giovedì 24 dicembre 2015

BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO

La Redazione del Blog augura a tutti i suoi lettori un Natale di serenità e un promettente Anno Nuovo !




                                                                     


                                                                   Arrivederci  nel 2016 !

lunedì 21 dicembre 2015

VACCINI , ULTIMO ALLARME : TROPPI, NESSUNO LI FARA’ PIU’

Dalla Varicella alla Polmonite, è scontro sulle novità del piano nazionale . I Medici: Adottati tutti quelli sul mercato, così si confondono le famiglie.
Troppi vaccini nuovi. Bisognerebbe piuttosto raggiungere una copertura decente per quelli esistenti. La strategia del nuovo piano vaccinale 2016-2018, con tutti i suoi “nuovi ingressi”, sta facendo aprire diverse crepe. E non fra le mamme nemiche della siringa sempre e comunque. Ma tra i medici e gli esperti di sanità pubblica, che temono un ulteriore riduzione dei bambini immunizzati per le malattie più gravi. Tra questi il Dott. Maurizio Bonati, responsabile del Dipartimento di salute pubblica dell’Istituto Mario Negri che si chiede dove sia la strategia.

martedì 15 dicembre 2015

ATTENTATI, TERRORE E VITA


“Non esiste un bambino senza la madre” diceva Winnicott anni fa, che tradotto sarebbe “nessuno di noi può vivere senza relazioni autentiche con altre persone”. Vi chiederete, cari lettori, cosa c’entri questo con il terrorismo, gli attentati e i fanatici fondamentalisti che uccidono persone innocenti. E soprattutto perché questo articolo in un blog che parla di salute, fisica e psicologica.
Non è mio intento esporre opinioni personali circa i terribili avvenimenti che hanno scosso il mondo, gli attentati che quasi quotidianamente avvengono vicino e lontano da noi, quelli di cui la stampa parla e quelli che nessuno conosce. Vorrei, invece, riflettere con voi sul rischio che la diffusione della paura porta con sé, un rischio che tocca tutti in prima persona: il dramma della solitudine. Tutti ci rendiamo conto di quanto sia difficile nella nostra società creare e mantenere relazioni: tempi limitati, usi e costumi consumistici e individualistici, i mezzi di comunicazione che sempre più ci “avvicinano” ai lontani e ci allontanano dai vicini.
All’indomani dei vergognosi attentati di Parigi tutti siamo rimasti scossi. Ognuno di noi avrà pensato di non essere al sicuro, di essere nel mirino di qualcuno o di qualcosa di troppo grande. Ma questa naturale paura rischia di farci cadere in due trappole altrettanto subdole e pericolose: la paranoia e l’indifferenza.

domenica 6 dicembre 2015

Il Vischio e le sue proprietà terapeutiche

Il vischio è una pianta ornamentale che nelle diverse culture, soprattutto del centro Europa, ha assunto un significato benaugurante. Basti pensare alle composizioni con il vischio che vengono appese alla porta d’ingresso nel periodo natalizio.
Il suo uso terapeutico risale alla tradizione fitoterapica europea nella quale l’estratto alcolico è stato ampiamente utilizzato come anti-ipertensivo, spesso in associazione con gli estratti di aglio e di biancospino. Sono state ormai abbandonate le indicazioni terapeutiche dell’estratto alcolico nell’epilessia e nell’asma bronchiale.
 Il vischio (Viscum album, L. 1753) è una pianta cespugliosa che appartiene alla famiglia delle Viscaceae o Santalaceae secondo la classificazione APG. E’ una pianta particolare semiparassita che non danneggia l’ospite ma lo utilizza per approvvigionarsi di sostanze nutritive. E’ in grado di sviluppare la fotosintesi clorofilliana, infatti possiede delle piccole foglie verdi, ma invece di radicarsi nel terreno cresce su un’altra pianta; essa non segue un normale ritmo di sviluppo annuale con la sequenza classica, infatti produce un frutto sotto forma di bacca bianca nel periodo invernale.
Possiede un’altra peculiarità: non ha uno sviluppo verticale, ma bensì circolare ed è caratteristico vedere sulle piante di latifoglia, nel periodo invernale quando sono scomparse le foglie, i cespugli circolari del vischio. Può crescere sia sulle latifoglie sia sulle conifere.
All’inizio del novecento, tra il 1916 e il 1925, Rudolf Steiner, fondatore dell’antroposofia, ebbe l’intuizione, con la collaborazione della dottoressa Ita Wegman, di utilizzare una particolare preparazione di vischio per la terapia dei tumori, studiando la corrispondenza tra i processi patologici neoplastici e i processi di sviluppo di questa pianta.

lunedì 30 novembre 2015

Ancora polemiche sul vaccino anti Papilloma

Non si fermano i dibattiti sulla  possibile comparsa di effetti avversi dopo la somministrazione del vaccino contro il Papilloma virus umano (Hpv). Più di 1.300 ragazze e giovani donne danesi vaccinate per l'Hpv si sono rivolte a cinque centri specializzati nel paese lamentando due tipi di problemi insorti dopo il vaccino: la sindrome dolorosa regionale complessa (Crps), un dolore cronico agli arti, e la sindrome di tachicardia posturale ortostatica (Pots), una condizione in cui la frequenza cardiaca aumenta in modo anomalo al passaggio dalla posizione seduta all'ortostatismo, causando vertigini, sincope, cefalea, dolori al torace e grande stanchezza .

lunedì 23 novembre 2015

LE GEMME PREZIOSE : ROSA CANINA

La Rosa Canina appartiene alla famiglia delle Rosacee e se ne utilizzano le gemme,  che hanno una specifica attività sul sistema reticoloendoteliale .
E’ il gemmoterapico indicato quando si vuole stimolare e ricostituire il sistema immunitario. Ciò è particolarmente utile in età pediatrica,  infatti è molto attivo nelle infiammazioni acute e recidivanti del distretto ORL (rinofaringiti, otiti, tonsilliti). E’ molto ricco di Vitamina C (venti volte più degli agrumi ma molto meno dell’Olivello Spinoso).

domenica 15 novembre 2015

IL PROLASSO (seconda parte)

La rottura dell’integrità del pavimento pelvico rende meno efficace il sostegno degli organi contenuti nella parte bassa del bacino ( la pelvi), creando un prolasso, ossia una discesa verso il basso degli organi stessi.
Si dice ISTEROCELE il prolasso dell’utero nel canale vaginale, URETROCISTOCELE il prolasso della vescica e dell’uretra, ultimo tratto dell’apparato urinario, che si presenta con un “abbassamento” della parete vaginale anteriore. RETTOCELE o prolasso del retto che si presenta come un “ avanzamento” della parete posteriore della vagina. Ciascuna di queste situazioni può avere diversi gradi di gravità e possono convivere i diversi tipi di prolasso.

