mercoledì 23 dicembre 2009

Campagna di comunicazione sugli antibiotici



“ANTIBIOTICI, USALI CON CAUTELA”
E’ iniziata una campagna promossa dal Ministero della Salute,Agenzia Italiana del farmaco(AIFA)e Istituto Superiore della Sanità per promuovere un uso appropriato degli antibiotici e ridurre lo sviluppo dell’antibioticoresistenza.L’italia (dal 2002 al 2007) è stata uno dei paesi dell’Unione Europea con il consumo più elevato di farmaci antibiotici, preceduta solo da Francia e Cipro. In Italia nel 2008 il 44% della popolazione assistibile ha ricevuto almeno 1 prescrizione di antibiotico con maggior impiego in età pediatrica e nella popolazione anziana. In particolare hanno ricevuto almeno una prescrizione: 53 bambini su 100 e 50 anziani su 100. Consumi più bassi si sono registrati al Nord e più elevati al Sud. 9 regioni del Centro Sud hanno registrato valori superiori alla media nazionale, 10 regioni del Centro nord e le Province autonome di Trento e Bolzano hanno presentato consumi inferiori. In particolare: i consumi più elevati sono stati registrati in Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Molise, Abruzzo, Lazio, Umbria Calabria. Campania e Sicilia hanno presentato, inoltre, valori di consumo più che doppi rispetto a quelli delle regioni a più basso consumo. Le classi di antibiotici più impiegate in Italia nel 2008 sono state: penicilline, macrolidi, chinoloni, cefalosporine. Sono state registrate variazioni stagionali nel consumo di antibiotici con picchi alti in corrispondenza del periodo autunno-inverno . Il numero è quasi raddoppiato in parallelo al picco dei casi di influenza che avvengono, nella maggior parte dei casi, nei mesi di gennaio, febbraio e marzo. La correlazione esistente tra questi due fenomeni suggerisce che una parte importante del consumo di antibiotici possa essere sostenuto da sindromi influenzali, in cui l’uso degli antibiotici non è utile e anzi favorisce l’antibioticoresistenza. Nell’analisi per classi di età si evidenziano: valori maggiori in età pediatrica (0-14 anni) e negli over 75. Con l’avanzare dell’età diviene maggiore anche la frequenza di prescrizioni di antibiotici ripetute: i pazienti che hanno ricevuto 6 o più prescrizioni di antibiotici costituiscono il 13-14% della popolazione sino a 64 anni, il 22-24% tra i 65 e i 74 anni e il 28-32% oltre i 75.
Un’analisi dei dati prescrittivi della medicina generale (database Health Search) mostra che oltre il 40% delle prescrizioni sono risultate associate alle malattie dell’apparato respiratorio. I dati evidenziano che esistono dei possibili problemi di inappropriatezza d’uso anche legati alla varietà di antibiotici prescritti per la stessa indicazione clinica e all’impiego in patologie ad eziologia prevalentemente virale. Questo comportamento prescrittivo potrebbe porre problemi di resistenza batterica ad un vasto numero di molecole con effetti non solo sui costi a carico del SSN, ma anche sulla possibile progressiva perdita di efficacia di questa categoria di farmaci.

Tratto da Campagna di Comunicazione
Aifa 17/12/2009

Elena Bosi,pediatra
Milano

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