sabato 30 marzo 2013

AUGURI  DI  BUONA PASQUA
dalla Redazione del Blog Amicomeopatia
 

domenica 24 marzo 2013

I DISTURBI DELL’ALLATTAMENTO


 IPOGALATTIA : l'  ipogalattia è l’ insufficiente secrezione di latte. Per questa situazione vi possono essere cause anatomiche (anomalie del capezzolo) o cause generali (parto cesareo, condizioni di debilitazione della donna)oppure cause locali di tipo fisio-patologico(ingorgo mammario, mastite, ragadi).
E' importante ricordare che per favorire la produzione di latte è necessario svuotare con regolarità le mammelle con la suzione del bimbo o con lo svuotamento manuale (tiralatte)se necessario.
Controindicato alternare ai pasti di latte materno pasti di latte artificiale.
Qualora le quantità di latte materno fossero insufficienti, l'aggiunta di latte artificiale dovrà  avvenire solo dopo il pasto di latte materno. 

Salvo che per fattori anatomici, si può favorire un aumento di produzione del latte con l’assunzione di rimedi omeopatici, il più importante è Ricinus Communis .

 Ricinus Communis è utile alla 5CH, 5 granuli per tre volte al dì  da assumere precocemente in carenza di latte e proseguire anche per lunghi periodi.

INGORGO MAMMARIO

Nell'ingorgo mammario è importante svuotare il seno con regolarità e completamente anche aiutandosi con impacchi caldi.
Potranno essere d'aiuto alcuni rimedi omeopatici qui descritti.

Phytolacca Decandra , Il medicinale omeopatico agisce sulla mucosa faringea (faringiti, angine con dolori irradiati dalla base della lingua alle orecchie), sui tessuti osseo, fibroso e muscolare (dolori reumatici fugaci e violenti) e sul tessuto mammario.

In questo caso Phytolacca è utile nell’allattamento doloroso in cui vi sia congestione e tensione mammaria , seni con nodosità dure e dolenti, ragadi del capezzolo.

La diluizione consigliata sarà,  in base ai sintomi, dalla 7 alla 15 CH, 5 granuli per tre/cinque volte al dì.

Ricinus Communis

E’ anche il rimedio di ipergalattia (eccessiva produzione di latte) e di ingorgo con dolore al seno e alle linfo-ghiandole ascellari.

Diluizione consigliata dalla 9 alla 15CH, 5 granuli per tre volte al dì , eventualmente in alternanza con altri rimedi

domenica 17 marzo 2013

Allattamento


L’allattamento umano, materno al seno è sostenuto e prodotto per l’azione di numerosi ormoni che sono in circolazione già durante la gravidanza e che subiscono nette variazioni in occasione del parto e quindi della nascita del bambino. Fra i numerosi ormoni che influenzano il processo della lattazione i due principali sono la prolattina, responsabile della produzione del latte e l’ossitocina della sua emissione. Già al 5° mese di gravidanza il seno è pronto per la produzione del latte e, nell’ultimo periodo, esso può secernere colostro in quantità varia.

Comunque l’emissione più o meno abbondante di colostro non ha niente a che fare con la produzione di latte.

Dopo il parto madre e figlio non devono essere separati per instaurare subito un primo contatto extrauterino e per favorire un immediato approccio al seno. In questo periodo è consigliabile evitare l’introduzione di “ oggetti di disturbo “ tipo succhiotti, biberon, soluzioni glucosate o altro perché potrebbero interferire sull’apprendimento di un’appropriata suzione al capezzolo. La produzione di latte, subito dopo una gravidanza, è fisiologica, per cui il neonato potrà essere sempre nutrito dalla propria mamma ad eccezione dei casi in cui esista la possibilità di trasmissione di virus o batteri altamente  pericolosi ( HIV; Tubercolosi ecc ), o l’assunzione da parte della nutrice di farmaci incompatibili con l’allattamento ( Ciclofosfamida, Bromocriptina ecc ).

Durante questo periodo possono verificarsi complicanze che rendono l’allattamento molto doloroso: ragadi al capezzolo, ingorgo mammario, mastite e quindi diminuire la secrezione del latte.

lunedì 11 marzo 2013

BORAX


È il borato di sodio  o tetraborato di sodio che si presenta come una polvere bianca, inodore, di sapore alcalino, molto solubile in acqua e in glicerina.

La sua prima patogenesi fu eseguita nel 1822 da Shreter, più tardi venne completata da Hahnemann che la pubblicò nel 1831 nel suo trattato sulle malattie croniche.

Il borato di sodio è stato utilizzato, a dosi ponderali, in diverse patologie: gastriti ulcerose, epilessia, contro i depositi di acido urico, e per applicazioni locali nelle stomatiti,  afte, come blando antisettico per sciacqui e gargarismi.

 

Azione generale può essere acuta e cronica

Mucose: cavità orale: irritazione  catarrale bruciante sino all’ulcerazione, afte dolorose che sanguinano mangiando, situate soprattutto nella parte interna delle guance, il lattante frequentemente  non riesce a nutrirsi perché non può succhiare per il dolore, occhi congiuntivite, ciglia appiccicate, intestino diarrea giallastra e muco, uretra dolore prima e durante la minzione, utero e vagina leucorrea densa e biancastra con la sensazione di fuoriuscita di un flusso di acqua calda.

domenica 3 marzo 2013

Dentizione : generalità e medicinali omeopatici


Se si tiene presente il complesso processo di sviluppo e collocazione dei denti all’interno del cavo orale si possono capire e accettare i vari sintomi e problemi che si verificano in questo stadio. Infatti i denti, parzialmente formati durante l’odontogenesi, crescono verticalmente sviluppando le proprie radici per il processo di cementogenesi sino a comparire in arcata e la cresta alveolare che sovrasta i germi dentali si abbassa favorendo la fuoriuscita del dente.

La dentizione primaria o decidua inizia fra il 6°-8° mese e termina con il combaciamento degli antagonisti  e la completa maturazione del dente, essa si compone di 20 denti disposti in numero di 5 per ogni semiarcata.

L’eruzione dei primi denti, per la maggiore parte dei casi, è caratterizzata da alcuni sintomi fastidiosi sia locali ,sia generali che spesso rendono il bambino insopportabile. Fra questi i più comuni sono: irritabilità, sonno disturbato, gengive gonfie ed infiammate, salivazione abbondante, arrossamento della pelle viso ( soprattutto delle guance ), del mento e del collo.

A tali segni si aggiungono frequentemente disturbi gastrointestinali e febbre.