domenica 8 novembre 2015

IL WEB DEI RAGAZZI

Cari lettori, vorrei in questo articolo parlare di un tema veramente attuale ma proprio per questo spesso ritenuto un'ovvietà, col rischio di prenderlo poco sul serio: il mondo on line, il web dei ragazzi. Chi non conosce Facebook, Instagram, Twitter, Whatsapp? E, soprattutto, chi non li usa quotidianamente o, almeno, ne sente costantemente parlare? Ma come siamo messi con Snapchat, Ask.fm, Tumblr, Pinterest, Kikmessanger? Maluccio, vero?!
Ecco, questi e molti altri sono le piattaforme digitali di vario tipo (chat, social network, siti) che i nostri figli fin da giovanissimi conoscono e usano. Noi adulti, in particolare genitori, in questo campo possiamo sentirci persi: chi non ha mai pensato che suo figlio dodicenne fosse di gran lunga più esperto di lui nel mondo digitale? Chi non ha mai detto almeno una volta "Ne sanno più di me, come faccio a controllare quello che fanno?".

lunedì 2 novembre 2015

LE GEMME PREZIOSE : RIBES NIGRUM

Il suo nome comune è “Ribes Nero“  e appartiene alla famiglia delle Saxifragacee
Si utilizzano i giovani getti (gemme ) e la sua azione terapeutica è rivolta alla corteccia surrenale.
Il gemmoterapico deriva dalla macerazione delle gemme  fresche ed ha una azione antinfiammatoria e antiallergica. L’azione antinfiammatoria è conseguenza della stimolazione diretta sulla corteccia surrenale (azione cortison-like)che induce un aumento del cortisolo nel sangue senza avere gli effetti collaterali dei cortisonici anche se può aumentare lievemente i valori della pressione arteriosa.
La sua azione cortisonosimile  rende Ribes Nigrum gemme molto utile nelle sindromi allergiche come oculorinite e patologie asmatiche.

domenica 25 ottobre 2015

LA RIABILITAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO(prima parte )

Il pavimento pelvico, rappresenta una  parte importante del nostro corpo che per la maggior parte delle persone rimane pressoché misconosciuta finché non si manifestano alcuni disturbi ad esso associati.
Svolge un ruolo estremamente importante per la nostra vita riproduttiva, di escrezione e di relazione.
Il pavimento pelvico è una sorta di diaframma,  che separa  vescica, vagina, utero, colon retto  dal mondo esterno costituito da pelle, mucose e apparato riproduttivo esterno.
Il pavimento pelvico è costituito da tessuto connettivo di sostegno, legamenti, tendini, da muscolatura liscia involontaria ma soprattutto da una grande percentuale  di tessuto muscolare capace di contrarsi e rilasciarsi in modo volontario. Ed è proprio sulla capacità del soggetto di attivare le contrazioni muscolari ed il rilasciamento che si basa la preparazione, la prevenzione e la cura di molte disfunzioni che affliggono alcune donne dopo il parto  e ancor più dopo una certa età.

lunedì 19 ottobre 2015

LE GEMME PREZIOSE : VACCINIUM VITIS IDAEA

Il suo nome comune è “Mirtillo Rosso “  e appartiene alla famiglia delle Ericacee.
Si utilizzano i giovani getti (gemme ) e la sua azione terapeutica è rivolta all’apparato intestinale , all’apparato urinario e all’apparato genitale femminile .
Sull’intestino esercita  una azione regolarizzante sulla motilità intestinale essendo utile sia in caso di stitichezza che di diarrea.
Le sue indicazioni sono  anche in caso di colite con alterazione della flora intestinale (disbiosi) accompagnata a meteorismo (gas intestinali eccessivi).

domenica 11 ottobre 2015

NUTRIZIONE PALEOLITICA ?


Secondo uno studio appena pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition la cosiddetta nutrizione paleolitica migliora i fattori di rischio per la sindrome metabolica più di altri interventi dietetici. «E' bene ricordare che oltre il 70 per cento dell'attuale alimentazione si basa su cibi che non erano disponibili per gli uomini preagricoli dell'era paleolitica, tra cui latticini, cereali, prodotti alimentari industriali, alcol, zuccheri e oli vegetali raffinati» esordisce Eric Manheimer della Bahrein Branch of Cochrane di Awali in Bahrein, primo autore dell'articolo.

domenica 4 ottobre 2015

I capricci dei bambini: comprensione e azione

“NO, non voglio!” “Questo gioco è mio, lo voglio io e ci gioco solo io” “Adesso BASTA, andiamo, smettila di fare i capricci!”
I capricci sono qualcosa che riguarda tutti i bambini e quindi tutti i genitori. Ogni genitore, di fronte al figlio che urla, piange, si butta per terra, tira i giochi contro suo fratello vorrebbe fare qualcosa ma spesso non ci riesce, sembra che nessuna azione riesca a modificare la situazione. Ci troviamo spesso disarmati, ripetiamo gli stessi schemi e ci accorgiamo, ogni volta, che non otteniamo nulla. Ma questo non perché siamo incapaci, è piuttosto una questione di alternative. Proviamo a capirci qualcosa.

venerdì 25 settembre 2015

OMEOPATIA NEL PARTO CESAREO?

In alcune situazioni è necessario il ricorso ad un taglio cesareo. Viene detto ELETTIVO quando l' intervento viene organizzato già nel corso della gravidanza, quando si evidenziano situazioni che rendono rischioso, se non impossibile, un parto naturale. La presentazione podalica è la causa più frequente. Poi la placenta previa quando il suo inserimento sulla parete uterina è così vicina al collo dell'utero da rendere impossibile la dilatazione senza creare un distacco della placenta stessa con grave rischio per la salute della madre e del nascituro.
Altre volte la decisione di eseguire un cesareo viene presa nel corso del travaglio di parto, quando esiste una DISTOCIA cervicale, cioè una rigidità del collo dell'utero che ne impedisce la dilatazione completa, o quando esiste una cattiva ossigenazione e quindi una sofferenza del feto. In quest'ultima situazione, oltre alla fatica della parte di travaglio già percorsa, la gestante è provata anche dalla preoccupazione per un evento imprevisto. 
Numerosi medicinali omeopatici possono essere utili in caso di parto cesareo:
- Arnica 200 CH, un tubo dose appena possibile, risulta utile nell’alleviare il trauma sia fisico che psichico. Assumerlo la mattina o poco prima dell'intervento o al più tardi al risveglio. 
- Gelsemium 30 CH, può essere utile quando l'ansia rende difficile qualsiasi cosa. Assumerne 3 granuli ogni due o tre ore. Consigliabile  portarselo dietro in ospedale per il travaglio.
- In caso di cesareo elettivo assumere anche una dose di Phosphorus 9 CH 4 o 5 giorni prima dell'intervento. Utile per ridurre i sanguinamenti per coloro che ne sono predisposti e per aiutare il fegato a smaltire i farmaci .

