sabato 28 luglio 2012

Dermatite atopica: rimedi utili


La dermatite atopica può essere efficacemente trattata con l'omeopatia. Per una cura più profonda del paziente e nei casi di dermatite importante è necessario rivolgersi ad un omeopata esperto che sappia prescrivere un'adeguata terapia, utilizzando i medicinali di fondo cui abbiamo già accennato.
È comunque possibile affrontare i sintomi acuti grazie all'ausilio della gemmoterapia e di alcuni rimedi omeopatici che andrò a descrivere.

Nelle fasi iniziali di una dermatite, quando prevale un semplice arrossamento della cute (eritema), il primo farmaco cui pensare è  Apis mellifica. La cute appare rossastra, si ha sensazione di bruciore, spesso migliorata da applicazioni fredde. La pelle può essere infiltrata. Posologia  30 CH 4 granuli al bisogno (se i sintomi dopo una prima somministrazione migliorano per poi riacutizzarsi dopo 1 ora è venuto il momento di ripetere la dose). Ricordiamoci sempre che Apis agisce velocemente, ma ha un'azione terapeutica che dura poco.

Quando la dermatite inizia a progredire  compaiono sulla cute delle vesciole, che si presentano come rilievi non superiori ad una capocchia di spillo contenenti liquido sieroso.  A questo punto dobbiamo sceglere tra alcuni rimedi:
-                     Rhus toxicodendrum
-                     Petroleum
-                     Graphites
Il più usato tra essi, in questo stadio, è sicuramente Rhus, il sommaco velenoso. Le vescicole sono piccole 1-2 mm, contengono liquido chiaro e la cute intorno è infiamma e bruciante. Il prurito è insopportabile e grattarsi non arreca beneficio. Spesso si ha miglioramento con applicazioni di acqua molto calda. Posologia: 9-15 CH 4 granuli al dì sino a miglioramento
Se le vescicole compaiono su cute secca e rugosa, sono associate o seguite da croste e fissurazioni profonde e sanguinanti dobbiamo somministrare Petroleum. Posologia 9 CH 4 granuli per 3 volte al dì. Caratteristica del rimedio è il netto peggioramento con il freddo, in inverno.
Un ultimo rimedio utile in questo stadio (anche se viene usato molto anche per curare lo stadio crostoso) è Graphites. Le vescicole sono piene di liquido che velocemente diventa giallastro e vengono ricoperte da croste umide. La loro localizzazione preferenziale è: : pliche di flessione, retroauricolare,  palpebre, intorno alla bocca, cuoio capelluto,  organi genitali. Il paziente lamenta prurito e bruciore insopportabili che lo costringono a grattarsi sino a scorticarsi. Posologia (mai a basse diluizioni per rischio di peggioramenti): 15-30 CH 4 granuli 1-2 volte al giorno.

Se la cute non è adeguatamente trattata la dermatite può evolvere e dare origine a diversi tipi di lesione. Si possono avere complicanze infettive con la formazione di pustole , in cui il liquido trasparente delle vescicole si infetta diventando opaco. Si possono rompere le vescicole o le pustole , anche in seguito al ripetuto grattamento, e dare origine a croste più o meno infette o a piccole ragadi e ulcere. Spesso questi elementi sono presenti contemporaneamente e i rimedi caratteristici per ognuno di essi vano associati durante la terapia.

