“Non
sappiamo più cosa fare!” “Le abbiamo provate tutte, ma non cambia niente”
“Sembra di avere in casa un piccolo tiranno, o si fa come vuole lui o siamo
finiti” “Io lo faccio fuori!”
Genitori
affaticati, nervosi e rassegnati: no panic! Niente panico, cari genitori, forse
nessuno vi aveva avvisato della fatica che avreste fatto e dei sacrifici a cui
sareste dovuti andare incontro, ma ora siamo qui e qualcosa possiamo fare. Non
aspettatevi consigli pratici, non è il mio mestiere quello di dare miracolose
ricette e facili soluzioni. (Anzi, nel caso le trovaste, fatemelo sapere che mi
piacerebbe diventare famoso!). Bando alle ciance, siamo qui per un motivo
preciso: stare tendenzialmente bene. Si, perché nei momenti di crisi, come
tutti sappiamo, il nostro cervello si blocca e a noi vengono sempre e solo
quelle due idee e, per giunta, sbagliate. Ironia della sorte. Cosa possiamo
fare allora? Forse una cosa a cui non facciamo troppo caso: essere creativi,
pensare, stimolare la mente e stare bene tra noi. Ma non nel momento della
crisi, no. In tutto il resto del tempo.
Una domanda che potrebbe aiutarci a
muovere i nostri pensieri -e che, guarda caso, c’entra proprio con il problema
dei bimbi tiranni- potrebbe essere questa: ma noi, siamo veramente adulti? Si,
perché i bambini tiranni, molto spesso, sono così perché non riescono a sentire
che accanto a loro ci sono adulti capaci di contenerli, di dare delle regole e
dei limiti, di aiutarli a rialzarsi quando cadono, di tenerli fermi quando si
agitano troppo, di sgridarli quando stanno facendo la cosa sbagliata, di
abbracciarli quando hanno bisogno di tenerezza. Se non ci sono adulti in
famiglia -cioè se non ci sono persone capaci di prendere decisioni, di giocare
coi propri figli, di fare gruppo tra adulti, di riconoscere quando si tratta di
“cose da bambini” o di “cose da grandi”, di non accusare tutti per non fare i
conti con se stessi, di prendersi la responsabilità di educare i propri figli,
di proteggere, di sgridare, di coccolare- ecco, se non ci sono adulti in
famiglia, i piccoli cercheranno di fare da sé e naturalmente falliranno. Non sono capaci di fare i grandi e quindi si
immaginano di dover essere tiranni e che tutto debba stare ai loro piedi. Ma è
una responsabilità troppo grossa che noi adulti non possiamo permettere che si
prendano. Dobbiamo essere noi i grandi. E allora largo alla fantasia e alla creatività:
cosa possiamo fare per ritornare a far percepire ai nostri figli che i grandi -che
proteggono, che danno regole, che coccolano, che hanno il coraggio di prendere
le decisioni e di insegnare cosa è giusto e cosa è sbagliato, che dedicano il
loro tempo ai figli, che stanno bene tra loro come coppia e come gruppo- siamo
noi?
Dott. Marco Bernardi
Psicologo
Largo Gramsci,1
20063 Cernusco sul Naviglio (MI)
3387306198
1 commento:
Complimenti per le pubblicazioni dottoressa! I post sono sempre molto interessanti e ricchi di spunti per riflettere.
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