- Subito dopo l' intervento assumere per qualche giorno China Rubra 7 CH e Staphysagria 9 CH 4 granuli due volte al dì per ciascuno. Per favorire il recupero dell'anemia e la cicatrizzazione della ferita chirurgica. 
Ricordiamo che tutti i medicinali vanno assunti lontano dai cibi e, meglio ancora,  diluiti in acqua agitando la soluzione preventivamente .

DR. GABRIELLA MAGGI  - 
Specialista in: OSTETRICIA E GINECOLOGIA & ENDOCRINOLOGIA   SPERIMENTALE & OMEOPATA 
MILANO 

domenica 20 settembre 2015

Mirtilli per combattere la parodontite

Con l’avanzare dell’età  iniziano a comparire  problemi ai denti e in particolare alle gengive. Il diminuire delle difese immunitarie, comporta infatti una  crescita di batteri opportunisti che si localizzano  sui denti e sulle gengive.
Questi batteri formano una placca di tartaro che determina una infiammazione permanente : gengive rosse e dolorose, sanguinanti e distruzione del tessuto di sostegno che, a lungo andare, può portare alla caduta dei denti.
Per queste malattie delle gengive (parodontite, gengiviti ) i medici prescrivono spesso antibiotici o disinfettanti locali per distruggere i batteri.
Attualmente , dei ricercatori dell’Università di Laval , in Canada , hanno scoperto una nuova terapia a base di mirtillo per proteggere i denti e le gengive [1]  .

domenica 13 settembre 2015

COME USARE I MEDICINALI OMEOPATICI NELLE MALATTIE ACUTE




Vogliamo dare alcune indicazioni per chi utilizza l’Omeopatia Pluralista , ovvero più  medicinali omeopatici, se la situazione lo richiede , nella giornata.

Salvo diverse indicazioni da parte del proprio omeopata, è possibile mantenere la cura preventiva di base , se questo consisteva in prodotti fitogemmoterapici (Ribes,Rosa Canina ecc.), isopatici (Sanum ), oligoterapici (Manganese, Rame ecc.) . Il Rimedio  Omeopatico di fondo, solitamente consigliato una volta alla settimana può essere mantenuto.
Il medicinale omeopatico consigliato per contenere la febbre (Belladonna 9CH/15 CH , Aconitum ecc.) può essere assunto anche se è necessario utizzare il farmaco antifebbre (paracetamolo, sconsigliato ibuprofene) distanziando almeno mezz’ora i due .
Il farmaco antifebbre (Tachiprina ) va dato solo se la temperatura elevata lo richiede (infatti non cura la malattia in atto ma serve solo per evitare che la febbre troppo elevata possa essere pericolosa (in particolare nei bambini piccoli).
Ricordare che la febbre serve per BRUCIARE i virus e i batteri, quindi  bisogna avere pazienza che ciò avvenga , ovvero non avere fretta che la febbre si abbassi subito e definitivamente …

domenica 6 settembre 2015

STRESS DA RIENTRO : E SE NON ESISTESSE ?

Parlare di come curare lo stress è molto di moda, soprattutto tra gli psicologi che scrivono su blog. Con una semplice ricerca on line potrete trovare centinaia di articoli in cui psicologi o presunti tali vi propinano i rimedi più efficaci per affrontare un nuovo anno di lavoro, di fatica, di sacrifici, con capi tirannici, colleghi sclerati e figli impossibili. Mi sono sempre chiesto quanto riuscissero a dare quello che a parole promettono, ma ancora non ho capito se funzionano. E allora eccomi qui, cari lettori, a scrivervi di stress da rientro. Si, perché mi chiedo: ma esiste veramente?
Lasciandomi interrogare dalla riflessione di uno dei più grandi studiosi della nostra società, il sociologo polacco Zygmunt Bauman, mi è venuto qualche dubbio. Viviamo in un momento storico in cui il tempo è compresso: tutto deve stare dentro all’attimo presente. Non servono passato e futuro, non c’è continuità, tutto deve essere consumato ora. Devo stare bene ora, non domani e non ieri. Devo comunicare tutto ora, non posso aspettare o rimandare. Devo essere felice ora, devo avere un buono stipendio ora, i miei figli devono andare bene a scuola ora, devo coltivare i miei hobby ora, devo uscire con gli amici ora… La compressione è necessaria a vendere la maggior quantità possibile di oggetti consumabili all’uomo (abbonamenti in palestra, universitari per le ripetizioni, giornate alle terme per rilassarsi, smartphone sempre più social) ma soprattutto tiene noi uomini-consumatori perennemente concentrati sulle possibilità di acquisto del qui ed ora.

sabato 25 luglio 2015

Buone Vacanze

 La Redazione del Blog vi augura delle serene e rilassanti vacanze
                          arrivederci a Settembre



sabato 18 luglio 2015

Un’estate positiva

È tempo di vacanze! Nelle nostre città o nei luoghi di villeggiatura ci prepariamo a vivere un’estate che speriamo sia rilassante, una ricarica dopo un anno passato a correre dietro alle mille faccende che ci occupano la vita. Tutti noi “speriamo” in un’estate così, ma ci basta sperare? Credo di no. Forse più che sperare dobbiamo cominciare a “fare” qualcosa per rilassarci, per ricaricarci sul serio. Allora, come sempre, partiamo da noi.
Vi siete mai resi conto che passiamo la maggior parte del nostro tempo a lamentarci? Siamo lì in spiaggia, coi nostri amici, sotto l’ombrellone e… “bella la vita qui, ma fra una settimana siamo di nuovo a casa e ricomincia tutto”; “Uff che stanchezza quest’anno, non puoi capire! sempre a correre, mai un momento di pausa e fra poco tutto ricomincia”; “Ciao Lorenzo come stai? – Mah, stancamente bene”.

domenica 12 luglio 2015

Autismo: uno dei primi sintomi è la percezione superiore dei dettagli da piccoli

Gli autistici sono spesso descritti come “persone che percepiscono il mondo in modo diverso”. Essi tendono a mostrare una percezione superiore dei dettagli. Un esempio sono le rappresentazioni molto accurate di paesaggi urbani disegnate a memoria dall’artista autistico Stephen Wiltshire. L’11 giugno, sulla rivista di Cell Press Current Biology, i ricercatori hanno mostrato che queste differenze nelle capacità percettive sono presenti in una fase molto precoce dell’infanzia, prima della comparsa dei sintomi clinici di autismo.
I ricercatori sostengono che i loro risultati potrebbero spostare il punto di vista degli scienziati suggerendo che i cambiamenti nella percezione sono una caratteristica fondamentale del disturbo.

domenica 5 luglio 2015

LATTE DI CAPRA : UTILE O NO ?

