martedì 24 dicembre 2019

AUGURI DI BUON NATALE




La Redazione augura ai suoi lettori un Felice  Natale ed uno splendido Anno Nuovo
Le pubblicazioni riprenderanno dopo le festività
Elena Bosi

domenica 22 dicembre 2019

MALATTIE INVERNALI : come evitarle ( seconda parte )


Per combattere queste malattie il più possibile, in inverno, è necessario prima monitorare i livelli ematici di vitamina D. Già in autunno, la diminuzione dell'esposizione al sole abbassa il livello di questa preziosa vitamina essenziale per il nostro sistema immunitario. Questo spiega  le epidemie che scoppiano  all'inizio dell'inverno.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature Immunology, la vitamina D è anche essenziale per l'attivazione delle cellule T, le nostre  "guardie del corpo" delle  cellule, che dedicano la loro  vita a distruggere tutti i nemici che cercano di entrare nel nostro corpo.
Nel 2009, la vitamina D ha dimostrato di svolgere un ruolo chiave nell'attivazione dell'immunità e nella prevenzione di raffreddori e influenza. Aumenta l'attività dei macrofagi e promuove la produzione di peptidi antinfettivi e citochine antinfiammatorie [2]. Un buon livello di vitamina D sarebbe il miglior vaccino contro l'influenza. [3] Sarebbe consigliabile prendere  800-2000 UI di vitamina D3 al giorno, cercando di raggiungere un  livello ematico di almeno 38 ng / mL.

Vitamine A e C

domenica 15 dicembre 2019

MALATTIE INVERNALI (prima parte)


L'epidemia di influenza dovrebbe iniziare tra qualche settimana e già c'è un aumento delle malattie respiratorie invernali. Questo è il momento perfetto per iniziare a prepararci:

I virus, come influenza e raffreddore, vengono trasmessi attraverso le goccioline di saliva di una persona infetta quando parla o starnutisce. Quando ingeriti, i microbi si raccolgono e si moltiplicano sul palato molle nella parte inferiore della bocca [1]. Quindi, ogni volta che respiriamo i germi possono intraprendere il percorso per raggiungere la gola, la trachea, i bronchi, il naso e, da lì,  attraverso le trombe di Eustachio anche alle orecchie, agli occhi e ai seni paranasali.
All’inizio un semplice formicolio nella parte posteriore della bocca può annunciare un'infezione respiratoria cui farà seguito un gran raffreddore o una tosse incessante…
Il palato molle, funge da nido per i microbi, ed è circondato da una formidabile barriera di tessuto linfoide. È una linea immunitaria di Maginot, che comprende tonsille e vegetazione adenoidea, intrise di globuli bianchi, mini-soldati che divorano microbi. Questa linea di difesa si chiama Waldeyer’s Ring. La sua missione è quella di combattere le infezioni e proteggere l'ingresso del nostro sistema respiratorio e gastrointestinale.
 Rimuovere chirurgicamente le tonsille e le vegetazioni è una cattiva idea. Significa abbattere le mura della fortezza che ci protegge. Fortunatamente, la moda è passata oggi, ma queste operazioni erano molto in voga  fino agli anni '80.

lunedì 9 dicembre 2019

COME USARE I MEDICINALI OMEOPATICI NELLE MALATTIE ACUTE


Vogliamo dare alcune indicazioni per chi utilizza l’Omeopatia Pluralista , ovvero più  medicinali omeopatici, se la situazione lo richiede , nella giornata (come nello StudioDott.Bosi) Salvo diverse indicazioni da parte del proprio omeopata, è possibile mantenere la cura preventiva di base , se questo consisteva in prodotti fitogemmoterapici (Ribes,Rosa Canina ecc.),isopatici (Sanum ), oligoterapici (Manganese, Rame ecc.) . Il Rimedio  Omeopatico di fondo, solitamente consigliato una volta alla settimana può essere mantenuto.
Il medicinale omeopatico consigliato per contenere la febbre (Belladonna 9CH/15 CH , Aconitum ecc.) può essere assunto anche se è necessario utizzare il farmaco antifebbre (paracetamolo, sconsigliato ibuprofene) distanziando almeno mezz'ora i due.

domenica 24 novembre 2019

Sexting, come i genitori possono prevenire e curare ( seconda parte)


