martedì 18 novembre 2008

ANTIBIOTICI,SI MA CON CAUTELA


ANTIBIOTICORESISTENZA



Nel settimanale del Ministero del lavoro,salute e politiche sociali compare questa segnalazione su un problema sempre piu' grave legato all'uso inappropriato di farmaci antibiotici.
Ciò ci colpisce particolarmente in quanto sostenitori dell'omeopatia,che, ben prescritta, permette di ottimizzare le terapie convenzionali.

"Lo sviluppo dell’antibioticoresistenza in Italia e in tutti i Paesi europei, legato all’incremento e all’uso inappropriato degli antibiotici, costituisce un problema di particolare rilievo per la tutela della salute dei cittadini tanto da spingere istituzioni internazionali come l’Oms e l'Ecdc a lanciare l’allarme e a indire la Giornata europea per gli antibiotici il 18 novembre". Lo ha detto il Sottogreterario alla Salute Ferruccio Fazio introducendo la presentazione della Campagna “Antibiotici si, ma con cautela” realizzata dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e dall'Istituto superiore di sanità (Iss) in accordo con il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali con l’obiettivo di informare i cittadini dell’importanza di ricorrere agli antibiotici solo quando necessario e dietro prescrizione del medico che ne accerti l’effettiva utilità e di non interrompere mai la terapia prima dei tempi indicati dal medico o, comunque, solo dietro sua indicazione.
Al fine di raggiungere la popolazione generale, la Campagna prevede l’utilizzo di diversi strumenti di comunicazione, illustrati dal direttore generale dell'Aifa Guido Rasi, tra cui spazi sulla stampa quotidiana nazionale e locale, su periodici, femminili e testate web. Inoltre i messaggi saranno diffusi anche attraverso spot radiofonici, pubblicità dinamica urbana sugli autobus, spot cinematografici e attraverso il sito web della Campagna. Infine, i cittadini potranno avere risposte a quesiti sull’impiego corretto degli antibiotici attraverso il numero verde AIFA 800-571661.
L’azione di sensibilizzazione della popolazione generale, soprattutto in quelle regioni dove il consumo di antibiotici è più elevato, è necessaria poiché alcuni germi patogeni, come sottolineato dal Presidente dell'Iss Enrico Garaci,  importanti hanno già sviluppato livelli di antibioticoresistenza che arrivano anche al 90% e alcuni ceppi (tra cui il Micobatterio della tubercolosi) sono divenuti resistenti a tutti i 100 antibiotici disponibili tanto che in un futuro prossimo si comincia a temere di non poter disporre più di alcun farmaco per combattere le infezioni. Fattore determinante nello sviluppo dell’antibioticoresistenza è l’incremento dei consumi.
 
Ministerosalute.it - 11 novembre 2008

Elena Bosi pediatra

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