domenica 24 maggio 2015

SIAMO ARRIVATI ALLA PREPARAZIONE DEL PARTO

Prima di parlare del corpo vale la pena di lasciare un po’ di spazio alle emozioni perché:
liberamente tratto dal libro “Diario della gravidanza di Marcella Marcone e Nicoletta Polla Mattiot“ avere un figlio resta una scelta definitiva, l’unica rimasta in un panorama di opzioni sempre reversibili.
Le nostre vite sono, rispetto a due generazioni fa, più versatili, provvisorie, varie, affollate e flessibili.
Partorire resta forse l’unica dimensione  del  “per sempre” che resta immutabile nel tempo.
La metamorfosi   fisica è segno del mutamento psichico.
 Soltanto che il corpo a termine di gravidanza torna in breve tempo quello di prima, l’identità cambia irreversibilmente con la maternità.  Mai più uno ma due.
Avere un figlio è la resa assoluta, la più incondizionata di un essere ad un altro. Bisogna essere forti, adulti ed ottimisti abbastanza per reggere la sfida della dipendenza.
I cambiamenti psicologici che avvengono nel corso della gravidanza sono reali tanto quelli fisici ma vengono spesso trascurati. Anche se alcuni sono così evidenti da non poter passare inosservati vengono attribuiti in modo generico all’instabilità dell’umore, all’emotività.

domenica 17 maggio 2015

QUANDO ANDARE IN PRONTO SOCCORSO PEDIATRICO

Ogni anno circa 5 milioni di bambini vengono visitati nei Pronto soccorso italiani. Solo nel 10% dei casi si tratta di codici gialli e rossi, ovvero quelli che identificano i casi di reale emergenza e urgenza, mente i codici verdi (le urgenze considerate minori) rappresentano invece il 60-70% degli accessi. "Tra questi ultimi circa la metà può essere considerato un accesso appropriato per la necessità di escludere gravi complicanze e/o evoluzioni della malattia, mentre la restante metà di questi accessi è inappropriato e può creare disservizi che possono ostacolare l’assistenza a chi ne ha veramente bisogno", spiega Antonio Urbino, presidente della Società italiana di emergenza e urgenza pediatrica (Simeup).
Se è vero che tutti sanno cos’è un pronto soccorso, Simeup ricorda anche ciò che non è un pronto soccorso, per scoraggiarne un utilizzo improprio . "Innanzitutto non va confuso con un ambulatorio pediatrico - spiega Urbino - e non sostituisce il pediatra di famiglia che sarebbe bene consultare, se possibile e almeno telefonicamente, prima di recarsi in pronto soccorso. Non è nemmeno un ambulatorio poli-specialistico infatti le visite specialistiche urgenti richieste dal medico curante vanno comunque prenotate al Centro unico prenotazioni (Cup) e di norma non hanno luogo in pronto soccorso, che non è la struttura preposta per approfondire aspetti clinici non urgenti o cronici". Dalla Simeup arrivano anche alcuni suggerimenti utili in situazioni frequenti che possono invece richiedere una visita in pronto soccorso.
1)Febbre
Necessario  in caso di febbre nel lattante con età inferiore a tre mesi se non è stato possibile farlo visitare al curante. Nei bambini più grandi se la febbre è elevata, persistente, risponde poco alla terapia antipiretica e si associa a stato di sofferenza e condizioni generali compromesse. O infine se in presenza di febbre il bambino presenta crisi convulsive soprattutto se di età inferiore ad un anno.

domenica 10 maggio 2015

EMORROIDI IN GRAVIDANZA

Un altro disturbo che può aggravarsi durante la gravidanza è quello legato alle complicanze delle emorroidi. Le ultime sono dilatazioni dei vasi venosi che si trovano intorno al canale anale. L’utero gravido, man mano che il bimbo cresce, tende ad esercitare pressione sulla vena cava, che raccoglie il sangue che torna al cuore dalla parte inferiore del corpo.
Il cambiamento ormonale caratteristico di questo particolare periodo della vita favorisce la stitichezza e il rilassamento delle pareti delle vene. Da qui il peggioramento di tutte le varici che stanno al di sotto della parte bassa della pancia.
Le emorroidi possono recare prurito o complicarsi con fissurazioni e quindi sanguinamenti. Talvolta può crearsi una crisi congestizia, ossia un ingorgo di sangue che reca estremo dolore e fastidio. Talora un dolore vivo ed intenso è causato dal semplice leggero tocco.

domenica 3 maggio 2015

Figli ingestibili e genitori disperati!

“Non sappiamo più cosa fare!” “Le abbiamo provate tutte, ma non cambia niente” “Sembra di avere in casa un piccolo tiranno, o si fa come vuole lui o siamo finiti” “Io lo faccio fuori!”
Genitori affaticati, nervosi e rassegnati: no panic! Niente panico, cari genitori, forse nessuno vi aveva avvisato della fatica che avreste fatto e dei sacrifici a cui sareste dovuti andare incontro, ma ora siamo qui e qualcosa possiamo fare. Non aspettatevi consigli pratici, non è il mio mestiere quello di dare miracolose ricette e facili soluzioni. (Anzi, nel caso le trovaste, fatemelo sapere che mi piacerebbe diventare famoso!). Bando alle ciance, siamo qui per un motivo preciso: stare tendenzialmente bene. Si, perché nei momenti di crisi, come tutti sappiamo, il nostro cervello si blocca e a noi vengono sempre e solo quelle due idee e, per giunta, sbagliate. Ironia della sorte. Cosa possiamo fare allora? Forse una cosa a cui non facciamo troppo caso: essere creativi, pensare, stimolare la mente e stare bene tra noi. Ma non nel momento della crisi, no. In tutto il resto del tempo.