Continua oggi il nostro breve approfondimento sul sexting, un fenomeno molto diffuso sia tra i giovani che tra gli adulti che, se da un lato attrae per la sua dimensione di esplorazione della propria sessualità e condivisione erotica, dall’altro mette chi lo pratica di fronte a conseguenze molto gravi e difficili da gestire.
Nel precedente articolo ci siamo lasciati con una domanda: cosa possiamo fare da genitori per prevenire ed intervenire nel caso in cui i nostri figli fossero alle prese con problemi riguardanti il sexting?
Di sicuro sappiamo che ogni atteggiamento di divieto, di negazione, di punizione o disciplinare non è efficace se non è preceduto e seguito da un atteggiamento educativo di cura, di interesse per la vita digitale dei propri figli, di accompagnamento -alla giusta distanza- della loro vita. È difficile essere credibili e autorevoli se non siamo anche amorevoli, curiosi, interessati e vicini e se non riusciamo a distinguere le nostre proiezioni sui figli dalla loro vita di individui. È quindi centrale assumere un atteggiamento educativo di apertura al dialogo e di rispetto reciproco che permetta di mantenere una certa libertà nell’affrontare anche discorsi delicati ma importanti.

domenica 17 novembre 2019

Adolescenza: Sexting, numeri e rischi di un fenomeno sommerso( prima parte)


Cominciamo oggi con il primo di due articoli nel quale vorremmo esplorare il fenomeno del sexting: partiremo con il conoscere diffusione e comportamenti a rischio per arrivare a scoprire come prevenire e come intervenire.
Il sexting è lo scambio di messaggi ma soprattutto foto e video sessualmente espliciti e provocanti attraverso social network o sistemi di messaggistica online ed è un fenomeno che possiamo definire “sommerso”, uno di quei comportamenti che coinvolge molti ma di cui, per pudore o per vergogna, si discute molto poco. E invece di sexting è necessario parlare: le ricerche e le indagini statistiche mostrano la sua presenza imponente sia tra i ragazzi (si parla di percentuali tra il 60 e l’80 % per adolescenti e giovani adulti) sia tra gli adulti (qui le percentuali sembrano superare l’80%).

domenica 10 novembre 2019

FITOTERAPIA NELLA PREVENZIONE DELLE INFEZIONI RESPIRATORIE


Fitoterapia: principi generali
La fitoterapia è un metodo terapeutico basato sulla somministrazione di piante o parti di esse ( radici, foglie,fusti ecc ).
L’uso di piante medicinali ha radici antiche , gli assiro-babilonesi , gli egizi , i greci e i romani ne conoscevano l’uso.
In realtà la fitoterapia moderna  ha esordio nel XIII secolo con la nascita delle prime Università ( Scuola medica Salernitana ) e progredisce  attraverso gli anni ottenendo risultati notevoli sia in campo scientifico  con studi e ricerche , sia in campo medico nella cura di patologie varie. Con il progresso della scienza e della tecnica vengono isolati i principi attivi delle piante medicinali (glucosidi, tannini, alcaloidi, oli essenziali, principi amari) e indagati i meccanismi  di azione sia come principio singolo sia all’interno della totalità di una pianta. Da ciò è stato messo in evidenza che una pianta usata nella sua totalità determina effetti diversi da quelli ottenuti con l’utilizzo del suo solo principio attivo.
 Si è così definito il concetto di fitocomplesso ossia quell’entità biochimica complessa costituita dall’insieme di tutte le sostanze presenti nella droga vegetale: i cosiddetti principi attivi assieme agli altri componenti (mucillagini e gomme, amidi e pectine, resine e balsami, principi amari, minerali e oligoelementi, vitamine, enzimi)  tutti ugualmente importanti nel determinare l’attività della pianta. La fitoterapia quindi, pur non sottovalutando le azioni dei singoli componenti, sfrutta, prevalentemente le proprietà del fitocomplesso. Tale scelta si basa su importanti evidenze scientifiche: sinergia fra i vari componenti, miglioramento della biodisponibilità, tollerabilità superiore ecc.
In questo campo sono state stabilite regole severe per l’utilizzazione delle piante: tipo di terreno,
momento della  coltivazione e  della raccolta che deve essere attuata nel rispetto del tempo balsamico, disinfestazione dai parassiti ecc.
Le forme farmaceutiche in uso sono diverse:
·        Infusi
·        Decotti
·        Tinture Madri
·        Macerati Glicerici
·        Estratti secchi
·        Estratti fluidi
In questi ultimi decenni le formulazioni più in uso sono le Tinture Madri (preparazioni liquide ottenute sfruttando l’azione solvente dell’alcool su droghe vegetali) e gli estratti secchi.
Molte farmacopee europee e di altri paesi riportano le monografie per la preparazione e i controlli su tali tinture.
La posologia varia in base al peso, età e pianta usata. Nella primissima infanzia, dai 12mesi ai 3 anni va evitata la somministrazione di Tinture Madri, ma è possibile usare con cautela, solo i macerati glicerici di cui parleremo in un altro capitolo. Inoltre bisogna considerare se il paziente non stia assumendo altri farmaci perché le droghe vegetali consigliate potrebbero determinare un effetto additivo o antagonista all’azione dei farmaci stessi.