sabato 21 luglio 2012

Dermatite Atopica



La dermatite atopica (DA) è una patologia ad eziologia multifattoriale, descritta per la prima volta in letteratura medica circa cento anni fa. È caratterizzata da un quadro infiammatorio cutaneo ad andamento cronico, recidivante, in cui si possono presentare eritema, edema, prurito intenso, essudazione, croste e desquamazione.
La sua prevalenza effettiva non è conosciuta. Appare comunque in progressivo aumento nel corso degli ultimi decenni raggiungendo nei paesi industrializzati il 12 –15% in età pediatrica.
Circa l’80% dei bambini presenta i sintomi  entro il primo anno di vita. Il decorso della malattia è variabile e molto soggettivo, con andamento molto lieve, in alcuni casi, in altri grave e permanente fino alla giovinezza.
La DA esordisce solitamente dopo il secondo mese  di età, con lesioni maculo–papulo eritematose, pruriginose, eventualmente essudanti, localizzate alle guance, fronte e capo, con possibile estensione  al tronco e alla superficie estensoria degli arti.
Con il progredire dell’età, la distribuzione della DA si modifica, localizzandosi interamente sugli arti, in particolare nelle regioni flessorie, risparmiando, solitamente fino ai 4-5 anni, il volto. In tale fase la cute appare molto secca ed il prurito è molto variabile, condizionando spesso lesioni da grattamento e superinfezioni batteriche.
Nel corso dell’adolescenza le lesioni tendono a cronicizzare  e coinvolgono frequentemente viso, collo, parte superiore del tronco e superfici flessorie degli arti.
La DA può essere considerata la prima espressione di Atopia, infatti statisticamente il 50-80% dei  bambini affetti soffriranno nel tempo di  allergie respiratorie ed hanno nel 60-80% dei casi familiari allergici.

Non è sempre possibile, tuttavia, riconoscere il fattore eziologico predominante nell’insorgenza e nelle riacutizzazioni della malattia.
Gli allergeni, che spesso  assumono  un ruolo causale, possono essere di natura alimentare, oppure di tipo inalante o microrganismi capaci di iniziare ed amplificare la risposta allergica a livello cutaneo. Probabili cofattori, nelle riacutizzazioni, sono considerati gli agenti ambientali e irritanti oltre ai disagi psicoemotivi.
Il trattamento della DA si avvale, nell’impossibilità di riconoscere nella maggior parte dei casi un fattore causale unico, di terapie sintomatiche (antistaminici, cortisonici topici e sistemici e di un’attenta igiene locale . Poiché  le  terapie non sono esenti da effetti collaterali, in particolare in età pediatrica è possibile un approccio con una terapia integrata che si avvale di medicinali omeopatici, presidi fito-gemmoterapici  e dieta di eliminazione per brevi periodi.

domenica 15 luglio 2012

La varicella

La varicella è una malattia infettiva, acuta causata da un membro di  virus erpetici.
Essa decorre, per la maggiore parte dei casi, con sintomi generali modesti: febbricola, malessere inappetenza.
Clinicamente è caratterizzata dalla comparsa, a mandate successive di macule-papule, che si trasformano rapidamente in vescicole e quindi in croste.
La contagiosità è di 1-2 giorni prima della comparsa delle manifestazioni cutanee sino alla caduta delle croste.
La terapia non convenzionale, se eseguita correttamente, è molto utile nell’approccio alla varicella che in tale modo decorre senza complicanze ed evitando al bambino la maggiore parte della sofferenza.

Omeopatia: periodo esantematico
  • Rhus toxicodendron 15 CH 4 granuli/4h. Si tratta del sommaco velenoso (fam Anarcadiaceae) pianta contenente un lattice irritante e caustico per la pelle. È il rimedio più utile nella varicella. Negli stati iniziali di eruzione vescicolare può essere prescritto in maniera quasi sistematica. È utile nei casi di vescicole piccole (1-2 mm), contenenti un liquido chiaro, la cute è bruciante, infiammata attorno alle vescicole, il prurito è intenso non migliorato dal grattamento, ma lenito da spugnature  calde.
  • Croton tiglium: 7 CH 4 granuli 3v/die (fam Euforbiaceae). Spesso utile come complementare di Rhus toxicodendron. La pelle è calda rossa, ipersensibile,il prurito è intenso, doloroso per cui il bambino non si gratta. Può migliorare con un  leggero sfregamento.
  • Rhus vernix: 15 CH 4 granuli/3h (fam Anarcadiaceae). Vescicole simili a quelle di Rhus toxicodendron ma spesso di colore rosso-viola per presenza di sangue. La sintomatologia è più intensa, prurito intollerabile che peggiora con il grattamento e di notte.
Omeopatia: complicanze
  • Mezereum 15 CH 4 granuli 2-3v/die quando le pustole sono piene di liquido giallastro, dall’aspetto purulento. Esse tendono a seccarsi formando croste sotto  le quali spesso si trova secrezione purulenta, fetida.
  • Antimonium tartaricum 15 CH 4 granuli 1-2 v/die per lungo tempo quando vi sono esiti di cicatrici rosso-bluastre ipertrofiche. Si tratta dell’antimonio tartrato di potassio che in seguito a frizioni sulla cute determina eruzioni pustolose e cicatrici bluastre pressoché permanenti.
Oligoterapia
  • Rame (Cu): 2 dosi al dì per la sua azione antiinfiammatoria.
Gemmoterapia
  • Rosa Canina MG1DH  posologia in base al peso e all’età. In dermatologia è consigliata per la sua azione antivirale e di stimolo delle difese immunitarie.
  • Ribes nigrum MG1DH per la sua azione anti infiammatoria.

