lunedì 27 febbraio 2012

Medicinali omeopatici nell'otite acuta

Per scegliere il medicinale più adeguato ci affideremo alla semeiotica omeopatica ovvero ricercheremo la causalità ( infezioni batteriche o virali, la dentizione o un colpo di freddo)e segni e sintomi come l'ipoacusia, la febbre più o meno elevata, le caratteristiche del dolore.
Fondamentali sono le   caratteristiche della membrana timpanica all’esame otoscopico, essa  potrà apparire rosso acceso oppure rosso scuro o ancora giallastra oppure opacata o  gonfia e bombata con  presenza di essudato.      

Capsicum annuum
Questo medicinale deriva dal regno vegetale e precisamente da una pianta della famiglia delle solanacee: il peperoncino. La sua azione generale si svolge a livello della mucosa dell'orecchio. Il dolore tipico per cui è indicato Capiscum è come un colpo di pugnale, bruciante, improvviso.
Peggiora col freddo e migliora col caldo tranne il bruciore locale. La posologia più idonea per trattare un'otalgia con queste caratteristiche e' una bassa diluizione 5-7 CH tre granuli ogni  15/30 minuti a seconda dell'intensità del dolore.Spesso in associazione a belladonna oppure a ferrum phosphoricum

Aconitum napellus
Aconitum e' indicato quando ci troviamo di fronte a un dolore insorto sopratutto nelle ore notturne acutissimo in seguito a un colpo di freddo secco.
Può esserci febbre, il bambino è agitato e spaventato.
Sarà utile una media diluizione 9 CH 3 granuli ogni ora fino a miglioramento

domenica 19 febbraio 2012

L’ otite acuta

L’otite acuta  è un processo infiammatorio che può interessare l'orecchio medio o esterno ed è provocato generalmente da un agente infettivo virale o batterico proveniente dal rinofaringe.
Possiamo distinguere tre tipi di otite:

§ Otite congestizia
§ Otite catarrale
§ Otite purulenta

Otite congestizia: è caratterizzata dall'aspetto infiammatorio. Inizia con la comparsa di un dolore molto intenso con associata febbre più o meno elevata.

Otite catarrale: è secondaria a un processo infiammatorio rinofaringeo che si propaga verso la cassa timpanica attraverso la tromba di Eustachio. La tromba è infiammata e congesta con formazione di essudato mucoso che rimane intrappolato. Più che un dolore acuto, potrà ritrovarsi la sensazione di orecchio tappato con diminuzione dell'udito.


Otite purulenta: si definisce tale quando si deposita una raccolta purulenta nella cassa timpanica provocando distensione dolorosa della membrana timpanica che può evocare intenso dolore fino alla perforazione del timpano stesso.

I medicinali di otite
§ Capsicum annuum
§ Aconitum
§ Chamomilla
§ Belladonna
§ Arsenicum album
§ Ferrum phosphoricum
§ Kalium muriaticum
§ Hepar sulfur

Dott.Alessandra Albisetti, Pediatra Milano

domenica 12 febbraio 2012

Oligoterapia

  
L’oligoterapia è un metodo terapeutico che si basa soprattutto  sull’utilizzo, a dosi deboli, di oligoelementi ma anche di elementi plastici (Zolfo, Fosforo ecc ) o di elementi maggiori (Magnesio, Potassio ecc ).

Gli Oligoelementi  sono elementi minerali presenti nel corpo umano a una concentrazione inferiore a 0,01%. Essi possono essere essenziali quindi indispensabili nella chimica dell’organismo vivente o non essenziali.
L’Oligoterapia  non è una metodica unitaria infatti ne esistono tre indirizzi.

Catalitica: L’impiego degli oligoelementi a scopo terapeutico fu definito dal medico francese J. Menetrier (1930) partendo dai lavori di J.U. Sutter e di G. Bertrand (1894) ). Quest’ultimo mise in evidenza la funzione fondamentale svolta dagli oligoelementi come biocatalizzatori nella biologia animale e vegetale in un’epoca in cui le conoscenze scientifiche erano ben lontane dal potere provare il serio fondamento di tale affermazione. L’oligoterapia catalitica si basa sull’impiego degli oligoelementi sfruttandone la loro azione catalitica. Essi infatti permettono a una reazione di avere luogo con un minore dispendio di tempo ed energia senza subire modificazioni da questa stessa reazione. Un eventuale blocco di una via metabolica enzimatica, per situazioni carenziali, di uno o più oligoelementi, determina rallentamenti e blocchi su altre vie che clinicamente si manifestano come alterazioni inizialmente funzionali quindi come vere lesioni organiche.

domenica 5 febbraio 2012

Convalescenza

Passata la settimana di febbre e dolori muscolari diffusi , ciò che solitamente ne consegue è uno sensazione di debolezza generale che rende difficile anche la normali attività quotidiane .
Per favorire il ripristino delle nostre energie ci  vengono in aiuto le terapie omeopatiche, l’oligoterapia e  la fitoterapia .

OMEOPATIA PER LA CONVALESCENZA
SULFUR IODATUM(Ioduro di zolfo)
E’ utile nei soggetti magri,  che si affaticano facilmente, spesso soggetti a infezioni respiratorie con ingrossamento delle linfoghiandole sottomandibolari e del collo.Svolge un’azione decongestionante e antinfiammatoria dopo le infezioni acute (anche nelle malattie infettive  come la varicella). Particolarmente indicato nel bambino e nel soggetto giovane.
Consigliato alla 15CH  5 granuli per due volte al dì fino a miglioramento della condizioni generali .
CHINA RUBRA(Famiglia delle Rubiacee)
Indicata nei postumi di febbre prolungata  e debilitante, accompagnata a forte perdita di liquidi(sudorazione, vomito, diarrea, emorragie etc.).Favorisce la risoluzione di stati post-influenzali in cui il malato è irritabile, molto stanco e ipersensibile a tutto.
Consigliato alla 9CH 5 granuli per tre volte al dì fino a miglioramento.
KALIUM PHOSPHORICUM (Fosfato dipotassico)
Indicato nei soggetti longilinei e magri spesso sensibili ad esaurimento fisico e intellettuale  soggetti a cefalee. Nella convalescenza di questi soggetti prevale la stanchezza generale, la cefalea , l’ipersensibilità al rumore e a tutti gli stimoli, l’insonnia.
Consigliato alla 15CH 5 granuli per due volte al dì per almeno una settimana.
OLIGOTERAPIA PER LA CONVALESCENZA 
Nella convalescenza  prolungata con stanchezza  importante e  inappetenza  è indicato il complesso biocatalizzatore RAME-ORO-ARGENTO  in fiale o soluzione. Da utilizzare  al mattino prima di colazione: una fiala/2ml per almeno una settimana, indi a giorni alterni fino a miglioramento soggettivo.