 Fitoterapia nella prevenzione delle infezioni recidivanti :

Echinacea AngustifoliaDC ( fam Asteraceae).La TM si ottiene dalla pianta intera. Essa possiede attività immunobiologica,  antiinfiammatoria, vulneraria. Si pensa che il suo effetto sia legato a un aumento delle difese endogene, con stimolazione aspecifica del sistema immunitario , mediante l’attivazione della fagocitosi e la liberazione di citochine .

domenica 3 novembre 2019

Pensiamo alla prevenzione( terza parte )


PULSATILLA


Anemone pulsatilla è una erba delle Ranuncolacee.
La sua azione si evidenzia sulle mucose respiratorie , digestive , genitale , venoso e sul comportamento generale.
Il tipo sensibile è un soggetto con estrema variabilità dell’umore, avido di affetto , di carattere dolce e timido. Caratteristico è il desiderio di gelati (mal tollerati)e l'assenza di sete.
Il medicinale è utile nelle infiammazioni respiratorie caratterizzate da catarro a livello delle mucose con secrezioni giallastre non irritanti: riniti acute e croniche , bronchiti in fase catarrali.
Altre indicazioni sono le affezioni cutanee: orticaria , rash cutanei morbilliformi, geloni .
Come rimedio di fondo sarà prescritto  ad alta diluizione ( a discrezione del medico ) 15-30CH in granuli o gocce da uno o più volte alla settimana.
Nelle rinofaringiti ricorrenti  o nelle bronchiti in fase catarrale 3-5 granuli al giorno alla 9  CH /15CH(attenzione alle basse diluizioni poiché favoriscono la fluidificazione del catarro )

lunedì 21 ottobre 2019

Pensiamo alla prevenzione...OMEOPATIA (seconda parte)



Baryta Carbonica

E’ il carbonato di bario, la sua azione si manifesta principalmente sul sistema linfoghiandolare , sulla crescita, nutrizione e sul sistema cardiovascolare.
I soggetti sensibili possono essere  bambini molto lenti e timidi con difficoltà nella memoria , nell'apprendimento o con  ritardo nelle acquisizioni psicomotorie o  anziani con arteriosclerosi e ipertensione.
L’aggravamento avviene con il freddo umido e con l’umidità.
Il medicinale è utile nell'ipertrofia   cronica delle tonsille e nelle  infiammazioni suppurative delle prime vie (faringe e tonsille)ricorrenti , oltre che nei ritardi dello sviluppo fisico e intellettuale .
Come rimedio di fondo sarà prescritto  ad alta diluizione ( a discrezione del medico ) 15-30CH in granuli o gocce da uno o più volte alla settimana.
Nelle ipertrofie delle  tonsille e angine ripetute 3-5 granuli al giorno alla 9 CH /15CH .

lunedì 14 ottobre 2019

Pensiamo alla prevenzione ... OMEOPATIA (prima parte)


Nelle  Medicine Complementari un posto importante nella prevenzione delle sindromi influenzali e parainfluenzali è rappresentato dall’Omeopatia. Solitamente  in questo periodo i programmi di prevenzione sono già stati stabiliti ed ogni individuo dovrebbe  seguire sino dal mese di settembre un proprio schema. Settembre è infatti il periodo migliore per iniziare una terapia che protegga in modo completo dalle patologie invernali.
In omeopatia i medicinali vengono utilizzati frequentemente non solo nella terapia delle patologie acute e croniche, ma anche nella prevenzione delle varie malattie stagionali. Parlare di prevenzione in termini generici in omeopatia, è riduttivo. Infatti nell’ambito di questa tecnica terapeutica, si cerca di stabilire, per ogni singolo individuo dopo un’attenta visita medica, il medicinale  di fondo ossia quello  che copre la totalità del quadro morboso del paziente e il suo terreno individuale. Ci limiteremo ad elencare i Medicinali Omeopatici di fondo di uso più frequente.

domenica 29 settembre 2019

Perché il glutine è così dannoso ?


