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Paul Frijters, economista australiano, intervistato dal Sydney Morning Herald dissente dall'aforisma che afferma che la felicità non ha prezzo. Frijters è l'autore di un nuovo studio, durato di 8 anni e che ha coinvolto oltre 10 mila persone, e ritiene di aver dato un prezzo a eventi, felici o tristi, che caratterizzano la vita umana, come matrimonio, trasloco o perdita di una persona cara. "Quello che risulta è che gli eventi felici hanno scarso valore economico, e vi sono forti differenze nel valore economico di questi eventi a seconda del sesso". Gli uomini, secondo l'Autore, sono molto più esaltati da eventi felici e più depressi in seguito a quelli tristi rispetto alle donne. Frijters ha seguito i soggetti partecipanti all'esperimento per un anno chiedendo loro di valutare il valore degli eventi della loro vita e questo gli ha permesso di assegnare un valore monetario alle loro esperienze . Quindi "per un uomo australiano un matrimonio vale circa 19 mila euro, mentre per le donne vale solo la metà. Gli uomini inoltre sono molto più colpiti da un divorzio (che per loro vale una perdita di 68 mila euro) rispetto alle donne (che ne perderebbero solo 5.000)". Ha quindi concluso "Gli essere umani tendono a valutare piu' le perdite che i guadagni: la felicità, rispetto alla tristezza, vale molto poco"
La rivista American Journal of Clinical Nutrition ha pubblicato una ricerca condotta presso la Fondazione IRCCS, Istituto Nazionale dei Tumori, di Milano dalla studiosa Valeria Pala e coll. che hanno esaminato i dati relativi a più di 319.000 donne di dieci Paesi europei che avevano preso parte a un ampio studio prospettico sul legame tra cancro e alimentazione E’ possibile, secondo uno studio italiano, ridurre il rischio di sviluppare un cancro al seno diminuendo il consumo di carne rossa e di latticini ad alto contenuto di grassi. Il follow-up è durato nove anni e nel corso dello stesso si sono ammalate di tumore al seno 7119 donne. I ricercatori hanno potuto osservare che, in generale, non risultava evidente un collegamento tra il consumo di carne e l’insorgenza del cancro. Piuttosto nelle donne in pre-menopausa emergeva chiaramente un aumento del rischio pari al 10% per chi consumava grandi quantità di carne rossa processata e al 28% per chi mangiava frequentemente grosse quantità di burro. La ricercatrice sulle pagine dell’American Journal of Clinical Nutrition ha concluso affermando che è comunque importante non eccedere nel consumo di carni rosse processate, cotte ad elevate temperature, e di burro.
Nel 1849 C.Darwin era talmente malato da essere incapace di lavorare un giorno su tre. Dopo essere stato afflitto da fastidiosi sintomi per oltre 10 anni, scrisse ad un amico di essere ad un passo dalla morte. Ricorse alle cure del Dr.James Manby Gully, un medico che utilizzava l’idroterapia e medicinali omeopatici. Nonostante fosse molto scettico riguardo questi trattamenti, ottenne uno spiccato miglioramento del suo stato di salute, anche se alcuni dei suoi sintomi digestivi e cutanei lo accompagneranno per il resto della sua vita. Apprezzò molto l’idroterapia, ma rimase piuttosto scettico nei confronti dell'omeopatia, anche se i suoi personali esperimenti sulle piante insettivore, nei quali aveva utilizzato sali d'ammonio a dosi omeopatiche, lo avevano sorpreso e sbalordito per i loro significativi effetti biologici.I figli di Darwin erano increduli quanto il padre, ma le loro osservazioni confermarono i risultati di tali esperimenti. Si sa anche che Darwin lesse un libro sull'evoluzione scritto da un medico omeopata, libro che Darwin descrisse come simile al suo ma che "andava più a fondo". Evid Based Complement Alternat Med. 2009 0ct 29.Ullman D.Homeopathic Educational Services, 2124 Kittredge St.,Berkeley, CA.
Dal Cincinnati Children's Hospital Medical si apprende che uno studio, condotto presso quell'Istituto da Tanya Froehlich e coll. e pubblicato sull'ultimo numero di Pediatrics, ha evidenziato che i bambini, che nella vita prenatale erano stati esposti a fumo passivo, avevano un rischio di sviluppare ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività) di 2,4 volte superiore e che i bambini che mostravano nel sangue una anomala quantità di piombo avevano un rischio di ADHD superiore di 2,3 volte. Lo studio ha riguardato 3.907 ragazzini tra gli 8 e i 15 anni che avevano ricevuto una diagnosi di ADHD e secondo quanto concluso dai ricercatori statunitensi, eliminando entrambi gli elementi inquinanti dalle case si potrebbe ridurre del 35% il numero di casi di sindrome ADHD tra i bambini di età compresa tra gli 8 e i 15 anni.
La sindrome premestruale (SPM) può risultare invalidante nel 10% dei casi. L’ eziologia è complessa e molteplici sono gli approcci terapeutici proposti. Poiché la SPM è una situazione cronica, occorre prestare particolare attenzione agli effetti collaterali degli interventi farmacologici. La Fitoterapia indubbiamente può offrire un maggiore margine di sicurezza. Un recente studio (in singolo-cieco, randomizzato, controllato vs placebo) ha valutato la possibile efficacia delle foglie di Ginkgo biloba L. sui sintomi della sindrome premestruale. Le partecipanti (90) sono stati assegnate in modo casuale al gruppo placebo e al gruppo verum (estratti di foglie Ginkgo biloba: 40 mg per compressa) : le compresse venivano assunte tre volte al giorno dal 16 ° giorno del ciclo mestruale fino al 5 ° giorno del ciclo successivo. Ottantacinque (94,4%) partecipanti hanno completato lo studio. I due gruppi erano simili in termini di caratteristiche demografiche e di gravità complessiva dei sintomi (baseline). Dopo l'intervento, si è verificata una significativa diminuzione della gravità complessiva dei sintomi e dei sintomi fisici e psicologici in entrambi i gruppi (p <0,001): Ginkgo biloba (23,68%) e placebo (8,74%). Tuttavia, la diminuzione media della gravità dei sintomi è stata significativamente maggiore nel gruppo Ginkgo biloba rispetto al gruppo placebo (p <0,001). Secondo gli autori di questo studio Ginkgo biloba L. può ridurre la gravità dei sintomi SPM, sono però necessarie ulteriori ricerche.