Da alcuni anni sono sempre più numerose le persone che utilizzano latte di capra, mentre è in calo il consumo di latte vaccino. Una  moda o una sostituzione indispensabile alla luce delle patologie emergenti (allergie, ipersensibilità alimentari ecc.).
In questo articolo cercheremo di descriverne le caratteristiche e le indicazioni anche alla luce dei dati scientifici presenti.
Il latte di capra sembra innanzitutto un prodotto sano e sostenibile per l’ambiente infatti le capre occupano meno spazio, utilizzano meno risorse e richiedono meno trattamenti rispetto ai bovini. Inoltre i caseifici raramente si affidano a trattamenti a base di ormoni per aumentare la produzione, inoltre la composizione di questo latte varia a seconda della dieta, della razza, dell’ambiente, della salute dell’animale  e della stagione in cui viene prodotto ( a differenza  del latte  vaccino che è stabile ). Il contenuto proteico medio del latte di capra può essere più alto di quello del latte vaccino ( ma può comunque variare  ampiamente). C’è comunque una netta somiglianza  (85-95%) tra la composizione aminoacidica delle sei principali proteine del latte vaccino e quelle del latte di capra (quindi chi è veramente allergico alle proteine del latte di mucca lo è anche al latte di capra ).

domenica 28 giugno 2015

Omeopatia nel Parto

Scopo della omeopatia nel travaglio di parto è quello di favorire nei limiti del possibile lo svolgersi
naturale delle varie fasi che portano alla nascita.
Ancora una volta è utile ricordare che sarebbe utile somministrare un medicinale di terreno, magari
a cadenza mensile, durante la  gravidanza sulla base di eventuali dati psichici o fisici emersi durante  questo periodo.
ACTAEA RACEMOSA  30 CH  in granuli tre volte la settimana durante l’ultimo mese può essere di aiuto a quelle gestanti che cominciano ad avere paura, a temere per il parto, per la salute del nascituro. Questo stesso medicinale ha anche effetto nel controllare le contrazioni uterine preparatorie che si manifestano nel corso di questo periodo e che la gravida vive ansiosamente nel timore di “non saper riconoscere il manifestarsi del travaglio di parto o non riuscire ad arrivare in ospedale in tempo”.

domenica 21 giugno 2015

Un ospite un po’…ingombrante: l’Helicobacter pylori

Chi non ha lamentato almeno saltuariamente i disturbi tipici della gastrite quali dolore alla bocca dello stomaco, bruciore gastrico, senso di pienezza poco dopo aver cominciato il pasto, aerofagia, acidità, rigurgiti? Spesso questi fastidi sono correlati alle modalità con cui ci alimentiamo sia quantitativamente, perché mangiamo troppo, sia qualitativamente, perché assumiamo troppi alimenti che il nostro sistema digerente fatica a trasformare (latte vaccino e derivati, carboidrati ricchi di glutine, carne rossa, grassi saturi, troppi pomodori e patate…).
Però, negli ultimi decenni, è stato messo in evidenza dai ricercatori un ospite che ci ha accompagnato nella evoluzione della nostra specie, albergando nel nostro stomaco, e che ora è diventato indesiderato perché produce gastrite molto fastidiosa con tutto il corteo di sintomi, sopra citati, rende più lesivo il reflusso gastro-esofageo e può provocare ulcera gastro-duodenale e in casi più rari, per fortuna, un certo tipo di linfoma gastrico, un tumore maligno.
Ma chi è questo ospite, per lungo tempo silenzioso, che si annida nello stomaco del 40% degli italiani, 24 milioni di persone, e che può attivarsi procurando tutti questi guai?
E’ l’Helicobacter pylori. Si tratta di un batterio flagellato (con la coda) che ha la capacità di produrre un enzima che gli permette di sopravvivere e svilupparsi in un ambiente pur così acido come quello dello stomaco, che impedisce la crescita della maggior parte degli altri batteri.

lunedì 15 giugno 2015

Linee guida per la prevenzione e cura del morso di zecca

Ogni anno in primavera-estate un crescente numero di persone richiedono informazioni e cure per essere stati morsi da zecche, infettate da animali selvatici e presenti soprattutto nelle aree boschive pedemontane. Le zecche sono in aumento anche per l’aumentare dei terreni incolti.
Il morso di zecca è indolore e nel 70% dei casi passa inosservato. Se la zecca non è infetta non trasmette alcuna infezione per cui di norma non è consigliato l’uso preventivo dell’antibiotico se non compaiono manifestazioni cliniche.
Ci sono comunque due malattie che possono essere trasmesse dalle zecche comuni in Europa:
La prima è piu rara e comporta il rischio di trasmissione attraverso la zecca del virus TBE che causa un’encefalite, ma per cui esiste un vaccino disponibile per la prevenzione. L’ufficio vaccinazioni dell’ASL e i medici curanti possono fornire le informazioni necessarie.

lunedì 8 giugno 2015

La via dell'abbraccio: i nostri figli adolescenti

Eccoci giunti all'ultima tappa del nostro viaggio. Non che con la fine dell'adolescenza si smetta di essere genitori. Siamo noi che ci fermeremo qui, almeno per ora.
La vita dei nostri figli in adolescenza cambia completamente, nuovi amici, amori romantici e passionali, storie brevi e di consumo, social network e vita digitale, fuga e allontanamento, grandi ribellioni e fragili pianti. Questo è chiaro, lo sanno tutti. Ma il nostro abbraccio, allora, che fine fa? Ecco, già qui le cose diventano un po' più oscure. Ma come ormai sapete, il dubbio e l'oscurità non ci bloccheranno. Fuori la nostra piccola torcia e iniziamo a rischiarare la stanza.
Quel "disgraziato" che prima si faceva sbaciucchiare dalla sua mammina ora mi allontana, non mi vuole più. La cosa più bella che mi dice ora la mia principessa è "per favore papà smettila, sei imbarazzante!".

lunedì 1 giugno 2015

Ibuprofene. Ema: confermate indicazioni della farmacovigilanza: ad alte dosi un piccolo aumento del rischio cardiovascolare

