domenica 27 gennaio 2013

Terapia omeopatica delle coliche


Cuprum metallicum

È il rame metallico che nella sperimentazione e osservazione clinica mostra di avere azione sopratutto su muscoli ,mucose digestive e pelle. Cuprum è il medicamento di spasmo doloroso che ha inizio e fine bruschi, di singhiozzo e colica addominale nel neonato ipertonico,con dolori violenti che possono essere accompagnati da nausea e vomito, diarrea violenta con scariche improvvise;  i dolori aggravano al minimo contatto e migliorano con le bevande fredde. Utilizzeremo una bassa diluizione 5-7CH 3 granuli 3 volte al giorno o alla comparsa del dolore.

Colocynthis

Medicinale di origine vegetale, è il cetriolo amaro la cui azione si esplica sulla muscolatura liscia e sul sistema nervoso. Il dolore della colica che merita l'uso di questo medicinale è violento, parossistico, talvolta insopportabile con urli che tipicamente migliora con la pressione delle mani sull'addome e flettendo il tronco sul bacino. Può essere associato a diarrea acquosa associata ad emissione di gas.

Posologia consigliata  5-7 CH 3 granuli 3-4 volte al giorno.

domenica 20 gennaio 2013

Coliche gassose del lattante


 

La colica gassosa post prandiale del lattante e' la causa più frequente di dolore a quest' età .
La sua diagnosi giunge dopo aver escluso patologie organiche sia malformative che infettive o di intolleranze alimentari. In genere le coliche insorgono dopo 15 giorni dalla nascita e passano al terzo mese di vita, talvolta al sesto mese. Questa patologia è molto più rara nel lattante allattato al seno rispetto al lattante allattato artificialmente, qualora intervenisse nel piccolo allattato al seno bisogna prendere in considerazione eventuali errori alimentari materni.
Ciclicamente il neonato più predisposto e' quello che sia alimenta spesso e tanto e che si agita durante l'assunzione del biberon.  Spesso si contorce,  piange, urla, contrae le gambe , le flette sull'addome.

domenica 13 gennaio 2013

Sindrome premestruale e intermestruale


Dal gonfiore all'irritabilità, dal mal di testa ai crampi addominali, sono questi i sintomi più frequenti che precedono, in molte donne, la comparsa del ciclo mestruale e che vanno normalmente sotto il nome di PmS (Premenstrual syndrome), cioè sindrome premestruale. I sintomi tendono a manifestarsi con regolarità e ciclicamente qualche giorno prima dell’inizio del flusso e interessano almeno il 40% delle donne, in particolare quelle stressate e di buon livello socioeconomico, ma non solo, visto che ogni donna prova questo disturbo almeno una volta nella vita.

La durata dei sintomi, secondo la letteratura, è in media di 6 giorni con incremento della gravità  nei due giorni precedenti il ciclo

Oltre alla sindrome premestruale, si può riscontrare anche la sindrome intermestruale, che compare invece al momento dell’ovulazione, cioè a metà del ciclo, quando l’ovulazione provoca un dolore pelvico d’intensità variabile, che in certi casi si accompagna a lievi perdite ematiche.

 

Su quelle che possono essere le cause della sindrome premestruale, sono state formulate diverse teorie: iperfollicolinemia (aumentata concentrazione di estrogeni nel sangue) o iperandrogenia (ipersecrezione di ormoni maschili), ma nessuna è stata ancora confermata. Si preferisce quindi ipotizzare che questa sindrome dipenda da uno squilibrio ormonale - un eccesso relativo di estrogeni in rapporto al progesterone - causato o da una produzione insufficiente o da un ritardo della secrezione di progesterone.

La comparsa delle mestruazioni è un complesso sistema di molecole che dipende dalla interazione tra gli ormoni ovarici ed il sistema immunitario, che può quindi avere un ruolo importante nel determinismo della sindrome.

 

 

SINTOMI:

 

Sul piano psichico, le pazienti manifestano spesso nervosismo, irritabilità, insonnia, depressione e alterazioni della libido. Sul piano fisico, sono molto frequenti dolore pelvico, tensione mammaria, irregolarità mestruali, leucorrea abbondante e pesantezza degli arti inferiori. Alcune pazienti lamentano anche cefalea, mal di schiena e dolore alle articolazioni o ai muscoli, ritenzione idrica e aumento di peso periodico. Prima delle mestruazioni alcune donne possono soffrire anche di emorroidi, sintomi digestivi (quali stipsi o diarrea) e urinari, mentre è solo nei casi molto rari e gravi, che la sindrome premestruale può determinare fenomeni allergici, problemi cardiaci e crisi convulsive.

Numerosi studi hanno documentato che alcuni di questi sintomi, se non tutti, sono direttamente correlati a variazioni dei livelli di marcatori dell’infiammazione, ciò equivarrebbe a dire che è una infiammazione locale la diretta responsabile della sintomatologia, anche quella emotiva. In quest’ultimo caso la infiammazione avverrebbe a livello delle cellule della microglia, il sostegno dei neuroni, che sono le cellule responsabili degli impulsi nervosi.

La infiammazione potrebbe essere innescata anche da meccanismi di piccole irregolarità ormonali su un terreno sensibile, ossia una paziente particolarmente sensibile a queste variazioni.

lunedì 7 gennaio 2013

Kalium Sulfuricum


 

In questo articolo analizzeremo Kalium sulfuricum uno dei medicinali omeopatici più indicati nella sindrome rino-sinuso-bronchiale perché agisce sia sulla componente sinusale sia su quella bronchiale. Ma questa volta estenderemo il nostro studio alle caratteristiche generali  e alle indicazioni exta-respiratorie.

Questo medicinale omeopatico è preparato con il solfato di potassio (K2SO4) che si presenta sotto forma di cristalli bianchi solubili in acqua e insolubili nell’alcol.

Appartiene ai dodici sali biochimici tissutali di Schuessler.

La famiglia dei Sali di potassio, usati nella farmacologia omeopatica, è piuttosto numerosa e comprende, oltre a Kalium sulfuricum, anche Kalium arsenicosum (arsenito di potassio), Kalium bichromicum (bromuro di potassio), Kalium bromatum (bromuro di potassio), Kalium carbonicum (carbonato di potassio), Kalium iodatum (ioduro di potassio), Kalium muriaticum (cloruro di potassio), Kalium phosphoricum (Fosfato di potassico).

Kalium sulfuricum  non è stato oggetto di una sperimentazione su soggetti sani,  perciò tutti i dati di cui si dispone sono stati ricavati dalla pratica clinica quotidiana esercitata sui soggetti ammalati.

Ciò che emerge dall’analisi dei casi trattati negli ultimi due secoli è che il quadro clinico suscettibile di trattamento con Kalium sulfuricum è simile a quello di Pulsatilla sia per gli aspetti psicologici sia per quelli fisici. La similitudine fra questi due medicinali potrebbe essere ricondotta alla notevole quantità di solfato di potassio contenuta nel fiore di Pulsatilla.