domenica 16 dicembre 2018

INFEZIONI RESPIRATORIE RECIDIVANTI


Le mucose delle vie respiratorie, istologicamente parlando, sono di tipo respiratorio e con il potenziamento del tessuto linfatico, costituiscono la prima barriera difensiva che oppone il bambino ai vari e numerosi agenti infettivi .Le mucose del tratto respiratorio, ad ogni episodio infettivo, sono coinvolte nella loro globalità, anche se il processo infiammatorio sembra talvolta localizzarsi alle tonsille o all’orecchio o scendere, per via retrograda, dal naso ai bronchi. Nel primo anno di vita per tal motivo non si fa distinzione tra infezioni “alte e basse” mentre dal secondo anno di vita si parla di forme infettive delle vie aeree superiori od inferiori.
Considerazioni generali e Sistema Immunitario
Fino all’età di 7-8 anni i bambini sono in fase d’acquisizione immunitaria, soffrendo di una deficienza immunitaria relativa e fisiologica, responsabile delle frequenti recidive infettive poiché l’assetto immunitario non è ancora in grado di creare una barriera difensiva efficace ed adeguata allo stimolo offensivo infettivo, che è, all’opposto, veramente forte.
Ed è proprio questa discrepanza una causa, meglio una concausa determinante, che giustifica il frequente ammalarsi e le continue recidive nell’ambito delle infezioni ORL in età pediatrica.Le varie recidive, quantificate in 6-8 episodi l’anno, sono caratterizzate da malattie infettive, causate essenzialmente e prevalentemente da contagio di tipo virale (70-80% dei casi). Possiamo quindi considerare queste infezioni come malattie di “adattamento”. Il bambino infatti incontra i patogeni e si ammala perché, come si è detto, non ha difese adeguate, perché non conosce immunologicamente parlando il ceppo infettante verso il quale non ha quindi potuto sviluppare quell’ acquisizione immunitaria, con la quale rispondere all’aggressione con adeguate e specifiche armi immunitarie. Ciò avviene via via, nei passi della crescita, nella palestra delle varie malattie.. finché progressivamente ogni “bimbo” acquisisce un tono difensivo che sempre più lo difenderà. Un aspetto importante è dato dalla ristrettezza dell’apparato rinofaringeo, detto altrimenti carrefour che, insieme alla orizzontalità e beanza degli orifizi tubarici, facilita il ristagno delle secrezioni e l’intasamento dell’orecchio medio. Inoltre si associa l’ipertrofia del tessuto linfatico con adenoidi e tonsille palatine grosse, che si trasformano in vere e proprie dighe ostruenti. L’altro fattore da considerare è dato dal fatto che oltre il 20- 25% dei bambini in età superiore ai 6 anni ha uno o più test allergici positivi!