Paola Nannei, Pediatra Milano

domenica 8 luglio 2012

Orticaria

L’orticaria è una forma di dermatite che coinvolge solo le parti superficiali del derma
e si presenta sotto forma di lesioni ben circoscritte con margini eritematosi, serpiginosi e rilevati, in genere a  centro più pallido. Gli elementi possono confluire assumendo l’aspetto di lesioni giganti.
Spesso i ponfi sono “evanescenti” per cui compaiono a gettate successive della durata di 24-72 ore poi si appiattiscono, impallidiscono e scompaiono mentre si manifestano altre nuove lesioni. Episodi di orticaria ricorrenti della durata di meno sei settimane sono considerati acuti mentre quelli che persistono oltre questo periodo vengono considerati cronici.
Le lesioni coinvolgono qualsiasi segmento corporeo dal cuoio capelluto alla pianta dei piedi. Solitamente il soggetto presenta anche prurito, più raramente senso di tensione e dolori articolari. Il meccanismo fisiopatologico di tale patologia è complesso, anche perché l’eziologia è di diversa natura. 

Tra i fattori causali più frequenti ricordiamo:
  • Farmaci (penicilline, salicilati ecc)
  • Alimenti (pesce, frutta fresca e secca,semi oleosi tipo noccioline, pomodori, uovo ecc)
  • Coloranti e conservanti ( E102, tartrazina, benzoato di sodio, bisolfito, E127 ecc )
  • Stimoli fisici ( sole, caldo, freddo ecc)
  • Allergeni inalanti ( acari pollini ecc )
  • Piante e animali ( ortiche, punture di insetto, meduse ecc )
  • Infezioni virali
Esiste anche un tipo di orticaria idiopatica.

Con la medicina non convenzionale si può intervenire  in modo vario.

Omeopatia: negli episodi acuti, per scegliere il medicinale adatto, è necessario indagare alcuni punti: causalità stress emotivi (Ignatia ecc), umidità (Dulcamara, Rhus toxicodendron ecc ), sintomi e segni locali, colore della  lesione rosea-rossa (Apis mellifica ecc ), rosa pallido (Urtica urens ), sensazioni associate prurito comunque presente in quasi tutti i rimedi (Apis mellifica, Fagopyrum, Urtica urens ecc) bruciore (Apis mellifica, Urtica urens ecc), modalità principali di peggioramento  acqua fredda (Urtca urens), umidità (Dulcamara, Rhus toxicodendron), calore (Apis mellifica, Bovista ecc), modalità principali di miglioramento applicazioni fredde  (Apis mellifica ecc).

