sabato 27 aprile 2013

Ribes nigrum : la "perla" della gemmo terapia


 

Il Ribes nigrum o cassis appartiene alla Famiglia delle Sassifragacee.

E’ un arbusto spontaneo tipico del centro Europa e dell’Asia settentrionale. E’ caratterizzato

 da  fiori poco appariscenti di colore verde-biancastro raccolti in racemi pendenti  che compaiono in primavera. I frutti maturano in  agosto-settembre, sono bacche globose di colore viola scuro, ricche di semi, riunite in grappoli brevi e caratterizzate da un aroma e sapore caratteristici che non le rendono adatte al consumo diretto. Il Ribes nigrum può raggiungere anche i 2m di altezza, il fogliame è deciduo e i fusti ramosi.

Conosciuto come pianta medicamentosa sino dal XVIII secolo, raggiunge la fama di panacea di tutti i mali, per poi essere dimenticato sino al XX secolo,  periodo in cui  il suo utilizzo viene ripreso. Fra le preparazioni più conosciute e diffuse c’è sicuramente il gemmoderivato, un prodotto fitoterapico in forma liquida ricavato dalla macerazione delle gemme di questa pianta in una soluzione idrogliceroalcolica (Ribes nigrum MG1DH).

Componenti: derivati fenolici (flavonoidi, antociani), picnogenoli (procianidine, prodelfinidine), aminoacidi (arginina, prolina, alanina…) e vit C in buona concentrazione.

Le sue proprietà fondamentali sono

1)     antiinfiammatoria: sostenuta soprattutto dai flavonoidi che si oppongono alla liberazione di sostanze proflogogene ed inoltre,  data la loro azione vitamino-P simile, migliorano il microcircolo e quindi la vascolarizzazione locale. Secondo alcuni A. inoltre flavonoidi e antociani inibiscono alcuni enzimi di degradazione (collagenasi, elastasi…) contribuendo in tale modo all’attività antiflogistica. Inoltre i derivati fenolici presentano un effetto regolatore sulla permeabilità delle biomembrane e un’ azione di risparmio  dell’acido ascorbico. I globuli bianchi attivati dalla vit C aiuteranno l’organismo a rispondere meglio alle infezioni. Proprio per la sua azione antinfiammatoria il Ribes può essere utilizzato in diverse patologie quali acne, prostatite, sinusite, malattie dell’apparato osteosteoscheletrico, respiratorio ecc

2)     antiallergica per le proprietà antistaminiche e di stimolo sulla corteccia surrenale.

domenica 21 aprile 2013

Primavera in arrivo, ovvero allergia in arrivo…


La primavera è in arrivo e con lei i primi disagi legati alla presenza di polline di alberi, erbe e fiori che nei soggetti predisposti possono causare un’allergia definita oculorinite allergica.

Questa è una sindrome stagionale indotta dalla presenza di allergeni inalanti che determinano  una eccesiva produzione di anticorpi IgE cui segue un’iper-reattività delle mucose  respiratorie .

Il periodo di comparsa della sintomatologia deriva dal tipo di allergene a cui si riferisce.

 Nella popolazione mondiale la prevalenza della rinite allergica è stimata tra il 15 ed il 25 per cento, mentre in Italia gli ultimi dati riportano che ne soffre un italiano su sei.

I sintomi di allergia sono in aumento in particolare nell’età infantile.

La rinite allergica infatti, può iniziare a manifestarsi già nel primo anno e mezzo di vita. È quanto emerge da uno studio francese di Herr e Clarisse, comparso su Allergy (2011, 66: 214-21). Dallo studio è emerso che la prevalenza dei sintomi di rinite allergica era del 9,1% e  la storia pregressa di rinite allergica in entrambi i genitori aumentava di due volte il rischio di rinite allergica nel primo  anno e mezzo di vita.

I medicinali omeopatici e/o fitogemmoterapici possono aiutare a controllare la sintomatologia riducendo il ricorso a farmaci antistaminici/cortisonici.

domenica 14 aprile 2013

Rosa canina nelle malattie infiammatorie


Alcuni ricercatori australiani hanno realizzato una meta-analisi  per valutare i risultati dell’azione antiinfiammatoria della rosa canina sull’infiammazione e sull’artrite ottenuti nel corso di 3 studi clinici standardizzati e controllati verso placebo ( 2 anche crossover ).

Tali studi hanno avuto il loro inizio partendo dalla conoscenza che i cinorroidi di rosa canina contengono un particolare tipo di galattolipidi che esercita una specifica azione antiinfiammatoria. E’ stata utilizzata polvere di rosa canina standardizzata per assicurare al massimo la conservazione delle sostanze fitochimiche. Si è evidenziato che tale polvere standardizzata possiede attività antiossidante e antiinfiammatoria e che determina una serie di benefici clinici in patologie come l’osteoartrite, l’artrite reumatoide e malattie infiammatorie intestinali. La meta-analisi dei tre studi clinici ha coinvolto 287 pazienti per un periodo di terapia e di osservazione pari a tre mesi. Si è così evidenziato che il trattamento con polvere standardizzata di rosa canina ha costantemente ridotto i punteggi del dolore e che i pazienti in terapia con rosa canina avevano una probabilità doppia ( verso placebo ) di rispondere al trattamento.

domenica 7 aprile 2013

RICINUS COMMUNIS


Il ricino è una pianta della famiglia dell’Euforbiacee.

L’olio di ricino, già menzionato nei papiri egizi è il lassativo più antico che si conosca.

La tintura madre di Ricinus Communis viene preparata con il seme.

Azione Generale

L’azione generale del rimedio omeopatico si evidenzia sull’apparato gastroenterico e sulla secrezione mammaria .

Indicazioni

-Gastroenterite con nausea intensa e diarrea senza dolore.

Consigliato alla 5CH 5 granuli al ritmo delle scariche .

-Coliche epatiche, discinesia biliare con dolori e tendenza alla diarrea.

Consigliato alla 9CH-15CH  più volte al dì.

-Assenza della montata lattea: consigliato  alla 5CH, 5 granuli tre volte al giorno da assumere in carenza di latte e proseguire anche per lunghi periodi.

-Eccessiva produzione di latte: consigliato alla 30CH 5 granuli per due /tre volte al dì .

Dott.ssa Elena Bosi

Pediatra , Milano