domenica 2 giugno 2019

La prevenzione passa dalla buona alimentazione


La “nutraceutica” è una disciplina in grande sviluppo, che intende indagare scientificamente le proprietà medicinali e non solo nutrizionali delle piante alimentari. Nel post precedente ho mostrato una tabella in cui si riporta il numero di morti evitabili con correzioni alla dieta, Solo introducendo l’abitudine ad assumere frutta secca e vegetali ricchi di fibre si otterrebbe una riduzione di morti statisticamente significativa. Tali correzioni nutraceutiche della dieta, se applicate all’intera popolazione, avrebbero come risultato una riduzione della mortalità nel numero di decine di migliaia di persone/anno, cifre imparagonabili con i tanto sbandierati effetti delle vaccinazioni, che sono certo molto minori in una società come la nostra. Già si sapeva che la vitamina A (beta-carotene) ha un effetto antivirale (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4832596/) e potenzia le difese immunitarie (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2646203/).
Ma i composti “salutari” nella alimentazione “mediterranea” sono moltissimi, anche se sono spesso ignorati o sottovalutati.
Diversi lavori hanno dimostrato che alcuni flavonoidi migliorano la risposta immunitaria aumentando la liberazione di radicali battericidi, la produzione di anticorpi, attività citotossica contro i tumori. Di conseguenza, i flavonoidi possono essere potenzialmente utili per la prevenzione delle malattie infettive. I più potenti flavonoidi che modificano le risposte nell'infiammazione e immunitarie sono l'apigenina, la quercetina e l’epigallocatechina-3-gallato (EGCG). Recentemente dei ricercatori hanno pure dimostrato che un estratto di alghe marine, ricco di polifenoli, è capace di uccidere persino il “terribile” virus del morbillo!https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6164608/

Nel nostro laboratorio abbiamo dimostrato che la quercetina, un flavonoide presente nell’uva rossa, la cipolla, il tè verde, il mirtillo, la mela e i capperi diminuisce la liberazione di istamina da parte delle cellule basofiliche (isolate dal sangue) quando sono attivate con sostanze coinvolte nelle allergie, mentre stimola la loro funzione quando sono stimolate dai batteri. https://www.researchgate.net/…/333455289_ATTIVITA_MODULATOR…
Questa duplice via di regolazione fa sì che si possa pensare ad un effetto anti-allergico e immunostimolante della stessa sostanza alimentare.
Ci sono molte prove che le persone che consumano cibi ricchi di composti polifenolici e flavonoidi hanno una minore incidenza di malattie infiammatorie, autoimmuni e di cancro. Il motivo è che i flavonoidi e i loro derivati inibiscono vari fattori trascrizionali, che modulano differenziazione, proliferazione, attivazione delle cellule immunitarie e promuovono la crescita delle cellule T regolatorie. Alcuni flavonoidi esercitano effetti anti-infiammatori attraverso il blocco del fattore NF-KB e inibizione della produzione di citochine pro-infiammatorie, IL-1β, IL-2, IL-6, TNF-α, IL-17A, e riduzione delle specie reattive dell'ossigeno e dell'azoto.
La Scienza fornisce sempre più e sempre meglio delle spiegazioni meccanicistiche alle evidenze empiriche e antiche intuizioni delle medicine tradizionali
Tratto dalla pagina FB del 28 maggio  del Prof  Paolo Bellavite ( già docente all Università di Verona)


Nessun commento: