colazione e agli spuntini, ciò risulta particolarmente vero in Belgio e in Spagna ma meno evidente importante in Ungheria e nel Regno Unito. In Svezia l’influenza della scuola è stata indicata particolarmente significativa come molto importante sia per la prima colazione sia per il pranzo. Barriere a una alimentazione sana: i giovani partecipanti a questa indagine comprendono l’importanza di una alimentazione sana e sanno di non mangiare sempre bene e come dovrebbero. Per loro il problema associato al cibo ‘sano’ è che risulta noioso e non ha un buon sapore, non li sazia quando hanno fame, richiede troppo impegno ed è costoso.
Sembra esservi una mancanza di preoccupazione immediata in relazione alle abitudini alimentari o allo stile di vita. Gli adolescenti sembrano avere una qualche conoscenza relativa alla teoria della nutrizione e della salute, ma da numerosi commenti emergono difficoltà a mettere in pratica tale teoria, probabilmente anche a causa della mancanza di informazioni sugli alimenti.

Questi risultati saranno utilizzati per sviluppare un questionario volto a ottenere informazioni inerenti i fattori che influenzano le scelte e le preferenze alimentari degli adolescenti in 10 paesi (Austria, Francia, Germania, Grecia e Italia in aggiunta ai cinque paesi che hanno partecipato alla prima fase della ricerca). L’attenzione sarà dedicata agli snack, alle bevande e ad abitudini e atteggiamenti nei confronti del cibo, della dieta e della salute. Le informazioni ottenute faciliteranno lo sviluppo di alimenti più sani tali da risultare allettanti per il gusto e le abitudini alimentari degli adolescenti in modo da abbattere le barriere percepite nei confronti di una alimentazione sana.

Enrica Campanini, medico

mercoledì 9 luglio 2008

Uso frequente di Cannabis e danni alle aree cerebrali sede di memoria ed emozioni


La cannabis è una droga molto ambita dagli adolescenti: si stima che dal 2001 ad oggi i fumatori siano passati da 1milione e 900 mila a 3 milioni e 800mila.

Questi dati sono comparsi sul numero di questo mese di "Geo", il mensile di scienze umane della Gruner+Jahr/Mondadori diretto da Fiona Diwan, con un dossier interamente dedicato alla cannabis.

Secondo l’Osservatorio Europeo delle Droghe e Tossicodipendenze,all’interno della fascia tra i 15 e i 24 anni,l’Italia sarebbe al quarto posto tra i consumatori di almeno uno spinello al mese, dopo Gran Bretagna, Spagna e Germania.

Sono comunque sempre più frequenti le segnalazioni di tossicità a livello neurologico,legate all’uso prolungato.

Secondo una ricerca effettuata all'università di Melbourne(Archives of General Psychiatry),un uso frequente e prolungato determina un vero e proprio restringimento di alcune aree cerebrali,soprattutto quelle deputate alla memoria, alle emozioni e l'aggressività.

La scoperta è arrivata confrontando le immagini della Risonanza magnetica ad alta risoluzione scattate al cervello di 15 fumatori abituali di marijuana, che hanno consumato almeno 5 spinelli al giorno per 10 anni. In particolare, l'ippocampo, la 'centrale' della memoria e delle sensazioni, è risultato più piccolo in media del 12%, mentre l'amigdala che 'gestisce' rabbia e aggressività aveva un volume inferiore del 7,1%. Le conseguenze del restringimento cerebrale sono state certificate dai ricercatori attraverso dei test sulla memoria che hanno dimostrato come i fumatori di cannabis avessero una memoria a breve e lungo termine peggiore degli altri e fossero maggiormente predisposti a sintomi psicotici come paranoia o isolamento sociale. Secondo questi scienziati "tanto più si consuma marijuana, maggiore sarà l'effetto di restringimento del cervello".

Yücel M et al.
Regional Brain Abnormalities Associated With Long-term Heavy Cannabis Use. Arch Gen Psychiatry. 2008; 65 (6): 694-701

