È un
termine generico che si riferisce ad un arrossamento dell’epitelio determinato
da vasodilatazione capillare e che scompare con la vitropressione per
interruzione del flusso ematico.
Le forme,
le dimensioni, l’eziologia, i tempi di insorgenza di tale manifestazione sono
varie.
In base
ai capillari interessati lo si cataloga come:
- eritema attivo (arteriole) rosso acceso, temperatura locale aumentata ad esempio eritema gluteo, scarlattiniforme ecc
- eritema passivo (venule) colore rosso violaceo, temperatura locale diminuita ad esempio cute marmorizzata,geloni ecc.
Cause
più frequenti:
- fisiche (meccaniche,termiche radianti ecc)
- chimiche
- infettive
- emotive (rossore viso, collo per motivi di disagio
- farmaci
- condizioni di natura patologica (disvitaminosi, disendocrinie, reazioni allergiche)
I tipi di
eritema sono vari (descriverò in modo più dettagliato quelli dove si può
ricorrere alla terapia non convenzionale ottenendone un miglioramento).
1) a farfalla: maculo papule sul dorso del naso e allargate ad ali di
farfalla sugli zigomi. Può riscontrarsi in diverse patologie (lupus). Se non è
sostenuto da patologie particolari giova somministrare di:
Sepia
30CH 5 granuli al
di per diversi mesi. È un medicinale ottenuto dall’inchiostro di seppia con
azione patogenetica sulla cute dove determina
dermatosi varie ed un eritema caratteristico ad ali di farfalla o
periorale.
2) eritema da pannolino o dermatite da pannolino: soprattutto nei bambini o nei
soggetti che non hanno ancora acquisito l’uso degli sfinteri. È dovuto sia allo
sfregamento della cute sul pannolino, sia
al contatto più o meno prolungato
con materiale fecale che può anche essere particolarmente acido. La cute
è arrossata intensamente,calda, tumefatta, ipersensibile. Oltre all’accurata
igiene locale, se la sintomatologia è sostenuta anche da scariche liquide, a
getto, prurito intenso somministrare:
Croton
tiglium 15 CH: 4
granuli per due volte al dì. Si tratta di un arbusto della famiglia delle
Euforbiacee che nella sua patogenesi presenta diarrea a getto, eritema intenso
ai glutei e ai genitali.
3) eritema fisso da farmaco; insorge dopo 1gg circa dall’assunzione del
farmaco. Vengono interessati mani, piedi, zona genitale e perianale. I farmaci
coinvolti sono: eritromicina e tetracicline, cotrimossazolo, derivati del
pirazolone, naprossene, acido mefanamico.
Inizialmente
questo tipo di eritema è rappresentato da una chiazza rosso-violacea, ovale o
rotonda,ma con il ripetersi delle manifestazioni le
chiazze possono aumentare di numero e dimensioni. Oltre all’ immediata
sospensione del farmaco
Apis mellifica
15 CH 4 granuli
anche ogni 2 ore può accelerare la guarigione. Tale medicinale si ottiene dalla
tintura madre di api intere e determina sulla cute eritema rosso a comparsa rapida.
4) megaloeritema infettivo polimorfo o 5° malattia determinata
dal Parvovirus B19.
L’eritema è localizzato inizialmente al viso che appare rosso acceso come se
fosse stato schiaffeggiato, poi al tronco con chiazze dai contorni irregolari
che tendono a schiarire al centro. Pur essendo una malattia ad andamento
benigno, spesso le manifestazioni eritematose tendono a persistere a lungo, per
cui si può usufruire dell’azione di:
Berberis
vulgaris 15 CH 4
granuli 2-3 volte al dì che sperimentalmente si è dimostrata utile nelle forme
di eritema cercinato. Il medicinale si ottiene dalla tintura madre di questo
arbusto della famiglia delle Berberidacee.
5) eritema tossico neonatale si manifesta nei primi giorni di vita con lesioni
al cui centro spicca un punto biancastro che tende ad evolvere verso una
pustola. La zona più colpita è il tronco. L’andamento della patologia è a
carattere benigno, comunque, data l’età del soggetto, con il consiglio del
proprio pediatra, si può ricorrere alla somministrazione di:
Silicea
30 CH 4 granuli
una volta al dì per l’azione di questo medicinale sulle forme suppurative.
Silicea è la silice colloidale anidra.
6) eritema solare è la forma di eritema più nota ed è causata da
un’esposizione prolungata ai raggi del sole o a fonti di raggi UVB. Spesso,
erroneamente, con eritema solare ci si riferisce ad altri tipi di fotodermatite
ad esempio la dermatite polimorfa solare. I soggetti più a rischio sono quelli
appartenenti ai fototipi 1-2-3.
I sintomi
più frequenti sono: arrossamento,prurito e bruciore che migliorano con
applicazioni fresche, presenza di bolle e vescicole, dolenzia.
Sono consigliabili i seguenti
medicinali:
Apis mellifica 15 CH 4 granuli anche ogni 2h, per
arrossamento intenso della cute con bruciore,sensazione trafittiva e miglioramento
con applicazioni fresche.
Belladonna atropa 9 CH 4 granuli ogni 2-3 ore per cute
rossa, calda, radiante, spesso presenza
di febbre con viso acceso. Il soggetto è ipersensibile, insofferente a tutto (luce,
rumore ecc), desidera stare tranquillo, al fresco e in penombra. Belladonna è
una pianta della famiglia delle Solanacee e nella sua azione generale sono
compresi tutti gli stati infiammatori locali o generalizzati e febbrili che
possono caratterizzare un eritema solare.
Cantharis vescicatoria 15 CH 4 granuli 2-3 volte al dì se vi
sono bolle con bruciore e prurito che migliorano con applicazioni fresche. La
cantaride è un insetto della famiglia dei Meloidi, contiene cantaridina che è
responsabile dell’azione patogenetica del medicinale: arrossamento della cute e comparsa di bolle e flitteni.
Per ogni tipo di eritema con
presenza di arrossamento, bolle, pustole, vescicole e croste si deve ricorrere
anche ad una terapia locale con creme o soluzioni a base di Calendula
officinalis per le sue proprietà antiinfiammatorie, antisettiche,
cicatriziale.
Utile per la sua azione
antiinfiammatoria e antiallergica è il Ribes nigrum MG1DH gocce con
posologia in base all’età del soggetto.
7) eritema marginato reumatico non si può trattare in questa sede.
8) eritema necrolitico migrante forma di dermatite eczematosa che si riscontra in
genere nei soggetti con glucagonoma (neoplasia delle cellule alfa del pancreas)
tale patologia non si può trattare in questa sede.
9) eritema migrante compare dopo 3-32gg dal morso di una zecca. È
rappresentato da una papula rossa nella zona prossimale di uno degli arti o sul
tronco ed è il principale indicatore della malattia di Lyme.
10) eritema multiforme non si può trattare in questa sede.
11) eritema nodoso non si può trattare in questa sede.
12) eritema palmare non si può trattare in questa sede.
Paola Nannei, Pediatra, Milano
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