venerdì 24 aprile 2009
vaccini in crescita
Big Pharma punta ai vaccini
Le multinazionali del farmaco cominciano a diversificare i loro business, lasciando i medicinali sullo sfondo e dedicandosi alla prevenzione delle malattie. A trarne vantaggio i vaccini, sempre più attrattivi
Le Big Pharma, in difficoltà per le politiche governative stringenti, la concorrenza dei generici e la crisi economica, corrono ai ripari e cominciano a diversificare i loro business, lasciando i medicinali sullo sfondo e dedicandosi alla prevenzione delle malattie. Negli Stati Uniti Barack Obama ha già annunciato interventi mirati a tagliare i prezzi dei farmaci. Così, "tutto d'un tratto - sottolinea Simon Friend, global pharmaceutical leader di PricewaterhouseCoopers - la pecora nera della farmaceutica ricomincia ad acquisire attrattività, a causa dell'assenza di nuovi e promettenti farmaci all'orizzonte: i vaccini, prima guardati con diffidenza per il basso margine di profitto che potevano garantire, sono ora la chiave per ottenere nuovi profitti". Sanofi-Aventis, Merck, GlaxoSmithKline e Wyeth hanno storicamente dominato il settore per molti anni e lanciato negli ultimi tempi vaccini blockbuster, anche se ad alto costo, contro il papillomavirus umano o lo pneumococco. Ma ora anche altre aziende sono in prima fila: Novartis, che divenuta la quinta produttrice di vaccini dopo l'acquisto di Chiron, e AstraZeneca, che si è aggiudicata MedImmune. E anche Pfizer sta per entrare nel business con la fusione con Wyeth. Ma qual è il segreto dell'attrattività dei vaccini? Friend non ha dubbi: "sono relativamente immuni dalla competizione dei generici e la crescita del mercato è stata impressionante negli ultimi tempi: le prime cinque produttrici, che possiedono l'85% del mercato, hanno raggiunto guadagni di 16 miliardi di dollari nel 2008, in progressione di un terzo rispetto a due anni fa. E nel 2012 si prevede che questa cifra raggiungerà i 22 miliardi".
Tratto da Vaccinare 33(11/04/2009)
La notizia si inserisce nell'ambito di un programma vaccinale in continuo cambiamento che ha per oggetto la popolazione pediatrica .
Se da una parte dobbiamo cogliere con soddisfazione l'acquisizione di nuove conquiste alla lotta di malattie gravi,come alcune infezioni da Pneumococco o alcuni ceppi di Papilloma Virus,dall'altra ci auguriamo una sempre maggiore informazione sugli effetti avversi a lungo termine conseguenti ad una ripetitiva stimolazione immunitaria in età precoci della vita.
Elena Bosi pediatra Milano
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