domenica 15 aprile 2018

Argilla: una terra curativa

L’argilla , come molti altri rimedi naturali è un prodotto  molto complesso , le cui proprietà  non dipendono da un solo elemento, ma dall’interazione delle varie sostanze di cui è composto, che  ne moltiplicano l’efficacia.
Nel 1928, il prof. Laborde, docente alla Facoltà di Farmacia di Strasburgo, dichiarò: «La terra curativa, presa regolarmente o periodicamente, è il dono che purifica, vivifica, compensa e risana, proprietà essenziali della natura. È un potente dinamogeno che ristabilisce un equilibrio stabile risvegliando l’attività delle ghiandole».

Attualmente i suoi benefici  sono stati quasi dimenticati,  tuttavia chi la utilizza regolarmente conosce la sua affidabilità e maneggevolezza.
Le sue proprietà sono
antisettiche e battericide: 
è in grado di contrastare l’attività dei batteri creando un ambiente ostile alla loro crescita senza recare danno all’organismo, favorendo la riparazione dei tessuti.
Favorisce l’eliminazione dei parassiti intestinali aiutando a ripristinare l’equilibrio della flora microbica intestinale.

Adsorbente:
il suo potere assorbente può variare dal 20 sino al 50% del suo peso. L’argilla è in grado di assorbire enormi quantità di liquidi, ma anche di gas, proprietà che viene sfruttata in molte applicazioni curative, soprattutto in caso di problematiche intestinali (eccesso di gas intestinali) o dermatologiche(eruzioni cutanee, acne).
Cicatrizzante:
le sue qualità basiche (pH quasi neutro) esercitano un ‘azione catalizzatrice(stimolano alcuni processi enzimatici) favorendo la  rigenerazione della pelle .
Ciò è utile nelle ferite esterne   (anche impetiginizzate ) e nelle ulcere cutanee
Come preparare l’argilla per uso esterno :

Mescolando l’argilla con acqua calda, tiepida o fredda si ottiene una pasta più o meno plastica, che può essere impiegata nella cura di varie malattie e disturbi. Ricordiamo, inoltre, che l’argilla preparata con acqua salata (sale marino integrale) e priva di cloro accresce la sua efficacia terapeutica. Per ottenere un’argilla idonea all’utilizzo esterno è opportuno rispettare i seguenti passaggi:
  1. porre uno strato di 2-3 cm di argilla sul fondo di un recipiente di vetro o di ceramica (per 2 cucchiai di argilla un cucchiaio e mezzo di acqua);
  2. aggiungere acqua fredda fino a ricoprire l’argilla e mescolare con un cucchiaio di legno, lasciando che il liquido venga completamente assorbito fino a ottenere un impasto a consistenza cremosa;
  3. coprire con una garza o con un panno per evitare che si depositi qualche corpo estraneo e lasciare riposare per qualche ora; se le condizioni meteorologiche lo consentono esporre l’argilla al sole;
  4. l’argilla pronta per l’uso si presenta liscia come creta, omogenea e con una consistenza cremosa: raccolta su un cucchiaio di legno, non deve colare.
La consistenza dell’impasto può essere aggiustata aggiungendo un po’ di argilla (quando l’impasto risulta troppo molle) o un po’ d’acqua, quando l’impasto è troppo asciutto. L’argilla così preparata può essere conservata pronta per l’uso per un tempo indefinito: sarà sufficiente assicurarsi che sia conservata al buio in un sacchetto, un vaso di terracotta o in un qualsiasi altro recipiente e aggiungere acqua se indurisce per la parziale evaporazione dell’acqua.
È indispensabile non lasciare mai l’argilla a contatto con oggetti o recipienti metallici poiché piccole quantità di metalli anche tossici vengono rilasciate a causa dell’elevato potere di adsorbimento strutturale dell’argilla.

Utilizzo Esterno

Per uso esterno l’argilla si utilizza sotto forma di: cataplasmi e impiastri, polverizzazione, bagni, unguenti, maschere e frizioni. È opportuno utilizzare argilla grossa per impacchi e cataplasmi di grandi proporzioni mentre l’argilla macinata fine è più indicata per impacchi e cataplasmi di normali proporzioni, polverizzazioni, unguenti, maschere e frizioni.

Cataplasmi e impiastri

Cataplasmi e impiastri di argilla sono ancora oggi i metodi di utilizzo più usati in argilloterapia; sono impasti dove oltre all’argilla si possono aggiungere anche estratti vegetali, oleoliti, oli essenziali che in alcuni usi ne amplificano l’efficacia.

Il cataplasma consiste nell’applicare sul corpo la pasta di argilla e acqua distesa su un telo di stoffa.

Se non viene altrimenti indicato, il cataplasma deve essere a temperatura ambiente; dove è indicato il cataplasma caldo, l’argilla va scaldata a bagnomaria. Per non suscitare una reazione di fastidio, il cataplasma va applicato gradualmente, appoggiandone prima un angolo sulla pelle e proseguendo lentamente finché l’organismo si abitua alla temperatura. Il cataplasma deve essere fissato con bendaggi in modo che non si sposti, ma anche senza stringere e deve essere lasciato al suo posto per 30 minuti e per un massimo di 2-3 ore. Quando è il momento di toglierlo si lava la parte con acqua fredda o tiepida con una spugna.