Il glutine è una sostanza appiccicosa che non si trova nei cereali o nelle farine, ma che appare quando l'acqua viene versata nella farina. Nella farina ci sono proteine chiamate "prolamine" e "glutenine". Queste sono invisibili, troppo piccole per essere notate ad occhio nudo. Non hanno alcun effetto apparente sulla farina, che sembra essere una polvere semplice come polvere o gesso. Ma tutto cambia quando viene versata  sopra dell'acqua. Queste molecole, prolamine e glutenine, si legano   formando "ponti disolfuro". Questi ponti collegano le molecole formando una rete, come una singola grande molecola, che attraversa l'intera sfera di pasta. Questa rete tiene insieme l'impasto ed è per questo che è così facile realizzare palline o forme di ogni genere, con l'impasto del pane. È il glutine che produce l’ impasto elastico per il pane che si gonfia.
Il suo nome deriva da "glu", cioè "colla". In effetti, chiunque abbia già messo le dita nella farina mescolata con l'acqua sa quanto è appiccicosa e non riesce a   liberarsene senza lavare le mani. Si può vedere la rete del glutine a occhio nudo, mettendo l'impasto del pane sotto un rubinetto di acqua tiepida.

lunedì 16 settembre 2019

Fibre dietetiche, prebiotici e microbiota intestinale


E’ ormai acclarato che il crocevia che regola la salute del nostro organismo è costituito dall’ecosistema intestinale, in cui gioca un ruolo importante il microbiota, cioè l’insieme delle comunità microbiche che popolano l’intestino: batteri, miceti, virus, protozoi ed elminti.
In questi ultimi anni sono aumentati in misura vertiginosa i lavori scientifici che stanno facendo luce sul ruolo del microbiota, soprattutto le interazioni che avvengono con la parete intestinale, il sistema immunitario e il sistema nervoso intestinale chiamato anche secondo cervello.
E’ noto che l’alterazione dell’equilibrio fra le varie comunità del microbiota, chiamata disbiosi, comporta la perdita di molte delle funzioni che esso svolge nell’ambito del rapporto di simbiosi con l’organismo ospite, con importanti danni per quest’ultimo, quali la mancata sintesi di enzimi, vitamine, l’eliminazione di tossici, il controllo della proliferazione delle specie microbiche patogene…
Una delle possibilità per correggere la disbiosi e ripristinare un corretto equilibrio del microbiota è l’uso di specie batteriche probiotiche, cioè di quelle specie, che possiamo definire ”amiche” che aiutano a recuperare un buon equilibrio e una buona funzionalità del microbiota intestinale. Fonti di probiotici sono la dieta e gli integratori alimentari.

lunedì 5 agosto 2019

BUONE VACANZE

La Redazione augura a tutti suoi lettori Buone vacanze




















 le pubblicazioni riprenderanno  a Settembre






lunedì 15 luglio 2019

Le spezie aiutano il nostro intestino


Le spezie sono utilizzate da sempre per scopi alimentari e medicinali, praticamente in tutte le tradizioni etnobotaniche del pianeta. Varie droghe vegetali ottenute da una moltitudine di specie botaniche infatti, accanto a stimate proprietà organolettiche, esercitano anche benefici effetti sulla salute grazie alla particolare fitochimica che le caratterizza: note ed apprezzate le proprietà digestive, carminative ma anche antinfiammatorie, antidiabetiche e antimicrobiche, nonché le qualità di bioenhancer proprie di alcune di esse. Zenzero, pepe nero e pipli (Piper longum) costituivano ad esempio il Trikatu (letteralmente: "i tre acri" o "i tre pungenti"), miscela di spezie comunemente addizionata a moltissimi rimedi Ayurvedici proprio al fine di incrementarne biodisponibilità ed efficacia.
A proposito delle citate proprietà antimicrobiche, speso attribuibili a composti terpenici della frazione volatile, non si può oggi non considerare anche l'impatto che queste spezie possono avere sul microbiota intestinale(flora intestinale) la sua composizione e il suo metabolismo. Più di un lavoro ha mostrato in vitro capacità inibenti di specie batteriche proinfiammatorie, avvalorando invece proprietà eubiotiche verso popolazioni di bifidobatteri e lactobacilli per molte spezie, tra cui spiccano Zenzero e Curcuma.