L’ibuprofene è un antidolorifico e anti-infiammatorio che serve a trattare dolore, febbre e infiammazione. La sua azione consiste nel bloccare un enzima chiamato ciclo-ossigenasi, che produce sostanze – prostaglandine – coinvolte nel dolore e nell’infiammazione. La dose consueta per adulti e bambini al di sopra dei 12 anni varia da 200 a 400 milligrammi presi in maniera ripetuta, tre o quattro volte al giorno. In generale, i FANS appartengono ad un gruppo di farmaci associati ad un piccolo aumento del rischio di eventi tromboembolici arteriosi (coaguli di sangue nelle arterie), soprattutto se assunti ad alte dosi e in pazienti con condizioni cardiache o circolatorie alla base di problemi importanti oppure con determinati fattori di rischio cardiovascolare.
Oltre a ciò vanno considerati, tra gli effetti collaterali , anche se rari, gastrite emorragica e insufficienza renale.
E’ comprensibile, quindi , come l’uso di tali farmaci nel bambino vada riservato a situazioni delicate ovvero la sedazione di un dolore importante o una febbre molto elevata che comporti rischio di convulsione.
Purtroppo tali farmaci sono entrati nell’uso routinario in pediatria dove vengono prescritti largamente ( e ingiustamente secondo la sottoscritta) per banali fenomeni infiammatori delle prime vie respiratorie o per tutte le forme febbrili.
La loro grande diffusione è motivata anche dalla rapidità con cui la febbre scende e ciò, per alcuni genitori pochi informati, equivale alla guarigione, in realtà solo apparente..

domenica 24 maggio 2015

SIAMO ARRIVATI ALLA PREPARAZIONE DEL PARTO

Prima di parlare del corpo vale la pena di lasciare un po’ di spazio alle emozioni perché:
liberamente tratto dal libro “Diario della gravidanza di Marcella Marcone e Nicoletta Polla Mattiot“ avere un figlio resta una scelta definitiva, l’unica rimasta in un panorama di opzioni sempre reversibili.
Le nostre vite sono, rispetto a due generazioni fa, più versatili, provvisorie, varie, affollate e flessibili.
Partorire resta forse l’unica dimensione  del  “per sempre” che resta immutabile nel tempo.
La metamorfosi   fisica è segno del mutamento psichico.
 Soltanto che il corpo a termine di gravidanza torna in breve tempo quello di prima, l’identità cambia irreversibilmente con la maternità.  Mai più uno ma due.
Avere un figlio è la resa assoluta, la più incondizionata di un essere ad un altro. Bisogna essere forti, adulti ed ottimisti abbastanza per reggere la sfida della dipendenza.
I cambiamenti psicologici che avvengono nel corso della gravidanza sono reali tanto quelli fisici ma vengono spesso trascurati. Anche se alcuni sono così evidenti da non poter passare inosservati vengono attribuiti in modo generico all’instabilità dell’umore, all’emotività.

domenica 17 maggio 2015

QUANDO ANDARE IN PRONTO SOCCORSO PEDIATRICO

Ogni anno circa 5 milioni di bambini vengono visitati nei Pronto soccorso italiani. Solo nel 10% dei casi si tratta di codici gialli e rossi, ovvero quelli che identificano i casi di reale emergenza e urgenza, mente i codici verdi (le urgenze considerate minori) rappresentano invece il 60-70% degli accessi. "Tra questi ultimi circa la metà può essere considerato un accesso appropriato per la necessità di escludere gravi complicanze e/o evoluzioni della malattia, mentre la restante metà di questi accessi è inappropriato e può creare disservizi che possono ostacolare l’assistenza a chi ne ha veramente bisogno", spiega Antonio Urbino, presidente della Società italiana di emergenza e urgenza pediatrica (Simeup).
Se è vero che tutti sanno cos’è un pronto soccorso, Simeup ricorda anche ciò che non è un pronto soccorso, per scoraggiarne un utilizzo improprio . "Innanzitutto non va confuso con un ambulatorio pediatrico - spiega Urbino - e non sostituisce il pediatra di famiglia che sarebbe bene consultare, se possibile e almeno telefonicamente, prima di recarsi in pronto soccorso. Non è nemmeno un ambulatorio poli-specialistico infatti le visite specialistiche urgenti richieste dal medico curante vanno comunque prenotate al Centro unico prenotazioni (Cup) e di norma non hanno luogo in pronto soccorso, che non è la struttura preposta per approfondire aspetti clinici non urgenti o cronici". Dalla Simeup arrivano anche alcuni suggerimenti utili in situazioni frequenti che possono invece richiedere una visita in pronto soccorso.
1)Febbre
Necessario  in caso di febbre nel lattante con età inferiore a tre mesi se non è stato possibile farlo visitare al curante. Nei bambini più grandi se la febbre è elevata, persistente, risponde poco alla terapia antipiretica e si associa a stato di sofferenza e condizioni generali compromesse. O infine se in presenza di febbre il bambino presenta crisi convulsive soprattutto se di età inferiore ad un anno.

domenica 10 maggio 2015

EMORROIDI IN GRAVIDANZA

Un altro disturbo che può aggravarsi durante la gravidanza è quello legato alle complicanze delle emorroidi. Le ultime sono dilatazioni dei vasi venosi che si trovano intorno al canale anale. L’utero gravido, man mano che il bimbo cresce, tende ad esercitare pressione sulla vena cava, che raccoglie il sangue che torna al cuore dalla parte inferiore del corpo.
Il cambiamento ormonale caratteristico di questo particolare periodo della vita favorisce la stitichezza e il rilassamento delle pareti delle vene. Da qui il peggioramento di tutte le varici che stanno al di sotto della parte bassa della pancia.
Le emorroidi possono recare prurito o complicarsi con fissurazioni e quindi sanguinamenti. Talvolta può crearsi una crisi congestizia, ossia un ingorgo di sangue che reca estremo dolore e fastidio. Talora un dolore vivo ed intenso è causato dal semplice leggero tocco.

domenica 3 maggio 2015

Figli ingestibili e genitori disperati!