Apis mellifica (fam Apidi ) 15 CH; 4 granuli anche ogni ora o due. La tintura madre ottenuta dall’ape intera ha un’azione patogenetica complessa per la presenza di numerosi componenti: enzimi, fosfolipasi A2, ialuronidasi, mellitina.apamina peptidi,istamina, dopamina, noradrenalina serotonina ecc. Sulla cute determina  edema rosa-rosso, pruriginoso, bruciante che migliora con applicazioni fresche. Fosfolipasi A2 e mellitina sono dotate di azione immunizzante per cui è necessario essere prudenti nell’uso con soggetti allergici al veleno di ape.

domenica 1 luglio 2012

Eritema


È un termine generico che si riferisce ad un arrossamento dell’epitelio determinato da vasodilatazione capillare e che scompare con la vitropressione per interruzione del flusso ematico.
Le forme, le dimensioni, l’eziologia, i tempi di insorgenza di tale manifestazione sono varie.
In base ai capillari interessati lo si cataloga come:
  • eritema attivo (arteriole) rosso acceso, temperatura locale aumentata ad esempio eritema gluteo, scarlattiniforme ecc
  • eritema passivo (venule) colore rosso violaceo, temperatura locale diminuita ad esempio cute marmorizzata,geloni ecc.
 Cause più frequenti:
  • fisiche (meccaniche,termiche radianti ecc)
  • chimiche
  • infettive
  • emotive (rossore viso, collo per motivi di disagio
  • farmaci
  • condizioni di natura patologica (disvitaminosi, disendocrinie, reazioni allergiche)

I tipi di eritema sono vari (descriverò in modo più dettagliato quelli dove si può ricorrere alla terapia non convenzionale ottenendone un miglioramento).

1) a farfalla: maculo papule sul dorso del naso e allargate ad ali di farfalla sugli zigomi. Può riscontrarsi in diverse patologie (lupus). Se non è sostenuto da patologie particolari giova somministrare  di:
Sepia 30CH 5 granuli al di per diversi mesi. È un medicinale ottenuto dall’inchiostro di seppia con azione patogenetica sulla cute dove determina  dermatosi varie ed un eritema caratteristico ad ali di farfalla o periorale.

2) eritema da pannolino o dermatite da pannolino: soprattutto nei bambini o nei soggetti che non hanno ancora acquisito l’uso degli sfinteri. È dovuto sia allo sfregamento della cute sul pannolino, sia  al contatto più o meno prolungato  con materiale fecale che può anche essere particolarmente acido. La cute è arrossata intensamente,calda, tumefatta, ipersensibile. Oltre all’accurata igiene locale, se la sintomatologia è sostenuta anche da scariche liquide, a getto, prurito intenso somministrare:
Croton tiglium 15 CH: 4 granuli per due volte al dì. Si tratta di un arbusto della famiglia delle Euforbiacee che nella sua patogenesi presenta diarrea a getto, eritema intenso ai glutei e ai genitali.

3) eritema fisso da farmaco; insorge dopo 1gg circa dall’assunzione del farmaco. Vengono interessati mani, piedi, zona genitale e perianale. I farmaci coinvolti sono: eritromicina e tetracicline, cotrimossazolo, derivati del pirazolone, naprossene, acido mefanamico.
Inizialmente questo tipo di eritema è rappresentato da una chiazza rosso-violacea, ovale o
rotonda,ma  con il ripetersi delle manifestazioni le chiazze possono aumentare di numero e dimensioni. Oltre all’ immediata sospensione del farmaco
Apis mellifica 15 CH 4 granuli anche ogni 2 ore può accelerare la guarigione. Tale medicinale si ottiene dalla tintura madre di api intere e determina sulla cute eritema rosso  a comparsa rapida.

4) megaloeritema infettivo polimorfo o 5° malattia determinata dal Parvovirus B19. L’eritema è localizzato inizialmente al viso che appare rosso acceso come se fosse stato schiaffeggiato, poi al tronco con chiazze dai contorni irregolari che tendono a schiarire al centro. Pur essendo una malattia ad andamento benigno, spesso le manifestazioni eritematose tendono a persistere a lungo, per cui si può usufruire dell’azione di:
Berberis vulgaris 15 CH 4 granuli 2-3 volte al dì che sperimentalmente si è dimostrata utile nelle forme di eritema cercinato. Il medicinale si ottiene dalla tintura madre di questo arbusto della famiglia delle Berberidacee.