Secondo la descrizione
di un caso clinico appena pubblicata sulla rivista Pediatrics, i sintomi di
autismo sono migliorati in un bambino cinese trattato con supplementazione di
vitamina D. «Al piccolo, dell'età di 32 mesi, è stato diagnosticato un disturbo
dello spettro autistico con basse concentrazioni basali di 25-idrossivitamina D
(25 (OH) D), pari a 13 nanogrammi per millilitro (ng/ml)» esordisce Lin Du del
Dipartimento di neurologia pediatrica e neuroriabilitazione alla Jilin
University di Changchun in Cina, tra gli autori dell'articolo. Alla luce di
questi risultati è stato deciso di iniziare una supplementazione con vitamina
D3 inizialmente per via intramuscolare e successivamente per bocca. Dopo il
secondo mese di terapia, i genitori del
paziente hanno notato significativi miglioramenti comportamentali: il bambino
ha iniziato a rispondere al suo nome e a giocare con i suoi giocattoli e a
chiedere a mamma e papà di tenerlo in braccio.
domenica 26 aprile 2015
Autismo e Vitamina D
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lunedì 20 aprile 2015
La via dell’abbraccio: i bambini verso l’adolescenza
"Cari
lettori, oggi è una bella giornata di sole e mentre scrivo…anzi no, aspettate:
oggi è una di quelle giornate grigie e di pioggia in cui non vorresti mai
uscire, che alzarsi dal letto sembra la più grande…anzi no, mi correggo: è
notte, una di quelle fredde notti d’inverno con il caldo afoso che ti fa sudare
come in una sauna…
No,
cari lettori, non siamo impazziti, né io né voi! Oggi voglio parlarvi di una
fase della vita dei nostri figli davvero particolare, il momento in cui cambia
tutto, in cui ci si trova da un giorno con l’altro completamente diversi: la
pubertà. Il corpo in questo periodo la fa davvero da padrone: lui cambia,
repentinamente, senza un minimo di preavviso, senza controllo, senza darci
alcuna possibilità di immaginarci come e quando finirà di cambiare. Ci
ritroviamo diversi, in un corpo che non è più quello di prima, con sensazioni
fisiche mai provate, alle prese con un compito estremamente complesso:
accettare il cambiamento e progettare tutto in base ai nuovi schemi.
Questo
cambiamento epocale avviene tutto all’interno: il corpo è qualcosa di nostro,
la mente che deve ripensare al nuovo corpo è nostra, le sensazioni sono nostre,
le emozioni sono nostre. Ma tutto questo si ripercuote anche sull’esterno:
cambiano i modi di vestirsi, cambiano i pensieri, cambiano i gusti, cambiano
gli amici, cambiano i fidanzati. E cambiano anche più volte al giorno. E allora
quello che sembrava un pensiero delirante, nelle prime righe dell’articolo,
voleva essere un maldestro tentativo di farvi entrare in questo mondo: non ci
sono più riferimenti, una stessa giornata può avere contemporaneamente sole e
pioggia, caldo e freddo, luce e tenebra. Nello stesso istante. I nostri
ragazzi, ma con loro tutta la famiglia, saranno alle prese per parecchio tempo
con questo turbinio di sensazioni e di rivoluzioni.
domenica 12 aprile 2015
Primavera, oculorinite allergica e omeopatia
Quante volte alzandoci in una
limpida, ventosa e assolata giornata di marzo o di aprile si siamo rincresciuti
perché la bella luce splendente, che ravviva l’orizzonte ridondante di
montagne, rappresenta anche il segnale che di lì a poco compariranno il
bruciore e il prurito agli occhi, le crisi di starnuti e la secrezione nasale
inarrestabile e talora anche la tosse secca stizzosa: è la classica
sintomatologia dell’allergia ai pollini.
Le allergie sono fra le malattie
croniche più frequenti anche se la loro prevalenza è piuttosto variabile e i
dati epidemiologici dell’OMS la collocano tra il 10 e il 40% della popolazione,
a seconda delle regioni e dei periodi dell’anno. Negli Stati Uniti, l’Istituto
di salute nazionale (NIH) e l’Accademia americana delle allergie e dell’asma stimano
che più di 35 milioni di persone soffrano di allergie respiratorie, in cui la
parte del leone è giocata dai pollini. In Europa, diverse società scientifiche e associazioni dei malati stimano una prevalenza delle
riniti allergiche, nel loro complesso, del 10-20%, a seconda delle zone e delle
stagioni, con un andamento in crescita negli ultimi anni. I dati italiani
riportano una prevalenza che coinvolge il 10-20 % della popolazione.
Ecco perché le belle giornate
assolate e ventose di primavera non sono accolte da tutti con lo stesso
entusiasmo!
L’oculorinite da pollini è sostenuta
da una reazione allergica mediata da speciali anticorpi che si chiamano IgE, specifici
per determinati pollini. Queste IgE reagiscono con dei globuli bianchi particolari
(basofili) determinando la liberazione, da parte di questi ultimi, di sostanze,
soprattutto l’istamina, che inducono i disturbi che tanto infastidiscono i
soggetti allergici.
Oggi esistono diverse terapie per
gestire questa malattia, non grave ma piuttosto fastidiosa, quali
l’immunoterapia specifica, con estratti di allergene, da somministrare per via
orale nel tentativo di desensibilizzare il soggetto, e le terapie sintomatiche:
gli spray nasali contenenti diversi tipi di cortisonici, gli antiistaminici
orali o per via locale (spray e colliri), i colliri decongestionanti…
Non sempre queste terapie riescono a
controllare adeguatamente la sintomatologia e presentano comunque delle
criticità:
·
gli
antiistaminici per via orale possono dare una noiosa sonnolenza
·
gli
spray vasocostrittori sono controindicati nei soggetti che soffrono di
ipertensione
·
anche
l’uso protratto di spray cortisonici è controindicato nell’ipertensione
arteriosa e inoltre la somministrazione, per molte settimane, di questo tipo di
farmaco può indurre atrofia della mucosa nasale.
Può l’Omeopatia con la sua vasta
gamma di medicinali fornire un valido aiuto nella gestione di questa malattia?
Certamente, diversi medicinali omeopatici vengono utilizzati applicando il
principio di similitudine, cioè somministrando ai pazienti sostanze, in piccole
dosi, che generalmente procurano, a dosi molto più concentrate, sintomi simili
a quelli allergici che si vogliono controllare.
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sabato 4 aprile 2015
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