“Non sappiamo più cosa fare!” “Le abbiamo provate tutte, ma non cambia niente” “Sembra di avere in casa un piccolo tiranno, o si fa come vuole lui o siamo finiti” “Io lo faccio fuori!”
Genitori affaticati, nervosi e rassegnati: no panic! Niente panico, cari genitori, forse nessuno vi aveva avvisato della fatica che avreste fatto e dei sacrifici a cui sareste dovuti andare incontro, ma ora siamo qui e qualcosa possiamo fare. Non aspettatevi consigli pratici, non è il mio mestiere quello di dare miracolose ricette e facili soluzioni. (Anzi, nel caso le trovaste, fatemelo sapere che mi piacerebbe diventare famoso!). Bando alle ciance, siamo qui per un motivo preciso: stare tendenzialmente bene. Si, perché nei momenti di crisi, come tutti sappiamo, il nostro cervello si blocca e a noi vengono sempre e solo quelle due idee e, per giunta, sbagliate. Ironia della sorte. Cosa possiamo fare allora? Forse una cosa a cui non facciamo troppo caso: essere creativi, pensare, stimolare la mente e stare bene tra noi. Ma non nel momento della crisi, no. In tutto il resto del tempo.

domenica 26 aprile 2015

Autismo e Vitamina D

Secondo la descrizione di un caso clinico appena pubblicata sulla rivista Pediatrics, i sintomi di autismo sono migliorati in un bambino cinese trattato con supplementazione di vitamina D. «Al piccolo, dell'età di 32 mesi, è stato diagnosticato un disturbo dello spettro autistico con basse concentrazioni basali di 25-idrossivitamina D (25 (OH) D), pari a 13 nanogrammi per millilitro (ng/ml)» esordisce Lin Du del Dipartimento di neurologia pediatrica e neuroriabilitazione alla Jilin University di Changchun in Cina, tra gli autori dell'articolo. Alla luce di questi risultati è stato deciso di iniziare una supplementazione con vitamina D3 inizialmente per via intramuscolare e successivamente per bocca. Dopo il secondo mese di terapia,  i genitori del paziente hanno notato significativi miglioramenti comportamentali: il bambino ha iniziato a rispondere al suo nome e a giocare con i suoi giocattoli e a chiedere a mamma e papà di tenerlo in braccio.

lunedì 20 aprile 2015

La via dell’abbraccio: i bambini verso l’adolescenza

"Cari lettori, oggi è una bella giornata di sole e mentre scrivo…anzi no, aspettate: oggi è una di quelle giornate grigie e di pioggia in cui non vorresti mai uscire, che alzarsi dal letto sembra la più grande…anzi no, mi correggo: è notte, una di quelle fredde notti d’inverno con il caldo afoso che ti fa sudare come in una sauna…
No, cari lettori, non siamo impazziti, né io né voi! Oggi voglio parlarvi di una fase della vita dei nostri figli davvero particolare, il momento in cui cambia tutto, in cui ci si trova da un giorno con l’altro completamente diversi: la pubertà. Il corpo in questo periodo la fa davvero da padrone: lui cambia, repentinamente, senza un minimo di preavviso, senza controllo, senza darci alcuna possibilità di immaginarci come e quando finirà di cambiare. Ci ritroviamo diversi, in un corpo che non è più quello di prima, con sensazioni fisiche mai provate, alle prese con un compito estremamente complesso: accettare il cambiamento e progettare tutto in base ai nuovi schemi.
Questo cambiamento epocale avviene tutto all’interno: il corpo è qualcosa di nostro, la mente che deve ripensare al nuovo corpo è nostra, le sensazioni sono nostre, le emozioni sono nostre. Ma tutto questo si ripercuote anche sull’esterno: cambiano i modi di vestirsi, cambiano i pensieri, cambiano i gusti, cambiano gli amici, cambiano i fidanzati. E cambiano anche più volte al giorno. E allora quello che sembrava un pensiero delirante, nelle prime righe dell’articolo, voleva essere un maldestro tentativo di farvi entrare in questo mondo: non ci sono più riferimenti, una stessa giornata può avere contemporaneamente sole e pioggia, caldo e freddo, luce e tenebra. Nello stesso istante. I nostri ragazzi, ma con loro tutta la famiglia, saranno alle prese per parecchio tempo con questo turbinio di sensazioni e di rivoluzioni.

domenica 12 aprile 2015

Primavera, oculorinite allergica e omeopatia

Quante volte alzandoci in una limpida, ventosa e assolata giornata di marzo o di aprile si siamo rincresciuti perché la bella luce splendente, che ravviva l’orizzonte ridondante di montagne, rappresenta anche il segnale che di lì a poco compariranno il bruciore e il prurito agli occhi, le crisi di starnuti e la secrezione nasale inarrestabile e talora anche la tosse secca stizzosa: è la classica sintomatologia dell’allergia ai pollini.

Le allergie sono fra le malattie croniche più frequenti anche se la loro prevalenza è piuttosto variabile e i dati epidemiologici dell’OMS la collocano tra il 10 e il 40% della popolazione, a seconda delle regioni e dei periodi dell’anno. Negli Stati Uniti, l’Istituto di salute nazionale (NIH) e l’Accademia americana delle allergie e dell’asma stimano che più di 35 milioni di persone soffrano di allergie respiratorie, in cui la parte del leone è giocata dai pollini. In Europa, diverse società scientifiche e associazioni dei malati stimano una prevalenza delle riniti allergiche, nel loro complesso, del 10-20%, a seconda delle zone e delle stagioni, con un andamento in crescita negli ultimi anni. I dati italiani riportano una prevalenza che coinvolge il 10-20 % della popolazione.
Ecco perché le belle giornate assolate e ventose di primavera non sono accolte da tutti con lo stesso entusiasmo!

L’oculorinite da pollini è sostenuta da una reazione allergica mediata da speciali anticorpi che si chiamano IgE, specifici per determinati pollini. Queste IgE reagiscono con dei globuli bianchi particolari (basofili) determinando la liberazione, da parte di questi ultimi, di sostanze, soprattutto l’istamina, che inducono i disturbi che tanto infastidiscono i soggetti allergici.
Oggi esistono diverse terapie per gestire questa malattia, non grave ma piuttosto fastidiosa, quali l’immunoterapia specifica, con estratti di allergene, da somministrare per via orale nel tentativo di desensibilizzare il soggetto, e le terapie sintomatiche: gli spray nasali contenenti diversi tipi di cortisonici, gli antiistaminici orali o per via locale (spray e colliri), i colliri decongestionanti…

Non sempre queste terapie riescono a controllare adeguatamente la sintomatologia e presentano comunque delle criticità:
·         gli antiistaminici per via orale possono dare una noiosa sonnolenza
·         gli spray vasocostrittori sono controindicati nei soggetti che soffrono di ipertensione
·         anche l’uso protratto di spray cortisonici è controindicato nell’ipertensione arteriosa e inoltre la somministrazione, per molte settimane, di questo tipo di farmaco può indurre atrofia della mucosa nasale.
Può l’Omeopatia con la sua vasta gamma di medicinali fornire un valido aiuto nella gestione di questa malattia? Certamente, diversi medicinali omeopatici vengono utilizzati applicando il principio di similitudine, cioè somministrando ai pazienti sostanze, in piccole dosi, che generalmente procurano, a dosi molto più concentrate, sintomi simili a quelli allergici che si vogliono controllare.

sabato 4 aprile 2015

AUGURI !!!