Il 70% della patologia infettiva dell’infanzia è costituita dalle infezioni respiratorie. In età prescolare la frequenza delle infezioni alte, ORL, è di 6-8 episodi annui. Le forme infettive basse sono in media 1-2 all’anno.
Gli agenti eziologici più frequentemente in causa sono virus, ma diversi a seconda dell’età ; nei primi due anni è predominio del V-RS. responsabile di otiti, bronchiti e bronchioliti. I Rinovirus sono responsabili delle riniti; il Virus Paraflu tipo1 (H.PIV), responsabile delle laringiti stenosanti ed ipoglottiche, tipiche del 2° e 3°anno. Le tonsilliti, più frequenti tra il 6° e 10° anno, sono causate prevalentemente da agenti batterici quali lo Streptococco gruppo A e tra i virus quello di EB.V., gli Adenovirus ed i Coxachie.
Nelle otiti troviamo le forme precoci provocate da Gram negativi come l’Haemofilus quindi quelle causate da Pneumococchi, Streptococchi e da Micoplasmi e solo più tardi, dopo i primi 15-24 mesi di vita, la responsabilità è virale e prevalentemente del V-RS.
Quando le infezioni recidivanti superano il numero ritenuto normale in funzione dell’età, si entra nell’ambito della malattia cronica, dove ritroviamo bambini con un perenne ingombro mucoso delle vie respiratorie (il muco giallo presente in tutti o quasi i bimbi degli asili nido o materne) otiti recidivanti, otalgie con timpani rossi, magari perforati, ed il tutto ad ogni colpo di freddo. All’origine di tutto questo troviamo, oltre alle cause prese già in considerazione, l’ereditarietà, scoprendo dall’anamnesi che uno od entrambi i genitori, il fratellino o la sorella hanno avuto gli stessi problemi e come tra questi, si riscontri spesso la tendenza all’allergia che condiziona un persistente stato di minima infiammazione che predispone alle infezioni. Contribuiscono all’evoluzione verso la cronicità anche l’ambiente domestico (riscaldamento eccessivo e umidità ridotta degli ambienti abitativi), la promiscuità, la scolarizzazione forzata, l’inquinamento e l’alimentazione scorretta.
PER LA CURA UTILIZZIAMO
Rimedi omeopatici “di fondo”, sui quali ora non ci soffermiamo
Rimedi omeopatici sintomatici; (Legge di similitudine).Aconitum, Belladonna, Ferrum Phophoricum, Bryonia , Apis …. a bassa diluizione 5/6 CH fino a miglioramento dei sintomi
Immuno - modulatori/ stimolanti;(impropriamente definiti Rimedi Omeopatici in quanto non si basano sul principio di similitudine ma sull’identità ).Oscillococcinum ,Homeos 42, Degrippal  ecc,
Presidi Fito-Gemmoterapici e Naturali(oligoelementi). Rame , Manganese etc..
Dal punto di vista omeopatico nelle forme acute prevale la scelta di un medicinale  sintomatico indicato dalla similitudine clinica
Tra i Medicinali acuti più frequentemente usati si ricorda:
Aconitum Napellus: febbre alta, congestione e rossore del volto e della gola, secchezza, con agitazione, ansia ed angoscia- paura del bambino. Tutto compare improvvisamente, spesso associato a tachicardia, sete viva, dolori acuti ed intollerabili associati a intorpidimento e formicolii. La tosse è secca, la diarrea, verdastra e crampiforme. < freddo intenso.
Belladonna Atropa: secchezza estrema delle mucose, congestione locale con i classici segni clinici dell’infiammazione, febbre improvvisa, in seguito oscillante, con viso congesto, caldo e rosso, per lo più associato a sudorazione e midriasi. Si associano al quadro, dolori pulsanti e crampi-spasmi degli organi cavi. La sete è variabile. Prevale uno stato di prostrazione ed abbattimento. Si possono riscontrare convulsioni ipertermiche e delirio-allucinazione o uno stato di agitazione.
Phytolacca decandra: infiammazione delle mucose con faringe dolente, di color rosso scuro, ingrossamento delle tonsille con edema dell’ugola. Si associa un’impressione di corpo estraneo e bisogno costante di deglutire. I segni locali, che possono arrivare fino a pseudo-membrane biancastre, si associano a dolori intensi e brucianti caratteristicamente irradiati dalla base della lingua alle orecchie ed al collo .I linfonodi cervicali sono dolenti ed ipertrofici. < tempo freddo-umido, > riposo e t. secco.
Mercurius solubilis: con debolezza, affaticamento ed anoressia, associate a sintomi locali, con gusto metallico, gengivite emorragica, lingua gonfia, iperscialorrea, ipertrofia linfonodale e pseudomenbrane ispessite con tendenza suppurativa. L’alito è fetido, il dolore e la disfagia si accentuano nella deglutizione. L’essudato auricolare è denso, fetido e giallo-verdastro. Brividi a fior di pelle.
Ferrum Phosphoricum: i sintomi caratteristici sono dati da febbre poco elevata, tachicardia, alternaza di pallore e rossore del volto, pelle madida, dolori dell’orecchio associati ad iperemia timpanica, tosse secca e spasmodica associata a dolori retrosternali, secchezza e dolori laringotracheali, talora espettorato ematico ed epistassi. Marcata astenia.< con il movimento e stando coricati.
Apis Mellifica: la TM viene preparata facendo macerare in alcol l’ape intero; contiene enzimi quali la fosfolipasi A2 e la ialuronidasi, peptidi quali la mellitina, apamina ed il peptide MCD, istamina, dopamina, noradrenalina e serotonina. Apis si dimostra un valido antinfiammatorio capace di inibire l’eritema da U.V e la degranulazione dei basofili umani. I sintomi patogenetici si riscontrano a livello: della cute, mucose, sierose e dell’apparato urogenitale con comparsa improvvisa e violenta di edema .alle manifestazioni infiammatorie caratterizzate da edema rosato e fortemente pruriginoso, localizzato o generalizzato, si associa uno stato febbrile caratterizzato da assenza di sete, cute calda o alternativamente secca o sudata. I dolori sono pungenti e brucianti con < per il caldo e > generale con il freddo.
Sambucus Nigra: la patogenesi ha dimostrato che Sambucus agisce sulle mucose respiratorie e sulle ghiandole sudoripare. A livello delle mucose cura le corize caratterizzate da ostruzione completa per cui il p. è obbligato a respirare a bocca aperta ed il lattante non può poppare. Si associano raucedine con muco abbondante, filante e/o laringite stridula con soffocazione intensa < la notte e tosse secca, associata a dispea, prevalentemente espiratoria.
L’elenco dei medicinali utili non si ferma qui, in questa sede abbiamo menzionato quelli di più frequente utilizzo nelle patologie respiratorie acute .
Nei casi cronici, in ogni caso clinico ed in ogni patologia, ancor più che nelle manifestazioni acute, si viene a creare un comportamento complesso ed articolato tra i sintomi patologici vari e la reattività psicofisica individuale.
Tutto ciò obbliga ad una osservazione attenta ai fini della scelta terapeutica che non esclude, se necessario , l’uso della terapia convenzionale .

Tratto dal Blog di Carlo Tonarelli

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