E’ stato pubblicato recentemente sulla prestigiosa rivista Phytotherapy Research (1) uno studio atto a valutare l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità dell’Artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens DC) nel trattamento dei cosiddetti dolori reumatici (AORC: Arthritis and other rheumatic conditions). Nel Regno Unito è stato realizzato uno studio aperto a singolo gruppo, durato otto settimane, che ha coinvolto 259 pazienti. Per le valutazioni sono stati adottati l’indice di WOMAC-I (Western Ontario and McMasters Universities Osteoarthritis), l’indice di AHOI (Algofunctional Hand Osteoarthritis Index), le usuali analisi ematiche, test di funzionalità epatica, questionari di autovalutazione, ecc. Sono risultati significativi (p < 0.0001) gli indici relativi al dolore globale, alla rigidità e alla funzionalità articolare. In particolare risultava diminuito il dolore a mani, polsi, gomiti, spalle, anche, ginocchia e schiena. La qualità della vita è risultata migliorata significativamente rispetto alla baseline. Almeno il 60% dei pazienti ha potuto ridurre o evitare l’assunzione concomitante di farmaci antidolorifici. Gli autori concludono che Harpagophytum procumbens rappresenta una opzione seria per il trattamento delle forme lievi o moderate di artrosi.
Appare evidente l’interesse clinico nell’utilizzo in terapia della pianta. Scrive Brunetton J., (2002): “In complemento alla terapeutica abituale, o quando la prescrizione antiinfiammatoria come prima istanza non è giustificata, il suo utilizzo è una possibilità che meriterebbe senza alcun dubbio di essere meglio valutata“.
(1)Warnock Mary et all., Effectiveness and safety of Devil's Claw tablets in patients with general rheumatic disorders
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