La redazione di Amicomeopatia augura ai suoi lettori
Buona Pasqua

domenica 29 marzo 2015

FLUORO : è utile o no ?

Conviene dare le gocce di fluoro ai bambini fin dalla nascita per prevenire la carie, o se ne può fare a meno? E in gravidanza il fluoro serve? Questo è (o meglio era) il dilemma che molte mamme si ponevano da anni.
Personalmente ho sempre sconsigliato il fluoro dalla nascita poiché il preparato agisce solo se il dente è già uscito, infatti le gocce o la compressina andrebbero sciolti lentamente in bocca , lontano da altri cibi per sfruttare adeguatamente l’effetto topico (sulla superficie del dente) .
I pareri comunque sono  stati spesso diversi: c’era chi raccomandava di cominciare in gravidanza e andare avanti con la somministrazione di fluoro per diversi anni (almeno 3), chi sosteneva che fosse sufficiente somministrare il fluoro dalla nascita e chi invece riteneva che non ci fosse nessuna prova che questo supplemento di fluoro evitasse davvero la carie.

domenica 22 marzo 2015

Quando e come usare i medicinali omeopatici per la tosse

La tosse  è uno dei sintomi più frequenti delle affezioni che provocano infiammazione delle vie aeree con variabile produzione di muco, come le sindromi influenzali, le bronchiti, le tracheiti, le laringiti etc. Secondo l’ultima indagine di ANIFA, Associazione Nazionale dell’Industria Farmaceutica dell’Automedicazione, il 25% degli italiani colpito da influenza o da sindromi parainfluenzali dichiara di avvertire la tosse come primo sintomo.
La tosse è in realtà un meccanismo di difesa con cui l’organismo elimina elementi irritanti dalle vie aeree, quali germi, muco, polvere, fumo, corpi estranei, etc. Essa rappresenta, quindi, un'utile reazione naturale, anche se, purtroppo, può generare uno spiacevole “circolo vizioso” soprattutto quando è secca e stizzosa: ogni colpo di tosse, infatti, aggrava l’infiammazione della mucosa respiratoria, irritandola ulteriormente e peggiorando il problema. Inoltre in questi casi, specialmente quando ha andamento notturno, impedisce al paziente di dormire determinando una stato di prostrazione con riduzione di efficienza della risposta immunitaria.

La tosse può essere classificata in modo diverso in funzione della presenza di secrezioni, della modalità di comparsa, della durata del sintomo, della sua aggressività ed intensità. La tosse secca è caratterizzata dall'assenza di secrezioni catarrali, è di solito irritativa e interessa, più spesso, faringe, laringe e trachea. La tosse produttiva, invece, (definita, nel gergo famigliare, anche “grassa”) è caratterizzata dalla presenza di catarro, nei diversi distretti delle vie aeree, che viene espulso con la tosse stessa. Spesso, la tosse produttiva rappresenta la normale evoluzione di una iniziale tosse secca.

domenica 15 marzo 2015

Batteri intestinali e sistema nervoso centrale : una stretta relazione

La rivista Journal of Medicinal Food pubblica una sintesi di tutte le ultime ricerche sull’interazione tra batteri intestinali e sistema nervoso centrale. Poichè  è ormai appurata  l’esistenza di un asse intestino-cervello e di vari meccanismi di interazione, gli scienziati prospettano un futuro dove una serie di malattie saranno curate con diete ‘modifica-microbioma’ e  supplementazione di prebiotici e probiotici.
Leo Galland e colleghi della Foundation for Integrated Medicine di New York, autori del lavoro pubblicato su Journal of Medicinal Food, dopo aver valutato tutte le ultime pubblicazioni in materia, presentano la sintesi di tutte le ultime ricerche sulla relazione tra composizione della flora batterica intestinale e sistema nervoso centrale nell’uomo.

domenica 8 marzo 2015

La via dell’abbraccio: i nostri bambini in età scolare.

Cari lettori, come procede il viaggio? Siamo solo all'inizio, direte voi, come dovrebbe andare? Ma l'inizio è importante, molto importante. Nella tappa precedente abbiamo guardato da vicino il nostro cucciolo in fasce e il suo naturale bisogno di tenerezza: il bambino non ha solo bisogno di vedere soddisfatti i suoi bisogni fisiologici, ha soprattutto bisogno del nostro calore, dei nostri abbracci che lo contengono e della nostra presenza che dà sicurezza e senso alle cose. Ha bisogno di tenerezza: un surplus di amore che solo noi genitori possiamo dare. Non di preoccupazione, nè di perfezione, nè di tecnicismi da professionisti delleducazione.

Lasciamo ora il nostro cucciolo tra le braccia della sua mamma e del suo papà, per passare a guardare il bambino in età scolare. E qui le cose cambiano. I nostri cuccioli diventano degli scolaretti. Me li vedo lì, tutti in fila, con il loro zainetto sulle spalle, pronti a voler imparare tutto.

domenica 1 marzo 2015

CONSIGLI PER LA GRAVIDANZA : IL SECONDO TRIMESTRE

Durante la gravidanza lo scheletro e le sue strutture di sostegno devono modellarsi per far fronte alla nuova situazione. La postura si modifica a seguito della crescita della pancia e possono presentarsi dolori di schiena. Anche la muscolatura dell’addome viene stirata dal crescere dell’utero e questo può causare delle sensazioni come da trauma a livello delle inserzioni dei muscoli addominali lungo la parte bassa dell’arco costale. I legamenti, le strutture che tengono insieme le ossa dello scheletro ed in posizione i visceri, diventano più lassi, meno solidi sotto l’azione degli ormoni. Grazie a questo le ossa che compongono il bacino si distanziano tra loro di qualche millimetro. Ciò è utile per favorire il passaggio del bambino durante il parto ma può essere causa di dolori pubici che si irradiano verso le gambe più frequenti nella seconda parte della gravidanza.
            L’utilizzo di antidolorifici non è del tutto controindicato in gravidanza, ma deve essere prudente e sotto attento controllo medico. Il farmaco più sicuro resta il paracetamolo, che va ssunto alla dose di 1000 mg.
            La prevenzione è importante e si basa sull’attenzione alla postura e sull’eventuale utilizzo di fasce o guaine che sostengono il peso del pancione e la schiena. Il calore locale aiuta a lenire il dolore della regione lombare.
            È importante l’intervento dell’osteopata per correggere le posture ed atttenuare le eccessive trazioni di tendini e muscoli.
            Anche l’omeopatia può essere utile:
            ARNICA 5 CH granuli, il grande medicinale del trauma, è utile per tutti i dolori muscolari che creano sensazioni contusive, come da trauma; 4 granuli 2/3 volte al dì.
            RHUS TOXICODENDRON 7 CH granuli, al dolore è associata la rigidità che rende difficoltoso l’inizio dei movimenti ma che migliora poi muovendosi. Peggiora con la grande stanchezza e con il tempo umido.
            KALIUM CARBONICUM 7 CH granuli, per il dolore soprattutto lombare che peggiora di notte e con il freddo, mentre migliora se seduti o coricati sul duro. È utile soprattutto quando coesistono debolezza ed ansia, distensione gastrica appena mangiato e qualche leggero edema.
            ACTAEA RACEMOSA 7 CH granuli, per dolori vertebrali e paravertebrali, associati a sensazioni di leggera contrazione uterina o dolori similmestruali e timore del parto.