Elena Bosi

Medico

martedì 8 luglio 2008

L'uso dei farmaci in Italia nel 2007

Su La Repubblica.it (27 giugno 2008) è stato pubblicato un interessante articolo di Maurizio Paganelli che riporto integralmente:
"Italiani consumatori di farmaci per il sistema cardiocircolatorio in primis e poi medicine gastrointestinali e per il sistema nervoso centrale, a cominciare dalla depressione. Il ramipril, antipertensivo, è la sostanza più prescritta, seguita dall'acido acetilsalicilico (Aspirina e analoghi) usato come antiaggregante piastrinico, l'amplodipina (antipertensivo: un calcio antagonista selettivo), l'atorvastatina (anticolesterolo), la furosemide (diuretico), la simvastatina ( anticolesterolo), l'enalapril (antipertensivo). Per spesa l'anticolesterolo atorvastatina è al primo posto, seguito dal lansoprazolo (gastroprotettivo), poi salmeterolo e fluticasone (apparato resipratorio), l'antipertensivo amlodipina, l'esomeprazolo (gastroprotettivo), il ramipril, l'altro gastroprotettivo omeprazolo, la simvastatina e infine, in qusta particolare top ten, l'associazione valsartan-idroclorotiazide (antipertensivo+ diuretico) e l'anticolesterolo rosuvastatina. Il quadro del consumo farmaceutico relativo al 2007 in Italia, è contenuto nell'ottavo Rapporto Osmed, a cura dell'Istituto Superiore di Sanità, Aifa e con la collaborazione della Società Italiana di Medicina generale, e coordinato da Roberto Raschettti. Nello studio il calcolo del consumo di farmaci è fatto sulla base delle "dosi standard al giorno" (DDD, dosi definite die, che rapppresentano per ciascuna sostanza la dose necessaria a coprire una giornata di terapia nell'adulto). Ogni cittadino italiano ha consumato in media circa 525 dosi di farmaci nel 2007: oltre 30 miliardi di dosi complessive, il 70% a carico del Servizio Sanitario Nazionale (farmaci di fascia A). Ha acquistato 29 confezioni di farmaci (stesso dato del 2006), 17 della quali rimborsate dal servizio sanitario. L'aumento di dosi dal 2000 al 2007 per cittadino si aggira intorno al 52%. Il Lazio è la regione con più elevato consumo (1020 dosi ogni 1000 abitanti, media nazionale 881 dosi), Bolzano è al valore più basso con 670 dosi. La spesa farmaceutica pubblica, nonostante l'aumento delle ricette e delle dosi, è diminuita rispetto al 2006 (-2,6%), ma quella privata è invece aumentata del 4%. La Sicilia ha il record di spesa pubblica sui farmaci rimborsati dalla Stato (272,3 euro pro capite), la Provincia di Bolzano resta con la quota più bassa (151,6 euro ogni cittadino). I farmaci generici-equivalenti conquistano, anche per la fine di alcuni importanti brevetti, circa un terzo dei consumi delle dosi (nel 2000 era al 13%): anche questo ha portato ad un calo della spesa e dei prezzi dei farmaci. La spesa procapite per gli over 75 è di oltre 11 volte superiore a quella di una persona di età compresa tra i 25 e i 34 anni (+ 17 volte in termini di dosi). "Il miracolo e la novità", sorride il curatore Raschetti, "è esssere riusciti a pubblicare l'ottava edizione di questo Rapporto. Quest'anno l'attenzione particolare è andata all'appropriatezza, cioé l'uso corretto, delle terapie. Emergono due elementi: la sottovalutazione di alcuni rischi e quindi un uso ridotto degli strumenti farmacologici e, dall'altra, una non aderenza al trattamento, che equivale ad uno spreco". Due elementi contraddittori, dunque: da una parte, dicono gli esperti, servirebbe un uso maggiore di farmaci (nell'ipertensione si calcola una sottovalutazione che sfiora il 50%) che farebbe aumentare la spesa farmaceutica, ma dall'altra spendere in farmaci senza portare a termine una cura è un'evidente boomerang in termini di spesa sanitaria pubblica. "Occorre coinvolgere le Società medico scientifiche in un'opera di informazione ed uso corretto del farmaco", sostiene Raschetti. Fa eco il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Enrico Garaci: "La contrazione della spesa farmaceutica nel 2007 è un effetto amministrativo: quel che serve davvero e ciò che auspichiamo è un cambiamento culturale insieme ai medici di medicina generale".

Enrica Campanini, medico

venerdì 4 luglio 2008

Integrazione di medicine complementari nel servizio sanitario nazionale

In tema di medicine complementari e loro integrazione nel Servizio sanitario nazionale mi preme segnalare la presenza in Toscana nella ASL 10 di Firenze nella Zona-distretto Nord Ovest (di cui sono Coordinatore Sanitario) del Centro Fior di Prugna.
Il Centro Fior di Prugna, dal nome di una tecnica di Medicina tradizionale cinese poco nota in Italia, è stato fortemente voluto dalla Regione Toscana che stanziò nel 1994 un finanziamento di 100 milioni di lire in seguito rinnovato. Da allora il Centro è cresciuto e rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale e nel 2002 è diventato Struttura Regionale di riferimento per le Medicine non Convenzionali e la Medicina Tradizionale Cinese.
Lo staff, di 18 unità, è costituito da un medico (Sonia Baccetti) responsabile del centro, 2 medici agopuntori, altri 2 medici agopuntori per il trattamento del fumo, 2 medici agopuntori per il progetto menopausa, da 2 massofisioterapisti, 1 terapista della riabilitazione, esperti di massaggio cinese, 2 esperti di tecniche di medicina cinese, da 1 segretaria addetta all'immagine, 1 addetto al coordinamento delle strutture regionali di riferimento per le MNC, 1 addetto alla segreteria, 1 addetto alla reception, 1 infermiera professionale e da 1 mediatrice culturale di madrelingua cinese.
Le patologie trattate sono le seguenti: patologie delle ossa e dei muscoli, dell'apparato digerente e respiratorio, cefalee, sindrome del tunnel carpale, lievi turbe psichiche, patologie dell’apparato genitale femminile. Viene inoltre effettuato il trattamento delle malposizioni fetali per il capovolgimento del feto
Le tecniche utilizzate sono:
agopuntura e farmacopea
massaggio tuina
moxibustione
fiordiprugna
coppettazione
ginnastica energetica
dietetica
Il Centro è situato in una zona con forte presenza di immigrati cinesi ma le terapie praticate sono molto utilizzate dalla popolazione italiana. Indirizzo Via Pistoiese, 185Loc. S. Donnino - Campi Bisenzio Firenze.

Massimo Tilli, medico