mercoledì 27 marzo 2024

Funghi Intestinali e Comunicazione Intestino-Cervello

 


Nel vasto panorama della ricerca sul microbiota intestinale, aspetto particolare  che ha catturato l’attenzione degli studiosi è il ruolo dei funghi intestinali nella comunicazione bidirezionale tra l’intestino e il cervello. Questo sistema intricato, noto come l’asse intestino-cervello, è fondamentale per la salute generale e può essere influenzato in modi sorprendenti dai funghi residenti nell’intestino. Ricerche preliminari suggeriscono che alcuni funghi, come Saccharomyces cerevisiae e Candida albicans, potrebbero sintetizzare neurotrasmettitori che hanno un impatto sulla funzione cerebrale. Un esempio è la norepinefrina, una molecola coinvolta nella regolazione dell’umore e dello stress. La fermentazione del lievito, presente in funghi come S. cerevisiae, può anche produrre acidi grassi a catena corta che, trasportati attraverso il flusso sanguigno, possono raggiungere il cervello influenzando diversi processi, tra cui l’appetito e i cicli sonno-veglia. Allo stesso tempo, alcuni neurotrasmettitori prodotti dall’ospite possono influenzare l’equilibrio dei funghi intestinali, creando un intricato sistema di interazioni reciproche tra cervello e micobioma. La modulazione del sistema immunitario intestinale da parte dei funghi ha conseguenze che si estendono ben oltre l’intestino. S. cerevisiae e C. albicans contribuiscono al corretto sviluppo dell’equilibrio  immunitario, ma in alcune condizioni, si può verificare un’attivazione eccessiva di componenti immunitari antifungini. Questo fenomeno è stato osservato in pazienti con malattie infiammatorie intestinali come la malattia di Crohn. È interessante notare che le interazioni tra il micobioma intestinale e il sistema immunitario possono avere impatti su organi al di fuori dell’intestino. Ad esempio, la composizione alterata del micobioma intestinale è stata collegata alla gravità della malattia allergica delle vie aeree. Il rapporto simbiotico tra funghi e batteri nell’intestino riveste un ruolo fondamentale nella modulazione dell’asse intestino-cervello. Studi su topi hanno dimostrato che la somministrazione di funghi esogeni può mitigare gli squilibri microbiotici causati da cicli di antibiotici. Le implicazioni di queste scoperte aprono nuovi orizzonti nella comprensione delle relazioni tra il micobioma intestinale e la salute mentale e neurologica. Sebbene sia ancora presto per delineare con certezza la direzione causale di tali interazioni, la correlazione tra un micobioma intestinale alterato e disturbi neurologici come il morbo di Parkinson suggerisce la possibilità di sviluppare strategie preventive e terapeutiche innovative. In sintesi, mentre il ruolo dei funghi intestinali nella comunicazione intestino-cervello sta emergendo come un campo di studio affascinante, è evidente che le interazioni complesse tra funghi, batteri, sistema immunitario e cervello siano fondamentali per la salute globale. La ricerca continua su questo argomento potrebbe aprire nuove vie per la gestione dei disturbi gastrointestinali e neurologici attraverso l’ottimizzazione del micobioma intestinale. I professionisti sanitari dovrebbero considerare attentamente il ruolo cruciale dei funghi nel mantenimento della salute intestinale e nella modulazione della comunicazione con il cervello. L’ottimizzazione del micobioma intestinale potrebbe rappresentare una nuova frontiera nella gestione e nella prevenzione di disturbi gastrointestinali e neurologici

Tratto da Probiotica e Nutrizione 12 Marzo 2024

Nessun commento: