lunedì 11 giugno 2012

TRAUMI E OMEOPATIA


I traumi sono un evento molto frequente, soprattutto in età pediatrica. A seconda della sede e della gravità va valutata la necessità di recarsi dal proprio Medico di fiducia o in Pronto Soccorso, per eseguire indagini appropriate.
L’omeopatia è usata con successo sia come unica terapia sia in associazione a trattamenti convenzionali, qualora la situazione lo richiedesse. Grazie ai medicinali omeopatici possiamo ridurre l’incidenza di emorragie, di dolore e facilitare una pronta guarigione.
I traumi possono causare conseguenze differenti a seconda della struttura e della sede che colpiscono. Elenchiamo di seguito le più frequenti.

Contusioni
Sono la classica “botta”, ovvero l’esito di un evento traumatico che, pur non  provocando una lacerazione della pelle, comprime e schiaccia i tessuti molli sottostanti.
La conseguenza principale è la rottura dei vasi sanguigni con formazione di ecchimosi (livido). L’intensità del trauma e le sue conseguenze possono essere diverse: si va da quello più lieve o di I grado con la formazione di un semplice livido, a quello più intenso (II grado) che esita in un ematoma, a quello più grave (III grado) che causa necrosi (morte) dei tessuti.
I medicinali omeopatici più usati sono:
  • Arnica: appena possibile. Riduce l’ecchimosi e il dolore
  • Bellis perennis: utile nei traumi del seno, del coccige o del bacino
  • Ledum palustre: se la struttura interessata è l’occhio
  • Hypericum perforatum: quando la zona colpita è riccamente innervata (coccige, dita, unghie, orecchio…)
Distorsione
È l’esito di un traumatismo di un articolazione. In tal caso si ha l’allungamento o la rottura dei legamenti interessati con comparsa di dolore e tumefazioni locali. Spesso il paziente non riesce a muovere l’articolazione colpita e necessità di un a radiografia per escludere una frattura.
I medicinali omeopatici più utili sono:
  • Ruta graveolens: utile nella fase acuta
  • Rhus toxicodendrum: se dopo la fase acuta si ha persistenza di dolore che migliora con il movimento lento e continuo
Frattura
Si intende un’interruzione dell’integrità dell’osso.. Nella zona del trauma si possono evidenziare tumefazione, spostamento dei segmenti ossei e soprattutto dolore persistente , anche dopo l’assunzione di analgesici. Il paziente non riesce a muovere la parte colpita.  In tali casi è sempre necessario eseguire una radiografia per appurare l’esistenza della frattura e la sua entità. In alcuni situazioni, soprattutto nei bambini, la frattura può essere a “legno verde” e passare inosservata. Tale possibilità deve essere considerata quando il dolore persiste invariato per alcuni giorni dopo il trauma. La radiografia è comunque dirimente. I medicinali omeopatici più utilizzati per accompagnare la guarigione sono:
  • Arnica: subito per alleviare il dolore
  • Symphytum: dolore osseo nel punt della frattura. Favorisce la formazione del callo osseo
  • Calcarea phopshorica: favorisce la formazione del callo osseo
Idrarto post-traumatico
È la conseguenza di un trauma ad un’articolazione. Si manifesta con gonfiore persistente della zona colpita e dolore. E’ dovuto alla presenza di liquido sieroso nello spazio chiuso, delimitato dalla capsula articolare. Ogni articolazione può esserne interessata, anche se la più colpita è quella del ginocchio.
L’omeopatia può aiutarci con:
  • Apis: idrarto con dolore pungente migliorato dal freddo
  • Bryonia: utili negli esiti quando persiste il dolore che peggiora con il movimento 
Ferite
Possiamo considerare le più frequenti:
Lacerazioni: caratterizzate da margini irregolari e strappati. Bisogna lavare bene la zona con acqua bollita e Calendula TM (25 gocce in un bicchiere d’acqua). Se è presente sanguinamento applicare una garza sterile, esercitando una certa pressione per circa 15 minuti.
Tagli: sono una ferita causata da un oggetto affilato in cui la lunghezza è maggiore della profondità
Abrasioni: sono una ferita superficiale dovuta a raschiamento o sfregamento di una zona cutanea o mucosa. Anche in questi caso è utile trattare la zona con acqua e calendula , dopo opportuna disinfezione.
I medicinali omeopatici più utili nelle ferite sono:
  • Staphysagria: accelera la cicatrizzazione delle ferite causate da oggetti affilati
  • Silicea: in caso di sospetto di detriti profondi all’interno della ferita, quando la cute si è già rimarginata
  • Ledum palustre: per le ferite pentanti da strumenti a punta che posso dare infezioni (es. chiodo nel piede)
Giulio Viganò, Pediatra, Milano

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