sabato 12 luglio 2014

La natura è sempre benigna? Piante medicinali controindicate in gravidanza!

Gli ultimi decenni hanno visto il diffondersi inarrestabile delle terapie che utilizzano medicinali di origine naturale. Il successo di queste terapie è stato favorito da una nuova cultura, fondata sul rispetto della natura, che pone l’uomo all’interno di un ecosistema di cui è parte integrante, senza tentazioni di manipolazioni chimiche apportatrici dii risultati facili ma troppo spesso estremamente effimeri.
Questo processo è stato ovviamente favorito anche dalla sempre più attenta valutazione degli effetti collaterali procurati dai farmaci di origine sintetica che, in più occasioni, superano di gran lunga i benefici terapeutici.
Da qui nasce il sempre maggior entusiasmo, ad esempio, per le piante medicinali che offrono la grande opportunità di coniugare efficacia e bassissima tossicità.
Ma siamo sicuri che questo sia sempre vero?
Prima di cercare di dare una risposta ponderata a questa domanda è bene fare una precisazione importante.
Troppo spesso sotto il termine ”naturale” vengono compresi medicinali molto diversi tra di loro che presentano caratteristiche farmacologiche e rischi di tossicità completamente differenti.
Questa situazione è particolarmente evidente in gravidanza soprattutto nel primo trimestre, in cui la formazione del feto pone problemi di particolare attenzione alla eventualità di tossicità di qualsiasi medicinale o integratore si intenda assumere.
I medicinali omeopatici, per il loro estremo grado di diluizione, rappresentano la scelta più sicura per affrontare i problemi patologici di ordinaria amministrazione del primo trimestre di gravidanza. Troppo spesso però da parte dell’utenza non vi è la consapevolezza che molte piante, utilizzate, come fitoterapici o contenute in integratori alimentari, vengono assunte a dosaggi elevati che andrebbero evitati in gravidanza per la loro potenziale tossicità.

Ecco, di seguito, un elenco di piante la cui somministrazione è sconsigliata in gravidanza o, per lo meno, dovrebbe essere ponderata con grande attenzione.


 Nome italiano
Nome latino
Indicazione terapeutica
Motivo della controindicazione


Artiglio del diavolo
Harpagophytum procumbens
Malattie infiammatorie articolari
Possibile azione sulla muscolatura uterina

Bardana
Arctium lappa
Acne, dermopatie, insufficienza epatica
Possibile azione sulla muscolatura uterina

Camomilla
Matricaria chamomilla
Lievi stati d'ansia e disturbi gastrointestinali
Stimola le contrazioni dell'utero

Camomilla Romana
Anthemis nobilis
Gastrite cronica
Stimola le contrazioni uterine
Centella
Centella asiatica
Insufficienza venosa arti inferiori
Possibile azione rilasciante la muscolatura uterina

Ginseng
Panax ginseng
Stati di affaticamento e neurastenia
Interferenza con l'asse ipotalamo-ipofisi-surrene

Idraste
Hydrastis canadensis
Vaginiti
Irritante la mucosa uterina

Iperico
Hypericum perforatum
Depressione medio-lieve
Inibitore delle MAO-stimola le contrazioni dell'utero

Kava kava
Piper methysticum
Stati d'ansia
Può causare perdita del tono dell'utero

Liquirizia
Glycyrrhiza glabra
Gastrite e ulcera
Effetti sul surrene

Momordica


Meliloto
Momordica charantia


Melilotus officinalis
Riduzione assorbimento glucidico

Insufficienza linfo-venosa
Stimola le contrazioni dell'utero

Sindrome cumarinica con malformazioni fetali




Ortica
Urtica dioica
Malattie infiammatorie articolari
Stimola la muscolatura uterina

Partenio
Tanacetum parthenium
Profilassi dell'emicrania
Dilata i vasi uterini

Rosmarino
Rosmarinus officinalis
Cirrosi, litiasi
Attività procinetica

Schizandra (cinese)
Schizandra chinensis
Antistress
Stimola le contrazioni uterine

Sedano
Apium graveolens
Nefropatie
Stimola le contrazioni dell'utero

Tribulus
Tribulus
Anabolizzante
Può interferire con lo sviluppo fetale

Uncaria tomentosa
Uncaria tomentosa
Malattie infiammatorie-immunostimolante
Non esistono dati sufficienti

Uva ursina
Arctostaphylos uva-ursi
Cistiti e uretriti
Vasocostrittore

Witania (Ginseng indiano)
Withania somnifera
Adattogeno
Stimola le contrazioni uterine

Fonte Ministero della Salute-Farmaco e fitovigilanza


Come si può ben vedere dalla tabella alcune delle piante segnalate sono molto comuni e ritenute dalla grande maggioranza innocue. Va precisato, però, che è l’estratto concentrato di queste piante che è potenzialmente dannoso.
Concludendo, è bene che le donne, durante la gravidanza, prima di assumere fitoterapici o integratori che contengono estratti concentrati di piante, si rivolgano al medico o al farmacista per avere assicurazioni sulla innocuità dei prodotti  che vorrebbero assumere per garantire a se stesse e al nascituro una serena e sicura gestazione.


Edoardo Felisi
Medico Chirurgo-Esperto in Omeopatia-Docente di Medicinali Omeopatici e Probiotici presso il corso di Laurea in Farmacia dell’Università degli Studi di Pa

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