In questo capitolo gli autori esaminano le medicine non convenzionali e non lo fanno con un taglio da “curiosità” ma con l'idea che sia una realtà con la qualche anche lo specialista deve confrontarsi, spesso per le richieste del malato.
Quello che colpisce è proprio come un testo ultraspecialistico, la Bibbia della Cardiologia mondiale, dedichi un non piccolo spazio ad un argomento fino ad alcuni anni fa neanche considerato. Segno inequivocabile che i tempi cambiano.
Ecco un esempio tratto dal testo sulle evidenze riguardo l'uso di Commiphora guggul
“Guggulipid has a long history of use in Ayurvedic medicine. In the first randomized controlled trial of guggulipid in the United States, 103 healthy adults with hypercholesterolemia given 1000 or 2000 mg guggulipid containing 2.5 percent guggulsterones experienced no improvement in their lipid levels. A hypersensitivity rash was reported in a small number of subjects.[15] Effects of guggulipids on high-density lipoproteins (HDLs) were mixed. A standard dose of guggulsterones containing 75 to 150 mg has been given as 1000 to 2000 mg guggulipid two or three times daily. Guggulipids can cause gastrointestinal upset, headache, mild nausea, belching, hiccups, and rash. Concomitant oral administration can reduce propranolol and diltiazem bioavailability and might reduce the therapeutic effects of these drugs. Guggulipid may also exert antiplatelet and anticoagulant effects. Definitive safety and efficacy data are lacking in subjects on Western diets.”
Al prossimo post i due successivi consigli di lettura.
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