domenica 30 giugno 2019

Un agrume dimenticato : il Bergamotto


Il più interessante agrume per la salute che non si trova in nessun negozio di verdura né in nessun ristorante è il Bergamotto
Sicuramente gustando il tè più classico ovvero il tè Earl Grey non abbiamo pensato che il suo aroma derivi proprio dal   bergamotto. Il suo sapore è delicato, fruttato e acido - e riconoscibile tra mille. L'olio viene estratto dalla scorza. È una nota potente, molto riconoscibile tra gli altri agrumi. Si trova in tutte le più grandi creazioni di profumi : Shalimar de Guerlain, L'Heure Blu, Opium di Yves Saint Laurent, Acqua selvaggia di Dior, Fahrenheit, Dior J'adore, Acqua di Rochas, Calandre di Paco Rabanne, The Male di Jean-Paul Gauthier, Brut de Fabergé, Allure for Man, Aramis, senza dimenticare Chanel N ° 5, Coco Mademoiselle, e Trésor de Lancôme …
E non abbiamo nemmeno iniziato a parlare degli straordinari benefici del bergamotto sulla salute!

martedì 18 giugno 2019

Vitamina D perchè?

Vitamina D, un "tesoretto" per i bambini. Uno su due, però, ne è carente in Italia. Sinora era noto il suo ruolo nel favorire lo sviluppo osseo e nel prevenire rachitismo e l'osteoporosi, ma recenti studi hanno dimostrato che è utile anche nella prevenzione di alcune patologie autoimmuni e cardiovascolari.
         La novità scientifica più recente, però, è che sembra giocare un ruolo anche nella prevenzione delle malattie allergiche. Se ne parla al congresso della Siaip (Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica), a Milano.

domenica 2 giugno 2019

La prevenzione passa dalla buona alimentazione


La “nutraceutica” è una disciplina in grande sviluppo, che intende indagare scientificamente le proprietà medicinali e non solo nutrizionali delle piante alimentari. Nel post precedente ho mostrato una tabella in cui si riporta il numero di morti evitabili con correzioni alla dieta, Solo introducendo l’abitudine ad assumere frutta secca e vegetali ricchi di fibre si otterrebbe una riduzione di morti statisticamente significativa. Tali correzioni nutraceutiche della dieta, se applicate all’intera popolazione, avrebbero come risultato una riduzione della mortalità nel numero di decine di migliaia di persone/anno, cifre imparagonabili con i tanto sbandierati effetti delle vaccinazioni, che sono certo molto minori in una società come la nostra. Già si sapeva che la vitamina A (beta-carotene) ha un effetto antivirale (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4832596/) e potenzia le difese immunitarie (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2646203/).
Ma i composti “salutari” nella alimentazione “mediterranea” sono moltissimi, anche se sono spesso ignorati o sottovalutati.
Diversi lavori hanno dimostrato che alcuni flavonoidi migliorano la risposta immunitaria aumentando la liberazione di radicali battericidi, la produzione di anticorpi, attività citotossica contro i tumori. Di conseguenza, i flavonoidi possono essere potenzialmente utili per la prevenzione delle malattie infettive. I più potenti flavonoidi che modificano le risposte nell'infiammazione e immunitarie sono l'apigenina, la quercetina e l’epigallocatechina-3-gallato (EGCG). Recentemente dei ricercatori hanno pure dimostrato che un estratto di alghe marine, ricco di polifenoli, è capace di uccidere persino il “terribile” virus del morbillo!https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6164608/

domenica 26 maggio 2019

Arnica Montana dopo un intervento chirurgico


L’Arnica montana è più efficace del placebo quando viene usata in diverse condizioni cliniche caratteristiche dell’ambiente post-operatorio. In ogni caso, l’arnica potrebbe essere una valida alternativa ai farmaci antiinfiammatori non steroidei, almeno nel trattamento di alcune specifiche condizioni. È la conclusione a cui è arrivata una review coordinata da Tommaso Iannitti, dell’Università di Leeds, nel Regno Unito, e pubblicata sull’American Journal of Therapeutics.
Si tratta di una revisione sistematica di tipo narrativo senza meta-analisi in cui è stata ricercata tutta la letteratura attualmente disponibile sull’utilizzo dell’Arnica montana sia a dosi omeopatiche sia in formulazione ad uso topico.