Dr Gabriella Maggi
Specialista in Ostetricia e Ginecologia
Specialista in Endocrinologia Sperimentale . Esperta in Omeopatia
Milano


domenica 15 febbraio 2015

domenica 8 febbraio 2015

La via dell’abbraccio: i nostri bambini nei primi anni di vita.

La via dell’abbraccio: i nostri bambini nei primi anni di vita.
Eccoci, cari lettori, al punto di partenza del nostro viaggio. E da dove partire se non dalla nascita? Capita spesso di pensare alla nascita come ad un evento talmente naturale e quasi ovvio -in fondo, è ad sempre che si nasce così- che ci si dimentica della sua caratteristica più importante. È forse l’evento più sconvolgente della nostra vita. Immaginate di essere all’improvviso, proprio mentre state leggendo queste righe, catapultati fuori dalla vostra stanza e di trovarvi non nel corridoio di casa vostra ma su Marte: niente ossigeno, una gravità che vi fa sembrare di pesare meno della metà (un sogno per tanti di noi!), una temperatura mai sentita prima. È perfino difficile da immaginare! Eppure ogni bambino vive questa esperienza all’inizio della sua vita. È un passaggio “dall’acqua all’aria”, nel vero senso della parola. Il bambino abituato a nuotare dentro la sua mamma, al sicuro, al caldo, con confini precisi e con quel ritmo di sottofondo tanto confortante, si trova in poco tempo in un posto che non è il suo. Prima la sensazione dell’aria sulla pelle, poi i suoni, le voci, la luce e i colori tutti nuovi e, infine, la cosa più sconvolgente: si trova senza il cordone ombelicale che gli ha fornito sangue, alimento e ossigeno tenendolo in vita fino a quel momento. Possiamo immaginare quale senso di smarrimento deve attraversare il suo piccolo corpicino, dalla tesa ai piedi, ammesso che si renda bene conto dove inizi la sua testa e dove finiscano i suoi piedi!

domenica 1 febbraio 2015

La via dell’abbraccio: una strada da percorrere insieme ai nostri figli, di tutte le età. (parte prima )

“Ecco, prendi te per esempio. Tu sei unico” spiegò la mamma “e anche io sono unica, ma se ti abbraccio non sei più solo e nemmeno io sono più sola.”
“Allora abbracciami” disse Ben stringendosi a lei.
La mamma lo tenne stretto a sé. Sentiva il cuore di Ben che batteva. Anche Ben sentiva il cuore della mamma e l’abbracciò forte.
“Adesso non sono solo” pensò mentre l’abbracciava, “adesso non sono solo. Adesso non sono solo.”
“Vedi” gli sussurrò la mamma, “proprio per questo hanno inventato l’abbraccio.”
(da L’abbraccio, di David Grossman, Mondadori)

Chi di noi non ha mai sperimentato la potenza di un abbraccio? Chi non si è mai abbandonato tra le braccia di qualcuno –mamma, papà, amico o partner che sia? Chi non ha mai sperato che l’altro prima o poi si accorgesse del nostro bisogno di essere tenuti tra le braccia?
Vorrei, dalle pagine di questo blog, farvi percorrere una strada che mi piace chiamare “la via dell’abbraccio”: sarà un modo sia per ricordare quanto ci hanno fatto bene gli abbracci nella nostra vita, sia per pensare a quanto bene possano fare i nostri abbracci alle persone a noi care, in modo particolare ai nostri figli. In questa “via” ci fermeremo a guadare come, nei vari momenti della crescita dei nostri figli, il contatto fisico -pur nella necessaria varietà di stile- aiuti noi e loro a stare bene, a sentirci ben voluti. Volutamente non saranno, le mie, parole tecniche o indicazioni rigide di comportamenti giusti o sbagliati da tenere: quando ci si muove nel campo degli affetti, dello stare insieme all’altro, quello che dobbiamo ricercare è la naturalezza, la reciprocità e non la “cosa giusta da fare” che qualche tecnico del mestiere ci suggerisce. Certo, non tutto va bene, soprattutto quando abbiamo a che fare con i bambini, ma mi piacerebbe aprire un dialogo con voi lettori, più che darvi indicazioni asettiche e fuori dalla vostra vita reale. Mi limiterò, ma già è molto, a proporvi spunti di riflessione e di azione che vi permetteranno di stare insieme ai vostri figli in modo soddisfacente, per entrambi.

domenica 25 gennaio 2015

OMEOPATIA NELLA BRONCHIOLITE ACUTA

Nel precedente articolo abbiamo riportato le linee guida relative alla Bronchiolite. Senza nulla togliere a quanto esposto in precedenza , vogliamo descrivere quali sono i rimedi Omeopatici che possono essere utilizzati in accordo con le terapie che sono state precedentemente esposte, considerando che si tratta di una malattia ad eziologia virale.
Le terapie che esporremo sono riservate alle forme iniziali e di media gravità, dove lo stato generale lo consente.
Rammentiamo inoltre che esiste la possibilità di effettuare fisioterapia respiratoria per favorire l’espettorazione (pratica utilizzata frequentemente negli ospedali in Francia per le bronchiliti)

 ANTIMONIUM TARTARICUM.

E’ indicato quando la respirazione è rumorosa e si accompagna a dispnea(mancanza di respiro ) legata all’abbondante quantità di catarro.
La tosse è grassa, non insistente ,  si accompagna a difficoltà nell’espettorare.
Vi è miglioramento della difficoltà respiratoria quando compare l’espettorazione.

Posologia:
Granuli o gocce del medicinale a basse diluizioni (5CH o 7CH ) , frequentemente ripetute per favorire espettorazione 
alte diluizioni (15CH o 30CH ) per riassorbire  le secrezioni.