mercoledì 24 febbraio 2021

I RAGAZZI NON CONTROLLANO PIU' LE EMOZIONI

 


Gli episodi di Formia, Napoli e Roma di qualche tempo fa ci parlano di "ragazzi che mostrano la loro collera fino a perdere il controllo". La sfera emotiva dei nostri adolescenti al momento e' dominata da "rabbia, noia e irritazione. Emozioni che difficilmente vengono controllate e sfociano in violenza estrema", soprattutto nel caso di ragazzi che provengono da contesti, familiari e sociali, in cui "non si e' molto attenti ai loro bisogni psicologico-affettivi piu' che materiali". Gianni Biondi, psicologo clinico e psicoterapeuta, interpreta cosi' i recenti fatti di cronaca che hanno visto coinvolti giovani e giovanissimi, l'ultimo dei quali e' culminato con l'uccisione di un diciassettenne da parte di un coetaneo. "I ragazzi sono arrabbiati- prosegue Biondi- perche' sentono di stare perdendo qualcosa che non riescono a identificare, a cui non riescono a dare un nome. E hanno ragione- sottolinea lo psicoterapeuta- perche' questo ultimo anno li ha costretti a confrontarsi con uno sviluppo anomalo che ha creato frustrazione sociale e affettiva. Il senso del limite e' diventato esagerato: non si puo' uscire, non ci si puo' toccare, ci si incontra stando a distanza. Regole difficili da accettare per tutti, ma che per gli adolescenti sono molto piu' pesanti. Oltre a questo- prosegue Biondi- li abbiamo aggravati del peso dell'essere responsabili degli eventuali contagi di genitori e nonni. Questo ha aumentato in loro da una parte la paura, dall'altra la rabbia". Poi c'e' la noia dovuta "al fatto che molti ragazzi si sono ormai 'ubriacati' di social, di serie tv e non ce la fanno piu', sono stanchi. Il che- tiene a precisare l'esperto- rispetto al passato, e' sorprendente". Prima del Covid, infatti, gran parte delle relazioni degli adolescenti passavano attraverso gli strumenti digitali e i social. "Ora- aggiunge Biondi- sempre piu' sentono il peso di questo affollamento mentale". Si puo' dunque pensare che l'esperienza della pandemia e delle sue restrizioni sociali faranno rivalutare i rapporti vissuti di persona da parte dei nostri ragazzi? "In un certo senso- constata lo psicologo- queste forme di violenza possono rappresentare anche il desiderio di ricompattarsi in gruppi. Il problema e' che, per il momento, l'obiettivo sembra essere quello di ricercare occasioni per tirare fuori la propria rabbia, condividerla con altri, spesso sconosciuti, rivolgendola contro altri, poco consapevoli delle possibili conseguenze fisiche e psicologiche dei loro impulsi".

Biondi tiene a chiarire che "noi non sappiamo quali saranno le conseguenze di tutto questo, soprattutto sui ragazzi piu' fragili". Per questo, aggiunge, "e' chiaro che il nuovo governo dovra' riflettere su una particolare e attenta strategia dedicata ai giovani e a tutto il loro mondo, per recuperare quanto hanno perso o almeno evitare che continuino a perdere momenti importanti per il loro sviluppo", conclude.

 

Tratto da DIRE  Newsletter di Psicologia del 23/02/2021

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