domenica 12 maggio 2019

Celiachia: diagnosi triplicate


Diagnosi triplicate con un caso ogni 286; è la celiachia malattia che in quarant’anni è arrivata a 200.000 diagnosi e ad un sommerso che si aggira intorno alle 400.000 persone. A puntare i riflettori su questi pazienti che non sanno di essere celiaci è l’Associazione Italiana Celiachia (Aic), che celebra il suo quarantesimo compleanno con l’Assemblea annuale in cui si affrontano le sfide ancora aperte.
“Negli ultimi quarant’anni le storie dei celiaci sono per fortuna molto cambiate. Quattro decenni fa erano storie di persone che lottavano per anni con sintomi che nessuno sapeva riconoscere: bambini che non crescevano, donne che non riuscivano ad avere figli senza un perché, persone in costante lotta con il sottopeso – spiega Giuseppe Di Fabio, presidente Aic – Oggi, invece, i pazienti con i sintomi classici vengono riconosciuti molto velocemente, nei bambini a volte si pone la diagnosi anche prima di un anno di vita. Ciò significa poter vivere in modo normale e senza disturbi con la dieta di esclusione, ovvero con prodotti senza glutine presenti non più solo in farmacia ma in abbondanza in tutti i supermercati e nei negozi specializzati”.

domenica 5 maggio 2019

Infortuni domestici: le linee guida del Ministero


I pericoli sono sempre in agguato anche in casa propria. Spigoli, prese, coltelli fuori posto, forbici, elettrodomestici, molte sono le insidie tanto che ben il 74% delle lesioni trattate in ospedale avviene proprio tra le mura domestiche, o nel tempo libero e lo sport. Nei bambini sotto i 5 anni, il 64% degli infortuni non mortali avviene nella propria abitazione dopo una caduta, mentre sotto i 14 anni la prima causa di morte è rappresentata dagli infortuni accidentali, che coinvolgono di più i maschi. A rivelarlo sono le nuove Linee guida sulla prevenzione degli incidenti domestici in età infantile, pubblicate dal ministero della Salute.

Età, tipologia e lesioni

            Secondo i dati Istat, i casi di urto o schiacciamento sono più frequenti tra i bambini e i ragazzi tra i 6 e i 17 anni e l’ambiente dove si verifica il maggior numero di incidenti è il salone, dove si concentrano il 28,5% degli incidenti nei maschi e il 38,4% nelle femmine. Nella stessa fascia di età gli incidenti sono legati in tre casi su quattro ad attività ludico-creative.

domenica 28 aprile 2019

Le evidenze di un'ipotesi chimica per l'omeopatia


Nell'ambito dell'VIII Convegno triennale della Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata (SIOMI) dal titolo "L'omeopatia cambia verso...", che si è tenuto a Firenze dal 15 al 17 marzo scorsi, si è svolto il seminario internazionale dal titolo: "Advances in Homeopathy, a new scientific and social perspective".

            Finalmente è arrivata la svolta! Quello che non si è saputo spiegare per tutti questi anni e che ha esposto l'omeopatia a una condanna della scienza che l'ha classificata come un sistema di cura non plausibile poiché priva di molecole, oggi è stato sfatato. Gli studi di Jayesh Bellare, professore di ingegneria chimica a Mumbai (India), hanno dimostrato in maniera incontrovertibile, attraverso il microscopio elettronico a trasmissione (TEM), la presenza di un rilevante numero di molecole di principio attivo in tutte le diluizioni omeopatiche dalla 6CH alla 200CH.

sabato 20 aprile 2019

AUGURI DI BUONA PASQUA

LA REDAZIONE  AUGURA  A  TUTTI  I  SUOI LETTORI




domenica 7 aprile 2019

Come proteggersi dalle zecche( seconda parte)


