martedì 19 maggio 2009

NOTE STORICO-ARTISTICHE DEL CHIOSTRO DEL MAGLIO

Il 16 maggio si è tenuto il primo seminario nazionale AMICO
Molti ci hanno richiesto delle note storico artistiche riguardanti la sede di questo evento.
Per esaudire i Colleghi che hanno manifestato interesse per la sede prestigiosa che ha visto riunirsi Colleghi di tutta l’Italia pubblichiamo volentieri alcune


NOTE STORICO-ARTISTICHE DEL CHIOSTRO DEL MAGLIO.
Il complesso architettonico Chiostro del Maglio è opera conventuale, molto antica, delle suore domenicane ed in origine era costituito da una chiesa con annessi convento, chiostro e orto.
L’attributo “del Maglio” deriva dal gioco della Pallamaglio, gioco molto popolare nel XV secolo, che consisteva nello scagliare più lontano possibile una palla di legno con un maglio, cioè una mazza lignea ferrata: il gioco si svolgeva nella vicina strada detta appunto via del Maglio che oggi è via Lamarmora.
La prima pietra dell’attuale chiesa fu posta nel 1297. Essa si componeva della chiesa secolare vera e propria (l’attuale aula magna sede del nostro convegno) e di un vasto coro retrostante riservato alle religiose. Le due aree erano divise dall’Altare Maggiore.
Peculiarità della chiesa, citata anche dal Vasari, era la sproporzione delle dimensioni interne: 62 metri di lunghezza tra chiesa e coro 13 metri di larghezza e 8 di altezza.
Attualmente non si evidenzia quella che doveva essere l’originale configurazione spaziale, in cui la verticalità dell’architettura era molto più pronunciata (l’impiantito è stato rialzato di oltre un metro probabilmente nel XIX secolo). Esaltavano questa verticalità le sottili colonne ottagonali monostile, sormontate da capitelli, uguali a coppie di tipo composito corinzio-ionico.
Degli affreschi e delle tavole dipinte che decoravano l’interno dellamchiesa non è pervenuto pressoché nulla.
Il dipinto oggi visibile sull’altare è quanto rimane di un’opera trecentesca di scuola grottesca di Agnolo di Taddeo Gaddi.
E’ quasi certo che la parte inferiore della facciata fosse decorata da affreschi del Beato Angelico.
Delle decorazioni successive si conservano 13 lunette risalenti al XVIII secolo con scene edificanti della vita e delle opere di santi e beati domenicani.
I restauri del 1982 hanno contribuito a fornire una migliore conoscenza dell’ex organismo monastico. In particolare è stato possibile ispezionare lo spazio al di sotto del pavimento rialzato dell’Aula Magna, che sorretto da un impalcatura lignea nel quale sono posti i fusti delle colonne ottagonali.
Il chiostro grande, chiaramente cinquecentesco, è attualmente organizzato a giardino ed è occupato nella sua parte centrale dal Monumento al Medico Caduto, dedicato ai Medici Italiani caduti nella guerra del 1915-1918.
L’opera fu modellata dallo scultore Arrigo Minerbi nel 1924 con il bronzo dei cannoni austriaci, ed in essa furono fuse anche tutte le decorazioni degli Ufficiali Medici, caduti e sopravvissuti.
Il lato sud del Chiostro, lungo l’attuale via Cherubini, era costituito da un alto muraglione cieco.
In contemporaneità con il Monumento, per consentirne la fruizione dall’esterno, fu realizzata dai Matteucci di Faenza l’imponente cancellata in ferro battuto.
Il Mazzuccotelli, autore del bozzetto, volle in essa rappresentare la “dolorosa fatica” del Medico che non conosce tregua: essa è infatti articolata in sette sezioni, in ciascuna delle quali le sbarre disegnano 24 spazi; il tutto è legato dalla fune ininterrotta del dovere e corollato dalle spine del sacrificio e dal vischio, pianta sacra ad Igea.
L’antico monastero fu soppresso dai Francesi nel 1808 e, dopo vari rimaneggiamenti architettonici, fu forse trasformato in Ospedale Militare. Il progetto di realizzare un Foro Bonaparte con il sacrificio di tutte le opere monumentale della zona non fece in tempo ad avverarsi prima degli eventi del 1813-15.
Con la Restaurazione il complesso tornò alla sua originaria funzione ma il convento fu nuovamente soppresso nel 1865 con l’allontanamento delle ultime religiose rimaste.
Successivamente fu occupato da un reparto di Bersaglieri, poi destinato a lazzaretto, e poi ancora a fabbrica di carni in scatola. Infine, dal 1882 è stato sede della Scuola di Applicazione della Sanità Militare, poi Scuola di Sanità Militare fino al 1998.
Attualmente l’immobile ospita il Centro Militare di Medicina Legale di Firenze.
Le sale che affacciano sul Chiostro sono state destinate alla funzione monumentale – mussale: oltre all’Aula Magna e al Sacrario dei Caduti, vi ha sede il Museo della Sanità Militare
Stefania Biondo, medico, Firenze

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