Il Journal of Advanced Nursing ha pubblicato uno studio effettuato da ricercatori dell’università belga di Ghent secondo i quali il dimezzare una compressa porta ad un’elevata percentuale di errori. Le conseguenze possono essere gravi soprattutto quando si tratta di patologie tipo morbo di Parkinson, malattie cardiovascolari ecc in cui l’esattezza della posologia è fondamentale e la differenza fra dose tossica e dose esatta è minima.
Gli AA hanno convocato cinque volontari ed hanno chiesto loro di dimezzare otto pastiglie di varie dimensioni utilizzando tre metodi diversi: un paio di forbici, un dispositivo professionale ed un coltello da cucina.In quasi un caso su tre si è verificato un errore di divisione sia con l’uso del dispositivo professionale sia con gli altri metodi. Ciò porta ad un errore di circa il 13% dei casi.
I ricercatori concludono che, soprattutto per i farmaci in cui la posologia esatta è fondamentale, le case farmaceutiche dovrebbero proporre pastiglie con diverse quantità oppure passare alla formulazione liquida-
Paola Nannei Viganò, Pediatra, Milano
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