domenica 29 gennaio 2017

Alimentazione e disturbi del comportamento


I disturbi psichici in età infantile stanno raggiungendo il 10% della popolazione . Esiste una correlazione tra alimentazione moderna e disturbi del comportamento? In questo libro si esaminano i cambiamenti alimentari avvenuti nell'ultimo secolo e le loro conseguenze sull'organismo .Gli alimenti più comuni sono sempre più impoveriti del loro valore biologico e sulle nostre tavole compaiono cibi nuovi , totalmente artificiali ricchi di coloranti e conservanti. Nuove molecole per lo più sconosciute al nostro sistema enzimatico e immunitario. Secondo Jean Seignalet, i grandi cambiamenti che hanno caratterizzato  le differenze tra l'alimentazione ancestrale e quella moderna sono dovuti principalmente al consumo dei cereali coltivati e ibridati al consumo di latte animale (specie quello di mucca ) e dei suoi derivati, alla cottura dei cibi , all'inquinamento alimentare e alla carenza di sostanze nutrizionalmente attive.
Già nel secolo scorso Catherina Kousmine , medico e ricercatore sovietico,che  ha dedicato la sua vita a trovare il modo di combattere il cancro, malattie degenerative e autoimmuni mediante l 'alimentazione , ci aveva messo in guardia dai rischi derivanti dall'alimentazione moderna e dalla raffinazione degli olii e dei cereali. In questo libro si espongono in  modo sintetico gli  effetti del cibo sull'intestino e le possibili ripercussioni  sulla sfera comportamentale .

domenica 22 gennaio 2017

Secondo uno studio condotto in USA le cause del Morbo di Parkinson potrebbero essere nell’ intestino

La causa del morbo di Parkinson potrebbe non risiedere nel cervello, quanto nell’intestino. Alcuni batteri intestinali sembrano infatti giocare un ruolo chiave nell’accumulo di quelle proteine «alterate » che innescano la morte dei neuroni dopaminergici e la conseguente comparsa dei disordini motori.  
 Ad avanzare questa ipotesi è una nuova ricerca statunitense condotta da ricercatori del California Institute of Technology, pubblicata sulla rivista Cell. «Abbiamo scoperto per la prima volta un legame biologico tra la malattia di Parkinson e il microbioma intestinale. Più in generale, questa ricerca rivela che un disturbo neurodegenerativo può avere origine dall’intestino, non solo dal cervello come si pensava in precedenza. La scoperta che alcune modificazioni nel microbioma possono essere coinvolte nella malattia di Parkinson rappresenta un cambio di paradigma e apre nuove possibilità per il trattamento dei pazienti», ha commentato l’autore dello studio Sarkis Mazmanian del California Institute of Technology, già autore di numerosi studi internazionali sul microbioma. 
Da anni è nota l’influenza dei batteri intestinali in un crescente numero di disturbi che coinvolgono la sfera cognitiva, come ansia, depressione e disturbi dello spettro autistico. È inoltre noto che i pazienti colpiti da malattia di Parkinson hanno un quadro alterato del microbioma intestinale e tendono a soffrire di disturbi gastrointestinali già da diversi anni prima dell’insorgenza del morbo.  

domenica 15 gennaio 2017

Curcuma….quale meraviglia !

Quale meraviglia è la curcuma ! Faremmo bene a  mangiarne ogni giorno.
Gli scienziati hanno scoperto 600 applicazioni preventive e terapeutiche per la curcuma. Il tutto grazie ai suoi principi attivi, curcuminoidi, di cui il principale è la curcumina. La sua efficacia  è comparabile - o superiore - ai farmaci, in  gravi malattie quali: l'aterosclerosi , il diabete mellito , il rischio di trombosi (coagulo di sangue), le sindromi ansioso depressive, l’infiammazione dei tessuti articolari ed in particolare la prevenzione dei tumori.

lunedì 9 gennaio 2017

ALLARMISMO ? NO, GRAZIE !

“E ora è giunto veramente il momento di dire basta!
Giornali che titolano a caratteri cubitali "Uomo ricoverato per SOSPETTA MENINGITE" per poi scrivere che era solo una "forma di SINUSITE, senza alcun rischio di contagio“, ma intanto l'allarme è stato creato.
Gente nel panico che mi contatta da tutta Italia per chiedermi cosa fare e io ovviamente, più che fornire i dati, non posso fare.
All'improvviso meningiti ovunque con esortazioni continue a vaccinarsi, a reti unificate, in un Paese come l'Italia che è "oltre 100 volte sotto i livelli di definizione di epidemia" e che ha avuto incidenze ben superiori a quelle di quest'anno (ma sempre basse, a livello statistico-epidemiologico) senza che nessuno dicesse nulla.
Nel 2008  abbiamo avuto incidenze quasi identiche di meningococco in Italia, addirittura allora ci furono più casi di meningococco C tra i bambini da 0 a 4 anni (0,32 nel 2008 contro 0,26 nel 2015) e nessuno ha dato alcun allarme meningite... forse perchè era il periodo dell' INFLUENZA SUINA e quella solo doveva far notizia, all'epoca?
Dal 1998 al 2005 abbiamo avuto molte più meningiti da meningococco all'anno e dal 2006 al 2009 gli stessi casi, circa, del 2015. 196 casi nel 2015 contro ben 343 nel 2004 (quasi il doppio!) e anche allora, NESSUNA PSICOSI MENINGITE.