domenica 10 luglio 2016

Sindrome nefrosica infantile e dieta priva di glutine

La sindrome nefrosica infantile potrebbe essere direttamente correlata a un'intolleranza alimentare, tra cui quella al glutine. Questo, almeno, è quanto emerge da una casistica di 8 bambini, sei maschi e due femmine di età compresa tra 2 e 14 anni, con sindrome nefrosica refrattaria alle terapie, trattati con dieta senza glutine per circa quattro anni. «Tutti i bambini hanno avuto un miglioramento clinico che ha permesso la riduzione o addirittura la sospensione degli steroidi» afferma Howard Trachtman della Divisione di nefrologia pediatrica al NYU Langone Medical Center di New York. La sindrome nefrosica è una condizione rara in età infantile che si manifesta con proteinuria, ipoalbuminemia ed edemi, con funzione renale di solito normale.
«Oltre il 90% dei bambini risponde a un ciclo iniziale di steroidi orali, anche se nella successiva gestione della malattia dal 30 al 50% dei pazienti sviluppa dipendenza da steroidi o frequenti recidive, cosa che rende urgente il bisogno di sviluppare nuovi approcci terapeutici» spiega il nefrologo statunitense, ricordando che negli ultimi 40 anni sono stati pubblicati diversi casi clinici che associano le diete da intolleranza alimentare al controllo della sindrome nefrosica. «Nello specifico, la remissione della sindrome è stata raggiunta con diete di eliminazione tra cui quella senza glutine» scrivono gli autori, secondo i quali queste osservazioni suggeriscono che la sensibilità al glutine può contribuire alla malattia.

«E la nostra casistica conferma che in un sottogruppo di bambini con sindrome nefrosica di difficile gestione l'eliminazione del glutine dalla dieta può ridurre la necessità di terapie immunosoppressive potenzialmente tossiche» puntualizza Trachtman, aggiungendo tuttavia che servono studi prospettici per confermare l'efficacia di una dieta priva di glutine nell'NS infantile. «In particolare, sarebbe opportuno individuare i biomarcatori in grado di identificare i pazienti con maggiori probabilità di beneficiare della dieta, chiarendone anche il meccanismo d'azione, dato anche il crescente utilizzo e il maggiore accesso ai prodotti alimentari privi di glutine» concludono i ricercatori.

Pediatrics 2016. doi: 10.1542/peds.2015-4528
https://dx.doi.org/10.1542/peds.2015-4528  

Tratto da Doctor33 24 giugno ’16 

Dott.Elena Bosi
Specialista in Pediatria
Esperta in Omeopatia e Medicine Complementari

Milano

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