domenica 30 settembre 2018

Fluoro si o no ?




I pareri sono stati spesso diversi: c’era chi raccomandava di cominciare in gravidanza e andare avanti con la somministrazione di fluoro per diversi anni (almeno 3), chi sosteneva che fosse sufficiente somministrare il fluoro dalla nascita e chi invece riteneva che non ci fosse nessuna prova che questo supplemento di fluoro evitasse davvero la carie.
Oggi abbiamo un documento ufficiale: la nuova versione della “Linea guida nazionale per la promozione della salute orale” pubblicata dal Ministero della Salute (potete scaricare il documento dal nostro sito cliccando qui), in cui si dice chiaramente che:
- non c’è alcuna prova che la somministrazione di fluoro in gravidanza protegga dalla carie i denti del nascituro;

- non c’è nessuna prova che assumere un supplemento di fluoro dei primi anni di vita protegga dalla carie;

- ci sono prove concrete che lavarsi i denti fin dall’eruzione dei primi dentini da latte con un dentifricio arricchito di fluoro riduce l’incidenza della carie.

 
Ma quale dentifricio, e quanto?
La marca non ha importanza, la quantità giusta è questa: “sporcare” appena di dentifricio la superficie dello spazzolino fino a tre anni; dopo ne basta mettere un po’: una pallina grande come un pisello.
E allora stop alle goccioline e alle pasticchine e avanti con dentifricio e spazzolino; senza dimenticare che per avere denti sani e belli per tutta la vita bisogna evitare (o almeno limitare) zucchero, dolci e caramelle.
  
Tratto da : Un Pediatra Per Amico.
 Bimestrale per i genitori  Marzo 2015

lunedì 24 settembre 2018

Sindromi correlate alla Spasmofilia(terza parte)




La sindrome premestruale
Talune sindromi presentano raggruppamenti sintomatologici che le mettono in correlazione alla spasmofilia, con la quale condividono anche alcuni aspetti patogenetici e fisiopatologici. Abbiamo già parlato della disbiosi intestinale , tratteremo ora  la sindrome premestruale, che spesso si manifesta in associazione alla spasmofilia o si pone in  diagnosi differenziale con essa.
 La sindrome premestruale è un’evenienza piuttosto frequente nella popolazione spasmofilica femminile perché è anch’essa sostenuta, almeno in parte, dalla carenza di magnesio, ed è corretta, per quanto concerna la dismenorrea, dall’assunzione di questo ione.

domenica 16 settembre 2018

Terapia della Spasmofilia(seconda parte )





La spasmofilia è una sindrome costituita da quadri clinici complessi e proteiformi, la cui sintomatologia si presenta in raggruppamenti caratteristici ma diversificati nei vari pazienti. I vari quadri sintomatologici hanno però un substrato fisiopatologico che rappresenta un minimo comune denominatore: l’alterazione del metabolismo ionico, che condiziona fortemente la terapia.
Questa situazione peculiare fa sì che la terapia è in parte individualizzata ed approntata su misura per ogni paziente, in relazione alla sua particolare situazione clinica, ma il cardine fondamentale rimane la correzione della carenza di magnesio senza la quale viene a mancare il razionale su cui poi impiantare la terapia individuale.
L’omeopatia offre un buon numero di medicamenti che possono trovare indicazione nel trattamento della spasmofilia perché essa presenta una vasta gamma di quadri clinici che ben si prestano ad una terapia di terreno individualizzata, mirata a risolvere lo squilibrio psicosomatico che caratterizza il paziente spasmofilico.

domenica 9 settembre 2018

IL MAGNESIO E LA SINDROME SPASMOFILICA




Alcune note cliniche sulla spamofilia

La spasmofilia, malgrado sia una sindrome mal definibile sul piano clinico-biologico e non da tutti riconosciuta, rappresenta una patologia sempre più frequente e sempre più studiata, caratterizzata da una sintomatologia proteiforme prevalentemente di tipo funzionale.
Gli studi realizzati negli ultimi decenni hanno fornito gli elementi per correlarla definitivamente allo stress, all’ipereccitabilità neuro-muscolare e all’alterazione del metabolismo di alcuni ioni. Oggi infatti potremmo definirla come:

una sindrome caratterizzata essenzialmente da un insieme di sintomi funzionali legati ad ipereccitabilità neuro-muscolare indotta dalla fatica e dallo stress, attraverso l’alterazione del metabolismo di alcuni ioni, in particolare del magnesio”

Anche se molti sintomi che la caratterizzano appartengono alla sfera comportamentale, il meccanismo sintomatologico è di tipo fisio-patologico e non solo psicologico, elemento che la differenzia nettamente dalle nevrosi come è stato affermato per primo da M. Klotz. Questa condizione morbosa è, in effetti, legata ad un insieme di fattori, alcuni correlati ai modelli di vita e all’ambiente, altri alla predisposizione individuale sia sul piano fisiologico sia sul piano psicologico.
Accanto alla concezione più primitiva della spasmofilia che la considera come la semplice conseguenza di una carenza di magnesio e di calcio, possiamo collocare una visione più complessa ed articolata , riassunta dallo schema seguente.

martedì 4 settembre 2018

VERDURA SEMPLICE CON GRANDI VIRTU’


C'è una verdura molto umile che previene i tumori  ... è la cipolla. Ma attenzione, perché deve essere trattata con cura (vedi sotto).
            Le cipolle sono ricche di composti antitumorali tra cui organosolfuri, quercetina, antocianidine … Le cipolle sono inoltre  una buona fonte di fibre e vitamina C. Studi osservazionali [1] hanno dimostrato che le persone che mangiano molte cipolle (e tutte le verdure della stessa famiglia) hanno un rischio più basso di:
    Tumore  al fegato, esofago e colon
    Tumore al rene
    Tumore  alla laringe
    Tumore al seno, ovarico, all‘endometrio e alla prostata,