venerdì 25 settembre 2015

OMEOPATIA NEL PARTO CESAREO?

In alcune situazioni è necessario il ricorso ad un taglio cesareo. Viene detto ELETTIVO quando l' intervento viene organizzato già nel corso della gravidanza, quando si evidenziano situazioni che rendono rischioso, se non impossibile, un parto naturale. La presentazione podalica è la causa più frequente. Poi la placenta previa quando il suo inserimento sulla parete uterina è così vicina al collo dell'utero da rendere impossibile la dilatazione senza creare un distacco della placenta stessa con grave rischio per la salute della madre e del nascituro.
Altre volte la decisione di eseguire un cesareo viene presa nel corso del travaglio di parto, quando esiste una DISTOCIA cervicale, cioè una rigidità del collo dell'utero che ne impedisce la dilatazione completa, o quando esiste una cattiva ossigenazione e quindi una sofferenza del feto. In quest'ultima situazione, oltre alla fatica della parte di travaglio già percorsa, la gestante è provata anche dalla preoccupazione per un evento imprevisto. 
Numerosi medicinali omeopatici possono essere utili in caso di parto cesareo:
- Arnica 200 CH, un tubo dose appena possibile, risulta utile nell’alleviare il trauma sia fisico che psichico. Assumerlo la mattina o poco prima dell'intervento o al più tardi al risveglio. 
- Gelsemium 30 CH, può essere utile quando l'ansia rende difficile qualsiasi cosa. Assumerne 3 granuli ogni due o tre ore. Consigliabile  portarselo dietro in ospedale per il travaglio.
- In caso di cesareo elettivo assumere anche una dose di Phosphorus 9 CH 4 o 5 giorni prima dell'intervento. Utile per ridurre i sanguinamenti per coloro che ne sono predisposti e per aiutare il fegato a smaltire i farmaci .

- Subito dopo l' intervento assumere per qualche giorno China Rubra 7 CH e Staphysagria 9 CH 4 granuli due volte al dì per ciascuno. Per favorire il recupero dell'anemia e la cicatrizzazione della ferita chirurgica. 
Ricordiamo che tutti i medicinali vanno assunti lontano dai cibi e, meglio ancora,  diluiti in acqua agitando la soluzione preventivamente .

DR. GABRIELLA MAGGI  - 
Specialista in: OSTETRICIA E GINECOLOGIA & ENDOCRINOLOGIA   SPERIMENTALE & OMEOPATA 
MILANO 

domenica 20 settembre 2015

Mirtilli per combattere la parodontite

Con l’avanzare dell’età  iniziano a comparire  problemi ai denti e in particolare alle gengive. Il diminuire delle difese immunitarie, comporta infatti una  crescita di batteri opportunisti che si localizzano  sui denti e sulle gengive.
Questi batteri formano una placca di tartaro che determina una infiammazione permanente : gengive rosse e dolorose, sanguinanti e distruzione del tessuto di sostegno che, a lungo andare, può portare alla caduta dei denti.
Per queste malattie delle gengive (parodontite, gengiviti ) i medici prescrivono spesso antibiotici o disinfettanti locali per distruggere i batteri.
Attualmente , dei ricercatori dell’Università di Laval , in Canada , hanno scoperto una nuova terapia a base di mirtillo per proteggere i denti e le gengive [1]  .

domenica 13 settembre 2015

COME USARE I MEDICINALI OMEOPATICI NELLE MALATTIE ACUTE




Vogliamo dare alcune indicazioni per chi utilizza l’Omeopatia Pluralista , ovvero più  medicinali omeopatici, se la situazione lo richiede , nella giornata.

Salvo diverse indicazioni da parte del proprio omeopata, è possibile mantenere la cura preventiva di base , se questo consisteva in prodotti fitogemmoterapici (Ribes,Rosa Canina ecc.), isopatici (Sanum ), oligoterapici (Manganese, Rame ecc.) . Il Rimedio  Omeopatico di fondo, solitamente consigliato una volta alla settimana può essere mantenuto.
Il medicinale omeopatico consigliato per contenere la febbre (Belladonna 9CH/15 CH , Aconitum ecc.) può essere assunto anche se è necessario utizzare il farmaco antifebbre (paracetamolo, sconsigliato ibuprofene) distanziando almeno mezz’ora i due .
Il farmaco antifebbre (Tachiprina ) va dato solo se la temperatura elevata lo richiede (infatti non cura la malattia in atto ma serve solo per evitare che la febbre troppo elevata possa essere pericolosa (in particolare nei bambini piccoli).
Ricordare che la febbre serve per BRUCIARE i virus e i batteri, quindi  bisogna avere pazienza che ciò avvenga , ovvero non avere fretta che la febbre si abbassi subito e definitivamente …

domenica 6 settembre 2015

STRESS DA RIENTRO : E SE NON ESISTESSE ?

Parlare di come curare lo stress è molto di moda, soprattutto tra gli psicologi che scrivono su blog. Con una semplice ricerca on line potrete trovare centinaia di articoli in cui psicologi o presunti tali vi propinano i rimedi più efficaci per affrontare un nuovo anno di lavoro, di fatica, di sacrifici, con capi tirannici, colleghi sclerati e figli impossibili. Mi sono sempre chiesto quanto riuscissero a dare quello che a parole promettono, ma ancora non ho capito se funzionano. E allora eccomi qui, cari lettori, a scrivervi di stress da rientro. Si, perché mi chiedo: ma esiste veramente?
Lasciandomi interrogare dalla riflessione di uno dei più grandi studiosi della nostra società, il sociologo polacco Zygmunt Bauman, mi è venuto qualche dubbio. Viviamo in un momento storico in cui il tempo è compresso: tutto deve stare dentro all’attimo presente. Non servono passato e futuro, non c’è continuità, tutto deve essere consumato ora. Devo stare bene ora, non domani e non ieri. Devo comunicare tutto ora, non posso aspettare o rimandare. Devo essere felice ora, devo avere un buono stipendio ora, i miei figli devono andare bene a scuola ora, devo coltivare i miei hobby ora, devo uscire con gli amici ora… La compressione è necessaria a vendere la maggior quantità possibile di oggetti consumabili all’uomo (abbonamenti in palestra, universitari per le ripetizioni, giornate alle terme per rilassarsi, smartphone sempre più social) ma soprattutto tiene noi uomini-consumatori perennemente concentrati sulle possibilità di acquisto del qui ed ora.