Chenopodium quinoa Willd, o quinoa, è una pianta erbacea
originaria delle Ande, delle famiglia delle Chenopodiaceae, che è sempre più
utilizzata per variare la dieta,sarà. Classificata come pseudo-cereale in
ragione della composizione in carboidrati, proteine e grassi (simile a quella
dei cereali, pur non essendolo, da un punto di vista botanico), è oggi ritenuta
un alimento che si pensa in grado di aiutare a diminuire il rischio di
sviluppare diverse patologie, per la sua composizione in minerali (Fe, Cu, P, K
e Zn), vitamine (E, e vitamine del gruppo B), acidi grassi, fibre e composti
fenolici. Alcuni autori hanno di recente cominciato a valutare la capacità
antiossidante totale degli estratti di quinoa nel contrastare i radicali liberi
e le reazioni di ossidazione a livello di membrane e tessuti(per ridurre gli
stati infiammatori) suggerendo un possibile utilizzo non solo in campo
nutraceutico, ma anche come additivo naturale per rallentare i processi di
ossidazione cui vanno incontro i prodotti alimentari, durante la conservazione.
L'alto contenuto proteico dei semi (fino al 15% di proteine) e il profilo
aminoacidico, che si discosta da quello dei principali cereali perché fornisce
tutti gli aminoacidi essenziali, le hanno fatto guadagnare una certa stima: ad
oggi quinoa, che è naturalmente priva di glutine, è una delle fonti di buon
valore nutritivo suggerita per variare la dieta del celiaco(intollerante al
glutine) e un alimento proteico alternativo per integrare soprattutto
l'alimentazione di chi ha bisogni nutrizionali specifici (per esempio bambini,
anziani e sportivi). Il seme è la parte della pianta con maggior valore
commerciale: una volta decorticato, per allontanare le saponine contenute nel
pericarpo, origina una farina che si presta a diverse applicazioni, soprattutto
se aggiunta come ingrediente a formulazioni tradizionali. L'amido, il principale
carboidrato nei semi, può arrivare al 69% del totale; i suoi granuli sono
relativamente piccoli e conferiscono una consistenza cremosa e liscia; per
questo motivo la farina mostra una spiccata capacità di legare acqua e sostanze
grasse, formando schiume ed emulsioni che la rendono un ingrediente che si
presta alla produzione di bevande, salse e dessert, ma anche prodotti da forno
(pur non essendo adatta alla panificazione), estrusi, come cereali da prima
colazione, e pasta.
Tratto da
Nutrizione 33
Nutrizione 33
22gennaio 2016
Dott.Elena Bosi
Specialista in Pediatria
Esperta in Omeopatia e Medicine
Complementari
Milano
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