Le zecche si attaccano alle persone quando camminano nell'erba alta o vicino a cespugli  o rami di alberi. Sono pertanto utili  abiti lunghi, soprattutto i pantaloni. Molto importante: mettere il ​​fondo dei pantaloni nei calzini. Poichè alla zecca  non piace molto camminare, probabilmente non salirà fino a  sopra i pantaloni per pungere. Per i bambini, che hanno la testa all'altezza di rami o cespugli , aiuta molto far indossare un berretto. Al rientro da una camminata  ispezionare attentamente la persona dalla testa ai piedi. Evitare imperativamente di passare una notte senza togliere le zecche che potrebbero avere punto. Controllare in particolare le pieghe degli arti, l'ombelico, le orecchie, il cuoio capelluto e genitali. Se si dorme in tenda o comunque all’aperto  o in un campeggio , controllare la mattina, prima di iniziare la giornata, di non essere  stati punti durante la notte. Se si  rimuove  il parassita  meno di sei ore dopo , il rischio di contaminazione è molto basso, sale  dopo 12 ore e ancora  di più dopo 24 ore.

domenica 31 marzo 2019

Un parassita in continua crescita : la zecca


Con l’inizio della   primavera e le gite all’aperto  ricompare il problema del morso di zecca .Il morso di zecca è indolore e nel 70% dei casi passa inosservato. Se la zecca non è infettata  (da animali selvatici) non trasmette alcuna infezione per cui di norma non è consigliato l’uso preventivo dell’antibiotico se non compaiono manifestazioni cliniche.
Ci sono comunque due malattie che possono essere trasmesse dalle zecche comuni in Europa:
La prima è piu rara e comporta il rischio di trasmissione attraverso la zecca del virus TBE che causa un’encefalite, ma per cui esiste un vaccino disponibile per la prevenzione. Circa 1:4 persone infettate con il virus TBE può ammalarsi con i sintomi di encefalite che includono febbre alta , cefalea e talvolta paralisi e convulsioni. La maggior parte delle persone affette da questo tipo di encefalite va comunque incontro a guarigione spontanea

domenica 10 marzo 2019

IPERTROFIA ADENOIDEA E TERAPIA OMEOPATICA (seconda parte)


Il tessuto adenoideo inizia a crescere all’età di sei mesi o poco più tardi e raggiunge il suo apogeo a circa tre anni, regredendo dai sei ai dieci anni, per poi sparire completamente.
I fattori che entrano in gioco nell’aumento del tessuto adenoideo sono : infezioni(rinofaringiti a ripetizione, fattori climatici, inquinamento atmosferico, inalazione di fumo passivo, familiarità  di allergie, turbe dell’immunità, terapie antibiotiche ripetute o vaccini.
Il tessuto adenoideo ipertrofico rappresenta un focolaio di infezione che sostiene continue reinfezioni dell’apparato respiratorio (adenoidite cronica ), inoltre una barriera meccanica responsabile dell’ostruzione nasale e tubarica .
Il trattamento dovrà quindi interessare i tre aspetti:
1)riduzione dell’ostruzione nasale
2)riduzione delle rinofaringiti
3)riduzione dell’ipertrofia adenoidea

1)TERAPIA DELL’OSTRUZIONE NASALE
 Si utilizzeranno i medicinali omeopatici della rinite con ostruzione nasale prevalente(vedi)
Nux Vomica, Sambucus Nigra, Sticta Pulmonaria, Ammonium Carbponicum.

2)RIDUZIONE DELLE RINOFARINGITI RICORRENTI

Potranno essere messe in atto numerose strategie terapeutiche che variabilmente utilizzeranno medicinali omeopatici, gemmoterapici , oligoterapia catalitica ecc.

3)RIDUZIONE DELL’IPERTROFIA ADENOIDEA

I medicinali omeopatici che hanno un’azione sul tessuto adenoideo sono i seguenti:

Agraphis nutans

Euphorbia resinifera
Thuya.

domenica 3 marzo 2019

IPERTROFIA DELLE ADENOIDI E CORTISONE (prima parte)


STEROIDI INTRANASALI NEI BAMBINI


L'ipertrofia delle adenoidi è una condizione molto frequente in età pediatrica che può condizionare uno stato di persistente ostruzione nasale associato a complicazioni: otiti ricorrenti, apnee notturne e disturbi cardiorespiratori.
La terapia nei casi gravi è esclusivamente chirurgica, mentre nelle forme piu' lievi è medica e si avvale di decongestionanti, antistaminici e cortisonici locali con risultati non sempre decisivi.
In una ricerca effettuata sugli studi presenti in letteratura è stata confrontata l'efficacia del cortisone intranasale rispetto al placebo o ad altri interventi in bambini fino a 12 anni.
Nello studio, in cui sono stati inclusi circa 350 soggetti trattati per un periodo compreso tra le due e le quattro settimane, si è osservato un miglioramento nell'ostruzione nasale e nelle dimensioni delle adenoidi, rispetto al gruppo dei bambini trattati con placebo.

domenica 3 febbraio 2019

La tosse : cosa sapere....


