Segnalo l’interessante notizia pubblicata sulla rivista informatica Sanità News (qui):
“L'omeopatia ridurrebbe notevolmente gli effetti collaterali delle terapie antitumorali senza limitarne l'efficacia. Sono queste le conclusioni alle quali sono giunti una serie di studi clinici che hanno analizzato gli effetti di diverse sostanze omeopatiche. Secondo quanto riporta l'associazione no-profit Cochrane Collaboration, specializzata proprio nell'esaminare gli effetti collaterali delle terapie farmacologiche, tale responso verrebbe da otto studi condotti presso il Royal London Homeopathic Hospital su un totale di 664 partecipanti. Tali ricerche per la prima volta hanno accertato gli effetti lenitivi delle sostanze omeopatiche su chemio e radioterapia. Più in particolare uno studio francese ha attestato che una crema a base di calendula ha ridotto la dermatite acuta in pazienti con carcinoma mammario in modo assai più significativo rispetto al trattamento convenzionale. Si è rivelata efficace anche la Traumeel S, una miscela che comprende belladonna, arnica, iperico e echinacea, in grado di ridurre le stomatiti se usata come collutorio. Nessuno di questi studi ha evidenziato che uno qualsiasi di questi trattamenti possa interferire con le terapie antitumorali e una ulteriore ricerca ha addirittura dimostrato che, proprio grazie all'alleviamento degli effetti collaterali, chi riceve cure omeopatiche interrompe di meno la radioterapia rispetto a chi segue solo terapie tradizionali”.
Si tratta di positivi effetti terapeutici già noti a molteplici omeopati, ma che adesso sembrerebbero trovare un’interessante sponda dalla Cochrane Collaboration, fino ad ora apparsa piuttosto ostile nei confronti dell’omeopatia.
Si tratta di positivi effetti terapeutici già noti a molteplici omeopati, ma che adesso sembrerebbero trovare un’interessante sponda dalla Cochrane Collaboration, fino ad ora apparsa piuttosto ostile nei confronti dell’omeopatia.
G. Di Leone, Medico, Bari
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