mercoledì 15 settembre 2021

Chi rilascia il certificato di esenzione al vaccino ?

 


Il rilascio del certificato di esenzione e delle ulteriori attività previste dalla Circolare 35309 del 4/8/2021 del Ministero della Salute, ivi compreso l’inserimento nei data base, deve essere effettuato dal medico vaccinatore. A fare chiarezza ci pensa la Fimmg di Bari che, confermando le indicazioni ministeriali, precisa appunto che sono i medici vaccinatori (medici dei servizi vaccinali, MMG e PLS che operano nell’ambito della campagna di vaccinazione), a dover emettere il certificato di esenzione alla vaccinazione anti-COVID-19. Un provvedimento che tutela la salute del cittadino, dato che la valutazione sulle condizioni di salute che possono consentire, sconsigliare o posticipare la vaccinazione devono essere effettuate al momento dell'anamnesi e della raccolta del consenso informato. La norma viene ribadita dalla lettera inviata martedì scorso da Donato MonopoliSegretario Fimmg Puglia, all’Assessore Politiche della Salute Regione Puglia e ai Direttori Generali ASL Puglia sulle certificazioni di esenzione alla vaccinazione anti-COVID-19, come si legge sul sito della Fimmg.  "Infatti, non essendoci in Italia l’obbligo di vaccinazione, la rilevazione di un’eventuale esenzione non può essere fatta in via preventiva, ma solo nel momento in cui un cittadino decide di vaccinarsi e si presenta nell’hub vaccinale. In tale contesto, il medico vaccinatore ha l’obbligo di inserire l’eventuale controindicazione nel database, ai fini del rilascio del green pass". Pertanto, il rilascio del certificato di esenzione e delle ulteriori attività previste dalla Circolare 35309 del 4/8/2021 del Ministero della Salute, ivi compreso l’inserimento nei data base, deve essere effettuato dal medico vaccinatore e non dal medico di medicina generale, oggi non impegnato nella campagna vaccinale e quindi non legittimato a rilasciare il certificato di esenzione. Sono in molti a rivolgersi al medico di medicina generale per l'esenzione. Come riporta Repubblica, il 2 per cento del personale scolastico del Lazio è a caccia di un modo per continuare a lavorare senza necessariamente vaccinarsi. Non sono pochi colori che si stanno rivolgendo ai medici di famiglia con certificati di specialisti che stabiliscono questa o quella patologia. Che, senza però metterlo nero su bianco, sarebbe incompatibile con il vaccino, un certificato che "dice tutto e non dice niente", come spiega al quotidiano Pier Luigi Bartoletti, segretario Lazio Fimmg. "In realtà spesso si tratta di patologie che richiederebbero il vaccino e di corsa. Molti colleghi, proprio perché non sono disponibili a rilasciare esenzioni quando non servono, stanno ricevendo la revoca dai loro pazienti.

 

Tratto da  PROFESSIONE | REDAZIONE DOTTNET | 25/08/2021

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