La tosse  è uno dei sintomi più frequenti delle affezioni che provocano infiammazione delle vie aeree con variabile produzione di muco, come le sindromi influenzali, le bronchiti, le tracheiti, le laringiti etc. Secondo l’ultima indagine di ANIFA, Associazione Nazionale dell’Industria Farmaceutica dell’Automedicazione, il 25% degli italiani colpito da influenza o da sindromi parainfluenzali dichiara di avvertire la tosse come primo sintomo.
La tosse è in realtà un meccanismo di difesa con cui l’organismo elimina elementi irritanti dalle vie aeree, quali germi, muco, polvere, fumo, corpi estranei, etc. Essa rappresenta, quindi, un'utile reazione naturale, anche se, purtroppo, può generare uno spiacevole “circolo vizioso” soprattutto quando è secca e stizzosa: ogni colpo di tosse, infatti, aggrava l’infiammazione della mucosa respiratoria, irritandola ulteriormente e peggiorando il problema. Inoltre in questi casi, specialmente quando ha andamento notturno, impedisce al paziente di dormire determinando una stato di prostrazione con riduzione di efficienza della risposta immunitaria.

La tosse può essere classificata in modo diverso in funzione della presenza di secrezioni, della modalità di comparsa, della durata del sintomo, della sua aggressività ed intensità. La tosse secca è caratterizzata dall'assenza di secrezioni catarrali, è di solito irritativa e interessa, più spesso, faringe, laringe e trachea. La tosse produttiva, invece, (definita, nel gergo famigliare, anche “grassa”) è caratterizzata dalla presenza di catarro, nei diversi distretti delle vie aeree, che viene espulso con la tosse stessa. Spesso, la tosse produttiva rappresenta la normale evoluzione di una iniziale tosse secca.

sabato 5 gennaio 2019

PERCHE’ I BAMBINI SI AMMALANO SEMPRE ?


E’ cosa nota da sempre che i bimbi si ammalano spesso, soprattutto sotto i sei anni di età. Un tempo si diceva che il bimbo con infezioni ricorrenti era colui che si ammalava fino a otto volte in un anno…Tutto questo andrebbe rivisto, perchè nella mia casistica ho numerosi bambini che  all’età di 3 anni hanno avuto più di trenta infezioni respiratorie e hanno già assunto trenta cicli di terapie antibiotiche . Alla luce della mia esperienza clinica di circa quarant’anni, vorrei fare alcune riflessioni e dare alcuni consigli pratici per evitare alcuni errori.  Quali sono le situazioni più frequenti in cui viene prescritta terapia antibiotica?
1)il bimbo ha sempre catarro da quando va all’asilo, poi basta un raffreddore per arrivare all’otite e alla bronchite
2)soffre di continui raffreddori cui segue  mal d’orecchio, senza febbre , ma ogni volta gli viene prescritto ciclo di antibiotici, spesso a distanza di una settimana l’uno dall’altro.
3)prende continuamente Faringiti/Tonsilliti da Streptococco ed ogni volta gli viene prescritta (giustamente ) terapia antibiotica
4)Ha continui  broncospasmi , senza febbre , ma ad ogni episodio prende un ciclo di antibiotici
COME FARE PER MIGLIORARE LA SALUTE DEI BIMBI E RIDURRE AL MINIMO LE PRESCRIZIONI DI ANTIBIOTICI?
1)DIETA ADEGUATA : ovvero molta verdura e frutta , poche proteine animali e soprattutto ridurre latte vaccino e derivati, responsabili di uno stato infiammatorio della mucosa intestinale che induce  a distanza  fenomeni catarrali( in particolare a livello di mucose respiratorie) con rinite, catarro, broncospasmo, ipertrofia del del tessuto linfatico( linfoghiandole, tessuto adenoideo e tonsillare ). Ridurre i derivati della mucca e sostituirli con prodotti di capra o pecora migliora la situazione, studi scientifici recenti confermano queste misure