Il cataplasma di argilla è utile nella cura di manifestazioni artrosiche, distorsioni, slogature, contusioni.


Bagni parziali o totali

Si sceglie un’argilla verde macinata fine o grossa da stendere sul fondo di una bacinella (tre-quattro manciate di argilla equivalenti a circa 80-100 grammi) che sarà riempita di acqua calda con il 5% di sale marino integrale, mescolando sino a quando l’argilla sarà sciolta e in sospensione. Questa preparazione può essere utilizzata per  lavaggi vaginali, pediluvi e maniluvi. Per un bagno totale versare in una vasca colma di acqua tiepida 1/2 chilo di argilla e, eventualmente, 10 gocce d’olio essenziale di lavanda, mescolare e immergersi per 15 minuti, eseguendo movimenti con gambe e braccia. Ci si sciacqua, quindi, con acqua tiepida e ci si corica a letto ben coperti per circa un’ora.

Frizioni

Per prepararle, è sufficiente ottenere una poltiglia molto liquida di argilla fine in polvere nella quale s’immergerà un pezzo di tela che basterà far sgocciolare prima di applicarlo sulla parte da trattare. Le frizioni sono utili in caso di piaghe e ferite e in caso di dolori reumatici e artrosici.

Polverizzazione

Si usa l’argilla fine e polverizzata come un talco da applicare direttamente sulla parte interessata. Essa presenta un’efficace azione antisettica e cicatrizzante utile contro gli eritemi, i pruriti, il sudore, gli arrossamenti, le screpolature della pelle, le piccole ferite e contro l’eccessiva sudorazione dei piedi.

Unguenti

Aggiungendo olio extravergine di oliva ( olio di mandorle o di jojoba), miele, burro o glicerina alla polvere di argilla fine è possibile ottenere unguenti per uso terapeutico per medicare escoriazioni, geloni, rossori, ulcere e dermatiti in generale. Si adopera un tovagliolo o un pezzo di tela e si spalma l’unguento sulla parte da trattare.

Utilizzo Interno

L’argilla fine, ventilata e impalpabile, è la migliore per uso interno poiché libera molti più elementi curativi di quanto non possa fare un’argilla a granulometria più grossa.
Essa presenta, inoltre, un grande vantaggio terapeutico: transitando dal tubo digerente fino all’intestino, nel suo percorso si fissa alle tossine e permette la loro eliminazione. Si utilizza diluendola in acqua e bevendola, oppure ingerendola sotto forma di compresse, pillole e bastoncini.

Bevanda diluita in acqua

È assolutamente necessario utilizzare acqua di fonte che non sia trattata con il cloro o, in alternativa, acquaoligominerale.
Dopo aver messo un cucchiaino di argilla (fino a tre come dose massima) in un bicchiere di vetro si mescola l’acqua con un bastoncino di legno (non vanno comunque usati strumenti di metallo), si copre con una garza e si lascia riposare il composto, meglio se al sole, per almeno 10-12 ore prima di berlo. Il mattino successivo si berrà solo l’acqua surnatante lasciando il deposito sul fondo del bicchiere.

Questo liquido superiore acquoso si presenta opaco (soluzione colloidale) ed è conosciuto sotto il nome di gel di argilla o sopranatante: contiene tutti gli elementi dell’argilla.
Nei casi in cui è specificato e utile per ottenere un determinato effetto terapeutico, si agita la soluzione mandando tutta l’argilla in sospensione e bevendo tutto il contenuto. L’argilla deve essere assunta sempre lontano dai pasti, preferibilmente di mattina, per circa un mese, facendo poi una pausa per una decina di giorni, quindi ripetendo ancora per un mese l’assunzione di acqua argillosa. Questo schema si può ripetere due o tre volte durante l’anno. L’argilla diluita in acqua depura il sangue e tutto l’organismo, neutralizza le tossine e apporta alle cellule elementi indispensabili alla loro vitalità e alla loro difesa: silicio, alluminio, ferro, calcio, sodio, potassio, magnesio e altri elementichimici.
IL pH della sospensione acquosa, inoltre, è vicino alla neutralità, né troppo acido né troppo basico, per cui essa possiede un’interessante attività tamponante antiacida che la rende particolarmente utile in caso di iperacidità gastrica .

Precauzioni di Utilizzo e Tossicità

Anche se da un punto di vista strettamente tossicologico non sono noti effetti nocivi dell’argilla sulla salute dell’uomo, è consigliabile  verificare la personale compatibilità con l’argilla che si intende usare.
Per uso esterno è bene iniziare con applicazioni di breve durata, soprattutto se è la prima volta che si ricorre all’argilla. L’argilla per uso interno può dare stitichezza e va utilizzata se non vi sono patologie intestinali in atto.
(tratto da “Il libro completo dell’Argilla” )

Dott.Elena Bosi
Pediatra, Milano






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