mercoledì 26 gennaio 2011

Mangiare bene fa vivere piu' a lungo, ecco le prove


Roma, 22 dic. (Adnkronos Salute) - Le principali cause di morte una volta erano le malattie infettive, ora solo i disturbi cronici come le malattie cardiovascolari e il cancro. Problemi che possono essere fortemente influenzati dalla dieta. In uno studio pubblicato nel numero di gennaio 2011 del 'Journal of the American Dietetic Association', i ricercatori del Dipartimento di nutrizione e scienze degli alimenti dell'università del Maryland (Usa) forniscono prove concrete del fatto che mangiare bene fa vivere più a lungo: hanno analizzato i dati sulle abitudini a tavola e la mortalità relativi a un decennio in un gruppo di oltre 2.500 anziani tra i 70 e i 79 anni, scoprendo che le diete ricche di alcuni alimenti sono associate a una riduzione dei decessi. Entro il 2030, si stima che saranno 973 milioni gli adulti con più di 65 anni in tutto il mondo. L'obiettivo di questo studio era determinare quali siano le abitudini alimentari che facciano vivere più a lungo, e soprattutto meglio, le persone. Determinando la frequenza di consumo di 108 cibi diversi, i ricercatori hanno quindi diviso i partecipanti in sei gruppi, appunto in base alle scelte alimentari predominanti: alimenti sani (374 partecipanti); prodotti lattiero-caseari ad alto contenuto di grassi (332); carne, cibi fritti, e alcol (693); cereali per la prima colazione (386); cereali raffinati (458); dolci (339). Dopo aver controllato i dati tenendo conto di sesso, età, razza, educazione, attività fisica, fumo e assunzione totale di calorie, è emerso che il gruppo che consuma molti prodotti lattiero-caseari ha un rischio di mortalità superiore del 40% rispetto al cluster alimenti sani. Il gruppo 'dolci', invece, corre un pericolo del 37% più alto. Nessuna differenza significativa nel rischio di mortalità è stata infine osservata tra i gruppi 'cibi sani' e 'cereali per la colazione' o 'cereali raffinati'.Secondo l'autore principale dell'indagine, Amy Anderson, "i risultati di questo studio suggeriscono che gli anziani che seguono un regime alimentare coerente con le attuali linee guida e consumano dunque quantità relativamente elevate di verdure, frutta, cereali integrali, latticini a basso contenuto di grassi, pollame e pesce, possono avere un minor rischio di mortalità. Poiché una notevole percentuale di anziani in questo studio ha seguito il modello alimentare 'cibi sani', l'adesione a questa dieta appare una raccomandazione fattibile e realistica per una maggiore sopravvivenza e una migliore qualità della vita, nella crescente popolazione anziana".
"Quotivadis" info@univadis.it23/12/10
Elena Bosi, pediatra Milano

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